DOLCISSIMO

ore o9/13

ma dove si circolava se la
città si presentava così

E' stata limitata, infatti, la percentuale di
scarichi tossici nell'area.anke se i miasmi
e i cattivi odori che si levano dai cumuli di
 immondizia abbandonata è davvero
raccapricciante.

In ogni angolo di strada, dalle periferie
alla zona collinare, giacciono sacchetti
neri, polistirolo che conteneva pesce,
cassette di legno di frutta e verdura e
ogni genere di scarto domestico.
La situazione è ancora più grave se si
considera che ,non solo i cassonetti
sono stati dati alle fiamme,
ma una gran quantità di immondizia
è stata  sparpagliata nelle
carreggiate destinate alla circolazione
di automobili e mezzi pubblici. Anche i marciapiedi del centro storico e della
'City' sono sporchi e bisogna fare 
slalom per passeggiare.

Le uniche zone che sembrano
essere al riparo della crisi,
sempre più pressante, sono quelle
diPosillipo




e strade del quartiere Chiaia.
Qui anche i cestini destinati
ai rifiuti dei pedoni sono vuoti.

 Situazione, ovviamente, diversa
nelle periferie
dove ci sono vere e proprie
discarichea cielo aperto.

Situazione non diversa da quella
della provincia dove i cassonetti
sonostracolmi di ogni
 genere di scarto.

In vista del prossimo 21 maggio,
quando si riunirà a
Napoli il primo Consiglio dei ministri
del governo Berlusconi,il prefetto
di Napoli, Alessandro Pansa,
ha riunito il Comitato straordinario
per l'ordine e la sicurezza.
Una riunione alla quale prenderanno
parte i vertici delle forze dell'ordine
dell'ordine e le autorità locali per fare
il punto sull'emergenza.