Il Lessicantropo

Il Toscano era un genuino inquisitore, tutta la vita impegnato negli autodafe' piu' acrimoniosi...

Il Toscano era un genuino inquisitore, tutta la vita impegnato negli autodafe' piu' acrimoniosi. E' stato anche littoreo e accademico, ma non gli rimprovero questa debolezza, tutt'altro. La sua comparsa sul proscenio delle arti ha aperto nuove vie allo Spirito, nondimeno i suoi libri giacciono dimenticati, impolverati e consunti in un cantuccio del mondo. E' tale il destino dei "Grandi"... Era un autentico genio del cuore e custode della parola poetica, uno dei pochi sopravvissuti all'olocausto delle menti. Un temerario che vagava per i campi del sapere alla ricerca dei suoi Alleati. Fu inseguitore di fiammanti comete di carta e amazzone in groppa ai destrieri dell'Impossibile. Un Caino che uccide senza ritegno i Padri Nobili e flagella il nudo companatico delle ibride filosofie millenarie. In sella alle amate biciclette stirneriane, e invaso dal Tutto, si muoveva con perizia sulle strade accidentate dell'Io... Fu fervente adoratore del Dio-alla-rovescia, di quel Satana che riscalda il cuore dei Solitari che hanno scelto le ombre, anziche' la luce, per curare la loro sete di Assoluto...