Creato da davidaliuslosyano il 01/06/2009 |
ABBASSO GLI EROI SENZA CORAGGIO
Poco piu' di un refuso nella probabilita'!
[Sono un solitario e non ho perle da curare!]
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mamamama
Post n°6624 pubblicato il 16 Aprile 2017 da davidaliuslosyano
E' l'italiano che osa nell'ombra, tra acronimi, dittologismi e simonie joyciane... E' alchemica, pantagruelica, arlecchinesca, picchiatella, la lingua del rifiuto, che sconfina nel non detto, nel non c'e', che e' perduta a se stessa, postuma, epifanica, fatta di suoni attivi, cianfrusaglia musicale, orrorifica ma anche errorificante, volutamente errorificante, parzialeassoluta, stilizzata, raffinatamente alessandrina, che svela il vuoto di cui il senso e' portatore. Avvicinate il senso e scoprirete il verminaio, la nube tossica, i fumi violacei dell'incipiente vuoto sottostante...(...) Prima di uscire ho fotografato i miei calzini sporchi, Filo App n. 5A. Mi dice di chiamarsi Niorbe. Crede nell'amore libero e ha trascorso diverso tempo nelle Comuni della Costa Atlantica Americana, leggendo filosofi indiani e consolando i giovanotti che cercavano se stessi lontano da casa e dalle mamme orchesse. Dacci dentro Charlie!... Mi sento disinibito come un punto interrogativo disintossicato dalle domande! (...) L'Universo non si gingilla con le morali. La nozione di bene e di male e' un "affare interno esclusivo" dell'umanita' scellerata. Pertanto smettiamola con le minchionate antropocentriche e le equazioni assoluto-relativistiche. Per l'Universo l'uomo vale meno di uno sputo.(...) E' destino dei dissidenti subire le accigliate dittature del Minculpop censorio della rete... Me ne fotto!!! La particella "ne" di "me ne fotto", e' composta da due lettere, ma guardatela come regge bene il contesto! Porta sulle spalle un intero mondo, un intero sistema, un'intera lingua! Non e' deliziosa?(...) Stamane, come mio solito, prima di riposare le mie divine membra dopo l'ennesimo turno notturno, ho fatto un rapido giro cursoreo tra le "Forme Pastorizzate dell'Intelletto", come io chiamo i Blot (=macchia) delle mie amiche Mosche. E mi e' capitato di leggere - con insolita aspettazione di suffragio - una prosopopea di un mio assiduo coinquilino di blog (=visitatore). Dopo aver speso un paio di minuti nelle ipocaloriche coste dei commenti e del commentato, con mia meraviglia ho dovuto riconoscere che la Mosca de qua aveva un bagaglio culturame di celeste seduzione. Ma proprio quando stavo per mortificarmi in una scodinzolante genuflessione, ho avvertito come una "piega dello Spirito" che mi ha richiamato all'ordine. Dismessa la mozione del "sentimentale arcaico", mi sono chiesto se per caso non mi trovavo di fronte al decadente risultato di un "Ente che smobilita". Mi riferisco alla "Scrittura che dice", la quale - intesa come collettore di significati - non ha davvero piu' nulla da "in-dire, in-verare, in-ventare, in-ventariare". E' carta moschicida di allineati petali di senso, frivoloso connivente del Censorio, pappa ortodossa, dissenteria artistica del pus-potere. Il Nulla si puo' solo rintuzzare col dirompente tuono del dirimente "signifier semiotico", che arriva dalle Pianure Profonde del Sacro Vuoto. Siamo al "grado zero" del "linguaggio che genera", che funziona da culla o da colla della Forma Eterodossa, che racchiude le potenzialita' lucrose del Nuovo Senso, che frantuma le Prospettive Cabalistiche della Significazione. La membrana interdigitale del mio amato Blog mirroreggia tutte queste aspettative in un percorso di puntigliosa e claustrale solitudine... "Io me he fotto dei luoghi comuni", disse il topo mentre si mangiava il gatto...(...) E' come dire muore il "sesso" con le sue definizioni... Da "Mosche cocchiere in gita sul lago" Care mosche, mentre il vostro reverentissimo, procelloso aio (leggasi: precettore, mentore) trascorreva gli ultimi quattro secoli a pomiciare con le lussuriose labbra del filosofico andazzo, a cubature la m...si é andata affastellando e voi -mi dicono- siete corse a celebrarla....a riverirla...a inzuppare il vostro straordinario uncino... Mi riferiscono altresì che l'abbeverata é stata indigesta e di già state rigurgitando gli umori acidi di tanta mercanzia...(leggasi: reflusso deiettivo) (...) Esce lentamente il calore dell'onda che si accosta. Si alza, si riveste, scompare, portandosi parte della sua dolcezza con se'...(...) Observe and report... |
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