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LA DONNA INTERA

Post n°23 pubblicato il 15 Marzo 2013 da paoloproietti.rnk
 

Nei miti e nelle leggende indiane Shiva ha due mogli, Sati e Parvati  che sono la Stessa Persona. 
Sono incarnazioni della Dea
Sati, suicida per orgoglio, è, per così dire , la Prefigurazione di Parvati,
Parvati è Sati "Reintegrata", la DONNA INTERA. Solo a fianco di una DONNA INTERA, l'uomo può  aspirare alla REALIZZAZIONE, può cioè a sua volta RE-INTEGRARSI. 

L'idea così viva e presente in India e in Tibet, che  per realizzarsi spiritualmente un uomo abbia bisogno della presenza e degli insegnamenti di una Maestra/Compagna/Dea, in un mondo (l'Europa cristiana) dove fino a pochi secoli fa si metteva in dubbio l'esistenza dell'ANIMA nelle donne, sembra delirante.   

Eppure se si guarda con attenzione, il mito della reintegrazione, dell'illuminazione attraverso lo sguardo e la parola della Donna ce lo ritroviamo, pari pari, anche in Occidente.
rossetti

La via dei  Fedeli d'Amore non era altro che la via della DEA, la Shakti, arrivata in Europa  forse, insieme al Sufismo di  Ibn Arabi .
Per i Fedeli d'Amore la PAROLA non può che venire da Oriente,  la Parola, intesa all'indiana come manifestazione e determinazione prima della creazione non è altro che LEI: SATI/PARVATI 

L'iniziazione e  la Realizzazione, per i fedeli d'Amore sono due  Donne, fisiche, tangibili, reali che ci vengono incontro in momenti diversi della Vita. 
Due figure diverse agli occhi del profano, un unica PERSONA per l'iniziato

In occidente, la Dea è la Luna: Selene, Artemide che scende a donare il Piacere assoluto ad Endimione immerso nel sonno e si rende invisibile ai suoi occhi di veglia. 

 

endimione

Ma è anche  Primavera che muore al solstizio d'estate  per rinascere, come Venere dalle acque di Cipro al solstizio d'inverno. 

Botticelli dipinse la Primavera e la Venere a poca distanza di tempo , l'una dall'altra. 

 

Botticelli

 

In realtà sono la stessa Persona: la prima dona l'iniziazione, LA PROMESSA  e la seconda è la realizzazione, L'UNIONE con l'AMATA.

 

venere

Guardate i due amanti che, nella nascita di Venere, sono portati dal vento e creano vento: per alcuni sarebbero Zephiro e Giacinto della mitologfia greca, ma il seno della figura di destra ed il loro materializzare e spargere fiori sulla Dea nascente ci racconta altro.
Sono Cloris e Zephiro, gli stessi due che si guardano , a destra del quadro della Primavera. 
sviscerare tutti i significati simbolici dei due dipinti sarebbe lungo e forse inutile, ma di certo Botticelli ci fa intendere che i due quadri fanno parte di un unica opera, anzi "DELL'OPERA", la trasmutazione alchemica del metallo grezzo in Oro, l'Unione del DIO CON LA DEA.

Il legame trai due quadri e la VIA DELLA DEA, sarebbe chiaro se si usasse, come didascalia un brano  piuttosto oscuro, della "Vita Nova" di Dante

"Vidi venire verso di me una gentile donna, la quale era di famosa bieltade… e lo nome di questa donna era Giovanna”, ma “per la sua bieltade… imposto l’era nome Primavera; e così era chiamata. E appresso lei, guardando, vidi venire la mirabile Beatrice”....“se considerate lo primo nome suo, tanto è quanto dire ‘prima verrà’ " 

PRIMAVERA per PRIMA VERRA'.

Un'etimologia falsa come  le teste di Modigliani dei fossi di Livorno.

O Dante era in crisi etilica o sta cercando di svelarci un "segreto":

Nella "Religione della Dea" la Parola che viene da Oriente assume la forma  di una Donna in carne ed ossa. 

Questa Donna con il suo sguardo, la sua voce, il suo corpo e il suo sorriso ci conduce all' iniziazione, alla rottura dei livelli dell'Io (L'annichilimento dell'ego che porta alla gestazione di un nuovo IO: la figura centrale della Primavera, Flora , pare essere  incinta) e alla Realizzazione, il  riconoscersi UNO con l' Universo (lo svelamento della Dea). 


La Dea giunge da oriente , il Dio giunge da occidente. 
Il loro incontro è l'Armonia delle sfere. 

 
 
 
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