Creato da diogene1_2009 il 14/03/2009
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PERLE DI SAGGEZZA
Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico insieme per colpirti al cuore, il primo per calunniarti, il secondo per venirtelo a dire. (Marrk Twain)
Colui che sorride quando le cose vanno male, ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa. (Arthur Block)
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Molti giovani Italiani per poter lavorare sono costretti a emigrare in altri paesi; Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Australia, non sono solo mete per una vacanza a basso costo e nemmeno dove gustare le nuove tendenze.
Per fortuna loro e per sfortuna nostra, si tratta di nazioni dove i giovani italiani pensano di trasferirsi per lavorare e vivere meglio.
In Italia si formano,si preparano scolasticamente, molti di loro sono laureati con tanto di master e dottorato; e i paesi dove si trasferiscono li accolgono volentieri anche perché non hanno speso un solo euro per la loro preparazione, educazione culturale e professionale.
Vengono chiamati banalmente "cervelli in fuga", come se non bastasse vengono denigrati da un ministro che afferma: "se ci sono dei giovani che vanno all'estero non è un grave danno per la nazione" francamente sentire dire queste cose da un ministro mi fa venire "l'herpes zoster".
Le ricordo signor ministro che questi giovani emigranti lasciano la loro famiglia, i loro affetti, i loro amici e devono reinventarsi una nuova vita lontano dal loro paese.
Non si tratta di facile propaganda, ma di una amara realtà; per migliorare la qualità della vita dei giovani tra i 15 e i 29 anni, si va dalla preparazione scolastica alla possibilità di occupazione futura che, in Italia, è un miraggio, se non essere pagati con i voucer, contratti di apprendistato, contratti a tutele crescenti e altri tipi di contratti di lavoro precari.
Per non parlare dei giovani trentenni, quarantenni costretti a vivere con i genitori o perché non ce la fanno; con il loro stipendio oppure sono disoccupati, questi giovani non possono nemmeno osare pensare di potersi costruire una famiglia , ed è un utopia andare a vivere per conto loro , perché con gli stipendi che percepiscono, ammesso che abbiano un lavoro, non ce la possono fare a mantenersi, pagare l'affitto, pagare le bollette della luce del gas e mettere insieme il pranzo con la cena.
Come potete pensare signori politici di tutti partiti e movimenti che i giovani si possano avvicinare alla vita politica, alla partecipazione civile e culturale del paese, se il proprio paese non si occupa dei loro problemi?
Il compito dei governi è occuparsi con politiche di sviluppo e dell'occupazione dei giovani; francamente non vedo tutto questo impegno da parte dei politici e dei governi.
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