DISTURBO OTTICO

Post N° 3

Non mi fido di ciò che vedo. Si tratta di una soltanto delle infinite possibilità.
E non mi fido di ciò che sento.
Dubito della leatà delle mie mani, della mia bocca.
Mi tendo tranelli in cui non cado. Sperando in una dimenticanza della mente.
Basterebbe un errore, uno soltanto oggi.
Credere che sia possibile.
L'altra faccia chiede credere a cosa? Cosa vorresti fosse possibile?
L'inganno. Voglio un inganno ben fatto.
Fatto di mani, occhi puntati e respiro corto. Di foglie e spine.
Di paura. Di lacrime. Voglio piangere. Tremare. Cadere.
Un letto di foglie in cui morire.