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Il centrodestra venga al corteo della Memoria

Post n°43 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da romanodavide

Quest’anno l’associazione Amici di Israele - di cui faccio parte - cercherà di contribuire al Giorno della Memoria in modo diverso dal solito. Per il corteo del prossimo 27 gennaio infatti, abbiamo preso una decisione che crediamo di profonda civiltà: cercare di allargare la partecipazione degli italiani al Giorno della Memoria. Come? Sollecitando nuovi interlocutori.

Negli anni scorsi infatti, se abbiamo notato con piacere la forte partecipazione dei simpatizzanti e dei rappresentanti del centro-sinistra, non altrettanto si poteva dire delle presenze da parte dello schieramento di centro-destra. Un vero peccato, per il bene del nostro paese prima di tutto. Ci piacerebbe infatti che il Giorno della Memoria fosse sempre più patrimonio dell’intera nazione. Quale occasione migliore per posare il primo mattone della “memoria condivisa” a cui tante volte ci hanno richiamato i presidenti Ciampi e Napolitano? Per questo abbiamo deciso di rivolgere un invito anche ai simpatizzanti e ai rappresentanti del centro-destra (fatta eccezione per i fascisti, ovviamente) a partecipare numerosi al corteo. Se vorranno marciare dietro al nostro striscione insieme a noi li accoglieremo volentieri, insieme agli amici del centro-sinistra. Sarebbe un segno di civiltà se, almeno sul ricordo delle vittime del nazismo, riuscissimo a non dividerci tra destra e sinistra.

Ma vogliamo andare oltre, e pensare anche ai “nuovi” italiani. Per questo invitiamo anche tutte le associazioni degli immigrati a partecipare al corteo del 27 gennaio. Diventare italiani infatti, non vuole dire solo conoscere la nostra cultura e la nostra storia, ma soprattutto farla propria.
Diversi immigrati peraltro, provengono da paesi dove purtroppo l’insegnamento della Shoah è assente, se non addirittura negata nei libri di testo. Alcuni di loro hanno certamente frequentato scuole dove viene insegnato l’odio verso gli ebrei (e i cristiani). In un momento in cui ai tentativi neonazisti di cancellare la memoria della persecuzione ebraica si aggiungono quelli di governi ispirati all’estremismo islamico, è vitale riaffermare la verità storica. Per questo come italiani e come antifascisti, se vogliamo che i nostri futuri concittadini si integrino meglio, abbiamo il dovere di aiutarli a conoscere questa storia. Anche per  evitare che si ripetano clamorosi errori come quelli fatti quest’estate dall’UCOII (un’importante associazione islamica) con uno sciagurato manifesto intitolato «ieri stragi naziste-oggi stragi israeliane: Marzabotto=Gaza - Fosse Ardeatine=Libano».

Un paragone, quello tra Israele e i nazisti, che raccolse ovviamente la condanna di tutte le forze politiche italiane e del resto delle organizzazioni islamiche. Questo episodio ci deve però aiutare a capire quanto lavoro ancora resti da fare in campo culturale, soprattutto tra chi è cresciuto in paesi dove l’estremismo ha ancora troppa influenza. Una sfida inedita per il nostro paese, che vogliamo lanciare proprio a partire dal prossimo Giorno della Memoria.
Pubblicato l'11 gennaio 2007 su La Repubblica

Davide Romano

 
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