Creato da: Davide2nove il 16/10/2005
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Progressisti e Conservatori.

Post n°45 pubblicato il 11 Novembre 2005 da Davide2nove
Foto di Davide2nove

Come ho già detto in un mio precedente post sotto le elezioni i partiti se ne fottono anche delle ideologie più radicate pur di ottenere voti.

Questo penso che avvenga principalmente per due motivi: il primo e che non c'è nessuno veramente di destra o di sinistra e il secondo è che oggi non ha senso essere di destra o di sinistra.

Mi spiego meglio. Le ideologie su qui si basano (baserebbero) le opposte fazioni sono state concepite molti, troppi, anni fa. L'evoluzione della scienza, della tecnica e della società ha valori esponenziali,  tutto cambia ad una velocità che una rigida ideologia non può sostenere. Oggi ci sono problemi che vanno affrontati con una mentalità di destra ed altri che hanno bisogno di un approccio di sinistra.

Purtroppo la "lotta" politica è impostata con un piglio da tifoseria calcistica e dunque ci si ritrova sempre in una contrapposizione "Bene vs Male" che non lascia spazio alla mediazione, l'unico concetto che ci può salvare.

I partiti si ritrovano così a combattere con un'armatura ideologica vecchia ed arruginita, inconsciamente ne soffrono e cadono in contraddizione. Come? Bhe guardate quello che sta succedendo in questi giorni: la Sinistra, progressista per definizione, boccia i TAV (treni ad alta velocità) e la Destra, conservatrice per definizione, propone il nucleare.

Chi ha ragione, chi a torto? Qui si potrebbe aprire una ulteriore discussione sul prezzo delle bollette e sulla necessità dell'alta velocità, ma quello che mi preme di più far notare è la marcata contraddizione tra i principi fondamentali delle due fazioni. Errore, svista, accaparramento di voti?

In realtà nulla di tutto ciò. I tempi sono cambiati. La nostra società ha bisogno di rinnovarsi anche nei concetti politici per non andare in corto circuito. Ogni problema deve essere osservato e risolto con soluzioni che esulino le logiche di partito, perchè sono rigide e vetuste.

Se io sono di Destra devo rinunciare al progresso? Se sono di Sinistra devo rinunciare al conservatorismo, che in alcuni casi mi permette di tenere ciò che è buono e di bloccare ciò che è azzardato?

Nucleare e Alta Velocità sono problemi che 50 anni fa non c'erano, si possono affrontare con concetti vecchi e privi del linguaggio della mediazione? Io dico di no. E dico anche che sarebbe ora di studiare nuove forme di  democrazia dove, chi viene scelto per governare, non sia ne di destra ne di sinistra ( con questo non voglio appoggiare il concetto fantomatico di Centro che oggi viene usato solo come merce di scambio). Sarebbe ora che chi governasse lo facesse per le reali esigenze del popolo, con soluzioni di destra, di sinistra e altresì con soluzioni miste tra i due concetti.

Se voglio tifare vado allo stadio, le esigenze della società sono altre.

Davide


 
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