Creato da: Davide2nove il 16/10/2005
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« Apologia.Lettera all'Imperatore ... »

Pernacchie alla Lecciso.

Post n°30 pubblicato il 01 Novembre 2005 da Davide2nove

L'altra notte a Napoli è stata "notte bianca", per chi non lo sapesse è la notte in cui tutto rimane aperto e vengono organizzate manifestazioni artistiche in tutte le maggiori piazze.

In una di queste piazze è stata organizzata una specie di sfilata in cui Loredana Lecciso vestiva un abito da sposa (beffa!).
Apparsa alla folla da cui, non si sa per quale strano processo mentale, Loredana ritiene di essere amata, si è scatenato un pandemonio. I napoletani, popolo che di certo non la manda a dire, a festeggiato l'apparizione della squallida presenzialista con una salva di pernacchie e scherni. Loredana Lecciso, non bastandole le figure di merda ottenute in precedenza, decide di essere anche un'imbonitrice di masse e dichiara ".... perchè io amo Napoli...". Da qui in poi le pernacchie e i cori inneggianti ad Albano Carrisi sono diventati un onda anomala che a travolto la showgirl (?????) e tutto il suo meravigliato (?????) entourage e li ha costretti a scappare.

Loredana... Loredana... ti ho visto sai..!? In alcuni momenti, mentre raggiungevi la macchina, eri anche preoccupata che ti raggiungessero e ti linciassero. Neppure questo ti ha convinto che la gente ti schifa? Pensi forse che l'immagine di una donna che abbandona il focolare domestico per aspirazioni artistiche, non supportate da nessun talento, sia piacevole per gli italiani?
Pensi forse che qualche donna e qualche mamma, per quanto femministe, possano sposare la tua lotta per rimanere squallidamente e senza merito in televisione. Per restare nel piccolo schermo hai venduto i fatti privati tuoi e della tua famiglia, hai messo in imbarazzo la vita sociale presente e futura dei tuoi figli e hai fatto fare la figura del pollastro ad un uomo che  aveva già avuto problemi devastanti  nella sua vita. E tutto questo per cosa? Un film? Un musical? Una carriera da ballerina? Giornalista? Per nulla di tutto ciò. Lo hai fatto solo per appagare la tua vanità... ne è valsa la pena?

Una parolina anche a Costanzo: Loredana Lecciso ha finito il suo corso. Non fa più notizia se non per i pomodori che riesce a raccogliere (almeno per quelli che non la colpiscono). Perchè ci continui a violentare proponendola in televisione? Guarda che lo sappiamo benissimo che i personaggi del piccolo schermo esistono  e poi spariscono all'improvviso per tuo volere.
Loredana "squallore" Lecciso è una cosa venuta male. Prima che ti si ritorca contro : Alt+Control+Canc.
Se lo fai giuro che il prossimo fine settimana guardo per 30" Buona Domenica.

Liberatemi l'etere...

Davide

 
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Commenti al Post:
blog.n2k
blog.n2k il 01/11/05 alle 16:30 via WEB
Gentile autore, ti comunichiamo che il tuo post, visibile all'indirizzo http://liberoblog.libero.it/spettacoli/bl1655.phtml ritenuto particolarmente valido dalla nostra redazione, è stato segnalato all'interno di LiberoBlog, il nuovo aggregatore blog di libero.it Pensiamo che questo ti possa dare maggiore visibilità sul web e presumibilmente maggiore traffico sul tuo blog, in quanto Libero.it è visitato quotidianamente da milioni di persone. Nel caso tu fossi contrario a questa iniziativa, il cui fine è quello di segnalare ai nostri lettori i contenuti più validi rintracciati nella blogosfera, ti preghiamo di segnalarcelo via e-mail chiedendo la rimozione del tuo post dal servizio. Procederemo immediatamente. Per saperne di più di LiberoBlog e sulla sua policy http://liberoblog.libero.it/disclaimer.php Per suggerimenti e critiche, non esitare a contattarci a questo indirizzo e-mail: blog.n2k@libero.it Ringraziandoti per l'attenzione, ti porgiamo i nostri più cordiali saluti LiberoBlog Staff
(Rispondi)
 
fiorellinaina
fiorellinaina il 14/11/05 alle 08:37 via WEB
Vorrei citare questo bravissimo autore, mi piace moltissimo e osserva la bigenitorialità. (Da : “Ancora una volta ho perso il treno” di Cosmo de La Fuente) edizioni Marcovalerio Non so quante siano le donne che in un momento di rabbia dopo la separazione decidano di penalizzare i propri figli danneggiando non solo l’ex coniuge ma anche, e soprattutto, i propri figli. Figli che diventeranno adulti e probabilmente capiranno la violenza a cui sono stati sottoposti. Volenti o nolenti il padre sarà padre per sempre. La mamma è la persona più importante per un essere umano ma quando scompare un padre che è stato molto presente, una figura dal carattere forte, i figli improvvisamente capiscono che è giunto il loro turno d’incamminarsi lungo la tortuosa strada della vita, da soli. Orfani della sicurezza del proprio genitore e un po’ sbatacchiati nel vivere giornaliero, si avventurano come incerti tigrotti incoraggiati e spinti dalla madre per la prima caccia della loro vita. Mio padre era un uomo molto attivo, lo ricordo sempre intento a fare qualcosa, mi sembra di rivederlo tanti anni fa in Venezuela intento a tagliare numerosi strati di stoffa per realizzare giacche che poi vendeva ai suoi clienti proprietari di “tiendas” del centro popolare di Caracas. Le enormi forbici nere le conservo ancora, fanno parte di lui, erano il prolungamento della sua mano destra. Io e mia sorella ringraziamo Dio per averlo avuto durante gli anni della nostra infanzia, il suo amore e la sua protezione ci hanno fatto crescere sani e sicuri, ringraziamo soprattutto nostra mamma che, sebbene anche lei come tutte le madri avesse la possibilità di far valere il suo potere sui figli, non ci ha mai privato dell’amore di nostro padre, dolcissima e intelligente nel capire che l’amore è sempre amore. Quando papà tornava a casa gli correvamo incontro e buttandogli le braccia al collo urlavamo felici : -papà- anzi, alla venezuelana: - papato-. Se cucinava lui era una festa e il sapore che dava ai piatti era diverso, ci piaceva moltissimo. Nessuno potrà mai cancellare quei momenti che ha saputo donarci . Qual è il significato della morte? Non lo conosco, lui è vivo più che mai, presente nelle cose di tutti i giorni e nelle decisioni difficili, riesce sempre a farci giungere un segnale , nascosto in un ricordo, come un intricato rebus da risolvere. Siamo figli fortunati perché ci è stato concesso di conoscerlo a fondo e di godere dello speciale amore che un padre può dare. Chissà che sogni aveva quando diciottenne emigrò,osservo spesso la foto in cui è su quella nave che lo stava portando in quel paese dove saremmo nati noi. Mi torna in mente quando andavo in auto con lui per le strade di Caracas, sulla Ford Firline 500 azzurra, prova di aria condizionata, il caldo era soffocante, sentivo l’odore della finta pelle dei sedili sul punto di fondere, lui era sempre assorto nelle guida, chissà a cosa pensava. Dal finestrino osservavo le solite scene di vita venezuelana, tantissimi negozietti d’abbigliamento e cafetines, marciapiedi semi distrutti, tanta gente ferma ai chioschi per un dissetante succo di frutta tropicale o per una empanada, voci, note musicali di salsa e merengue provenienti dalle radio delle altre auto e dagli hi fi transistor che i passanti tenevano in mano. Era curioso vedere tutte quelle persone ondeggiare al ritmo di Cuando salì de Cuba, la bellissima canzone di Celia Cruz. Come vorrei rivedere il mio genitore scomparso mentre si arrampica sulla palma di cocco in spiaggia, - com’è forte il mio papà, sembra spider man – pensavo, quando ritornava giù era tutto graffiato nelle gambe ma cercava il mio sguardo per godersene l’ammirazione. www.cosmodelafuente.com Iscriviamoci tutti alla newsletter e cerchiamo di combattere i luoghi comuni che vedono il padre sempre penalizzato. Cosmo è l'unico artista che "veramente" si occupa di bigenitorialità.
(Rispondi)
 
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