Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITà

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FëDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi del 19/09/2018

Luther Blisset - Q

Post n°129 pubblicato il 19 Settembre 2018 da ixtlann
 

 

 

"Omnia sunt communia!"

 

"In questa vita ho imparato una cosa sola: che l'inferno e il paradiso non esistono. Ce li portiamo dentro dovunque andiamo."

 

Per chi  ama i libri storici, "Q" è un romanzo da leggere assolutamente.

Anche se all'inizio risulta un po' difficile da seguire per i salti temporale, e nell'insieme, la fluidità della narrazione a viene a volte interrotta da resoconti, lettere, divagazioni e da pagine di riflessioni religiose, ma resta comunque avvincente e più si procede nella lettura più ci si sente coinvolti e al contempo il romanzo diventa sempre più fluido, interessante, appassionante.

 

"I cuori impavidi amano il cuore della notte. È il momento in cui è più difficile mentire, tutti siamo più deboli, vulnerabili." 

 

Il protagonista, anonimo all'inizio prenderà durante il corso della narrazione svariati nomi, tanti quanti saranno i luoghi in cui la nostra storia si sposterà, storia che copre un arco di circa 50 anni e ci racconta della svolta protestante e degli "Anabbattisti". Storia i cui attori sullo sfondo e che determinano le vicende sono l'imperatore Carlo V, la chiesa cattolica i principi tedeschi, ma che viene vissuta in prima persona dal nostro protagonista, giovane protestante che abbraccia la fede battista, e che combatterà in nome della sua fede contro un invisibile nemico "Q".

 

"La memoria. Sacca piena di cianfrusaglie che rotolano fuori per caso e finiscono col meravigliarti...".

 

Incredibilmente ben documentata la storia non può che non appassionare anche se parla di aspetti lontani da noi nel tempo e nel contenuto, la fede protestante non riesce a crescere in Italia, ma non per questo risulta meno seducente.

La parte che si svolge in Italia ci fa venir voglia di visitare alcune città prima fra tutte la Venezia di metà 500, dove vorremmo far un salto perché è un "must", che ci viene descritta come l'ombelico del mondo in cui si trova tutto e tutto avviene, dove tutto è possibile e al contempo per ogni cosa si rischia la vita, la città più cosmopolita del momento, quasi una città impossibile ma reale dove tutti confluiscono,  come potrebbe essere una Berlino, una Londra, una New York una Istanbul  e al contempo più di tutte queste!

 

"«C'è un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante». "

 

La qualità della scrittura generalmente attraente, veloce semplice e ricca a volte sembra diversa, forse perché il romanzo è frutto di un collettivo, in alcuni momenti nei tratti di invocazione religiosa il tono diventa un po' ampolloso, ma la maggior parte del libro ci racconta in presa diretta la vita del nostro protagonista e si fa leggere facilmente.

 

"Gli anni italiani insegnano che i palazzi sono micidiali quanto i campi di battaglia, solo che qui dentro i rumori della guerra sono attutiti, assorbiti dal parlottio delle trattative e dalle menti acute e assassine di questi uomini. Niente è ciò che sembra dentro i palazzi romani"

 

 

 

 
 
 

John Edward Williams - Stoner

Post n°128 pubblicato il 19 Settembre 2018 da ixtlann
 

 

 

"A quarantatrè anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che l'amore non è una fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un'altra "

Questo è un libro di cui si è parlato e si parla tanto, vera antitesi ai romanzi ricchi d'avventura e di colpi di scena. Stoner è il resoconto della vita di un uomo spesa senza che nulla o quasi la rendesse interessante, ambientata negli anni Cinquanta del Novecento. Figlio di contadini, anziché aiutare e succedere al padre nel massacrante lavoro nei campi va all'università per laurearsi in agraria, nella speranza di migliorare la produzione dei propri terreni, ma ben  presto si rende conto che ciò che lo appassiona è lo studio della letteratura, quelle che resterà l'unica vera passione della sua vita. Resta folgorato durante una lezione e questo dal fascino di questa materia e  ciò gli dà la forza di  opporsi ai piani paterni e cambiare il corso della sua esistenza, che per altro scorre seguendo il flusso della corrente.

"L'amore per la letteratura, per il linguaggio, per il mistero della mente e del cuore che si rivelano in quella minuta, strana e imprevedibile combinazione di lettere e parole, di neri e gelidi caratteri stampati sulla carta, l'amore che aveva sempre nascosto come se fosse illecito e pericoloso, cominciò a esprimersi dapprima in modo incerto, poi con coraggio sempre maggiore. Infine con orgoglio"

Diventerà docente universitario. Sposerà un bella ragazza di "buona famiglia" e avrà una figlia. La sua vita continuerà a fluire senza grandi emozioni positive e anche quando le cose non andranno come vorrebbe non si ribellerà. Tranne una sola volta in cui si impunta e resiste alla corrente per poter continuare ad aver stima di se. Si innamora ma viste le problematiche che ciò generà, gli ostacoli che sorgono e che li indurrebbe a cambiare per cambierebbero le basi del loro amarsi che esiste in quanto «Mentre almeno, fino a ora, siamo rimasti noi stessi. E sappiamo di essere... quello che siamo», vi rinuncia.

"Colto alla sprovvista da questo sfogo, Stoner restò un istante in silenzio. Poi disse: "Non deve preoccuparsi. Sono cose che capitano. Col tempo tutto si aggiusterà. Non ha importanza".
E d'improvviso, dopo averlo detto, si accorse che davvero non aveva importanza. in quell'istante capì che era sincero e, per la prima volta dopo mesi, si sentì alleggerito dal peso di una disperazione la cui gravità non aveva mai realizzato fino in fondo. Stordito, quasi ridendo, ripetè: "Non ha importanza, davvero""

Si ammala, muore. Un vero non eroe, una persona assolutamente anonima che conduce una vita anonima, tanto che "pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido" . Dalla narrazione di una simile esistenza Williams riesce a trarre un capolavoro da un'esistenza che non esiste, diafana se non trasparente una vita che si nutre di piccolissime cose e che spesso si lascia trasportare, ma da queste piccole cose riesce a trarre nutrimento e a vivere una vita soddisfacente. Una racconto  dove non è l'azione, i fatti o le avventure ad avvincere, ma lo svilupparsi di una storia tutto sommata banale, e che fin da subito conosciamo, perché nell'incipit ci viene raccontato tutta la vita del protagonista,    facendoci sapere  che non ci saranno colpi di scena a rendere appassionante la lettura, ma raccontata così bene da diventare avvincente. Ed anche la scrittura risulta non appariscente, senza grandi costruzione o invenzioni, ma sempre e comunque semplice lineare, dettagliata ma non asfissiante, facilmente leggibile e scorrevole.

È facile considerarsi per bene, quando non si ha alcun motivo per non esserlo. Bisogna innamorarsi, per capire un po' come si è fatti.

 

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: ixtlann
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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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