Creato da: infernox il 24/11/2011
ln tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano colpevoli.

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« Finale tragicomicoCrisi istituzionale »

Partenza difficile

Post n°97 pubblicato il 22 Maggio 2018 da infernox

Solo 14 giorni fa scrivevo che si stava andando verso un Governo “del Presidente”, cioe’ tecnico, espressione della incapacita’ delle giovani leve della politica nostrana (e cioe’ Salvini e Di Maio) di addivenire ad un accordo politico.

            Ebbene, la situazione si e’ modificata, nel frattempo, e dopo tutti questi giorni di discussioni ed incontri, i due sono riusciti a convergere su di un programma comune e su di un nome di compromesso per dirigere la compagine di Governo.

            Il nome e’ quello di Giuseppe Conte, giurista, gia’ indicato da Di Maio nel suo elenco di ministri del “Governo ombra” presentato all’opinione pubblica (e al Presidente) qualche giorno prima delle elezioni del 4 marzo (mossa che secondo me gli ha fatto guadagnare voti).  Il programma invece e’ un tomo di 38 pagine che vorrebbe esprimere la “sintesi” dei due programmi elettorali pieni di promesse per l’avvenire indicati dai due partiti.

            Naturalmente sono gia’ cominciate ad alzo zero le critiche, non solo da quasi tutti i media nazionali, ma anche esteri.   Il New York Times per es. sta avanzando dubbi sul curriculum professionale del professore, che cita una partecipazione a corsi della New York University, che sarebbero fasulli.   Non solo, ma, problema ancora piu’ pesante, gia’ le testate economiche, ed anche una agenzia di rating (Fitch), stanno avanzando dubbi sulla tenuta economica dell’Italia (lo spread e’ gia’ salito da un livello di 110-120 a 180-190).    Certo che finche’ Draghi mantiene la politica di Q.E. siamo parzialmente coperti, ma quanto durera’?

            Certo che da’ un senso di fastidio accorgersi che lo spread sale ancor prima che il Governo abbia iniziato ad operare, un po’ come era successo nel 2011 quando lo spread saliva e tutti se la prendevano con Berlusconi che se lui fosse la “causa primaria” del fenomeno.   Lo spread sale e scende in funzione della “sensitivity” dei mercati e degli speculatori internazionali, che hanno sentito “odore di sangue” e quindi gia’ si muovono per rosicchiare qualche margine di profitto anche in modo preventivo.

            Certi e’ che se il Governo avra’ un atteggiamento prudente la speculazione si ammorbidira’, anche se l’appeal delle forze al Governo risultera’ un po’ annacquato.  Tendo a credere che non ci saranno fughe in avanti, almeno per i primi mesi.   L’ombrello di Draghi dovrebbe proteggerci, almeno fino al Def di autunno.    Si potra’ poi capire meglio l’evoluzione esaminando i contenuti del Def. 

            In ogni caso questo Governo e’ preferibile ad un Governo tecnico che segue pedissequamente le istruzioni di Bruxelles.

 
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