Creato da: infernox il 24/11/2011
ln tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano colpevoli.

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« Odissea di un elettore m...Scritto il 6 settembre 2011 »

Odissea di un elettore moderato (seconda puntata)

Post n°19 pubblicato il 15 Luglio 2012 da infernox

 

Il Cav e’ sempre sulla breccia.  Travolge la sinistra al potere con una campagna denigratoria di prima grandezza.   Si comincia elencando il numero delle tasse messe da Prodi (che avendo Visco alle finanze si lascia un po’ prendere la mano).  Eppoi in fondo la maggioranza sinistra, con lo striminzito risultato elettorale, non permette al buon Prodi di realizzare alcunche’ del suo programma.   Il Cav tempesta e minaccia, una spallata dopo l’altra, e Prodi vacilla.   Alla fine crolla rovinosamente dopo solo 20 mesi di Governo.

 

Nuove elezioni.  Programma serio e liberale.  Occorre rimettere in campo quello che la sinistra ha diroccato col suo fatiscente Governo.   Alleati: AN e Lega.  Mah?   Il nostro elettore pero’ non ha dubbi, e’ “ovvio” che occorre votare questa alleanza ed il Cav.   Finalmente si potra’ mettere in atto le promesse liberali sempre avanzate e finora non attuate ( e ridurre le tasse, come no, questo per prima cosa).

 

Detto fatto.   Strepitosa vittoria (2008).   La sinistra con l’alleanza spuria Veltroni-Di Pietro non ha scampo.  Maggioranza di ferro.  Forza e via!!

 

Pero’ pero’… sotto sotto sta maturando una crisi finanziaria dalla natura subdola, in quanto non percepibile in prima istanza.   Sembra che in America ci siano un certo numero di banche in sofferenza, a causa di certi debiti troppo a rischio…

 

Il Cav intanto elimina l’ICI, mantenendo la prima promessa.   Mette in campo inoltre una riforma epocale sul federalismo fiscale che permettera’ una volta attuata di risolvere in via definitiva la famosa “questione settentrionale”.   Certo che risolvere la questione settentrionale vuol dire metterla nel didietro alle regioni meridionali….   Ma in fondo questa cosa e’ da fare!  (sto supponendo che il nostro ipotetico elettore viva al nord, oppure, se risiedente al sud, sia di grande apertura mentale).

 

Nel frattempo la crisi finanziaria esplode.    Una banca di grande peso, in USA, fallisce.   Le Borse vanno a rotoli.   Ma non importa, si procede.   Sottotraccia qualcuno sta mugugnando, ma il nostro elettore non se ne accorge.

 

L’anno successivo (2009) l’economia va malissimo.  Gli USA si sono stoppati, causa la crisi, provocando una recessione mondiale.  Il PIL italiano va giu’ del 5 e passa %.    Per giunta si verifica un terribile terremoto in Abruzzo che promette di costare una “paccata” di miliardi.  Niente di che, il Cav si inventa un G8 all’Aquila, per far constatare “de visu” ai grandi della terra le rovine causate dal terremoto ai nostri tesori artistici (anche questa cosa costa un pochino, ma quando ci vuole ci vuole).  

 

In ogni caso il nostro Presidente ha il vento in poppa.   Vince le elezioni europee, e vince anche le elezioni regionali, recuperando le regioni perse nel 2005 (sia pure per una manciata di voti, ma chissenefrega).

 

La crisi economica non si risolve.   Gli USA iniettano centinaia di miliardi di dollari nelle loro banche disastrate, ed in parte si risollevano, ma da questa parte dell’Atlantico comincia un certo malessere, per il fatto che le economie sono ferme, il PIL non cresce (a parte la Germania), non si riesce a recuperare il terreno perso nel 2009.

 

Suvvia, che sara’?   L’elettore moderato e’ moderatamente preoccupato, ma non piu’ di tanto.   C’e’ quella Grecia che non va bene, si susseguono vertici europei che prendono in esame il problema, ma in fondo ci sono cose piu’ importanti, c’e’ questa pacchianata messa in piedi dalla sinistra per incastrare il Cav con la scusa della sua vita privata un po’ libertina, ma suvvia, uno non puo’ fare neanche quello che vuole a casa sua?  Ma che vogliono questi neo-bigotti?  A leggere i giornali c’e’ da divertirsi, tanto al Cav non gliela fanno, lui ha uno stuolo di avvocati e li fara’ neri come sempre. 

 

Eppoi quel Bersani li’, e’ proprio patetico!   “Berlusconi si deve dimettere” – lo prendono in giro a destra e a manca, c’e’ Crozza che ci va a nozze per un’intera stagione.   Certo c’e’ quel bastardo traditore di Fini che ha combinato un bel guaio incricchiando un po’ tutta la manovra legislativa delle famose “riforme liberali” che tardano a venire… ma c’’e stato il terremoto, c’e’ stata la crisi economica… tutte scusanti piu’ che valide.

 

Certo che le cose vanno un po’ troppo a rilento.   Ma l’elettore moderato non e’ ancora scocciato della cosa.   Sa che le riforme in Italia sono cosa difficile.   Bisogna superare un sacco di impasse, ed in fondo il Governo si sta muovendo, anche se lentamente, forse c’e’ ancora tempo, con calma, si arrivera’ in fondo a questo benedetto federalismo fiscale, e poi si vedra’ infine qualche risultato, forse…

 

Invece si arriva all’estate 2011, ed improvvisamente le cose si intorcinano.   Compare questa famosa paroletta, ormai di moda (anche i bambini la conoscono): lo spread. 

 

Bisogna tenere a bada lo spread, e ci si deve trovare spesso in quel di Bruxelles, per cercare di risolvere la matassa.   Certo (pensa l’elettore moderato) se la sinistra non avesse sollevato quel puttanaio, sarebbe stato meglio.   Il povero Cav oramai e’ tacciato per un inguaribile sciupafemmine (a due-tre la volta) e la sua fama si e’ diffusa nel mondo peggio di quella del Clinton dei bei tempi ( a parte che Clinton era “progressista”).   Il Financial Times si e’ prodotto in un famoso articolo definendo il Cav “unfit” per il Governo del paese.   Che rottura di palle!

 

Si verifica che lo spread sale, e la sinistra adesso urla non solo sul Cav pedofilo, ma anche sul Cav incapace di tenere la barra della finanza.   Lo spread sale, la crisi economica globale si avvita sui debiti sovrani dei paesi eurodeboli, e la sinistra strepita che la colpa e’ del Cav, che via lui, i problemi si risolveranno come per incanto.

 

In Parlamento la maggioranza si e’ ormai assottigliata.  La defezione di Fini ha tolto sicurezza alla manovra del Governo, che si inchioda, anche se in poco tempo vengono messe in pista due manovre economiche abbastanza corpose, che prevedono il pareggio di bilancio nel 2013.

 

Che pensa il nostro elettore moderato?   Vede i suoi risparmi in Borsa ridursi di valore.  Vede la sua casa (col mutuo in corso) ridursi di valore (ed anche la casa al mare ha perso un po’).  E’ scocciato dal fatto che la benzina aumenta sempre, arrivando a quotazioni impossibili.  Insomma gli va una buona fetta dello stipendio per andare e venire dal lavoro!   Le cose non vanno bene – pensa il nostro elettore.   Che sta facendo il Governo poi?   Sta mettendo delle tasse!

 

Dove sono finite le promesse?  Perche’ la riforma federale batte il passo?  Come mai la spesa pubblica non si riduce, ed invece si mettono le tasse?   E’ questa una politica di centro-destra?

 

A partire da Agosto 2011 all’elettore moderato girano un po’ le balle, davvero.   Sembra che il Governo non sia di centro-destra, ma di centro-sinistra.   Sembra che all’economia non ci sia Tremonti ma Visco!  Cosa sta facendo il Cav?

 

4-5 mesi terribili, e poi il Cav sale al colle e rimette il mandato.   Ha buttato la spugna!

 

In un certo senso il nostro elettore moderato e’ come sollevato.  La tensione nelle ultime settimane e’ stata terribile, e il Cav era al centro di tutte le torsioni possibili.  La sua immagine sputtanata, le risatine di Merkel e Sarkozy, i litigi con Tremonti, insomma, tutto congiurava a dipingere il Cav come l’origine di tutti i problemi.    Sembrava che fossimo prossimi al default.    Via il Cav (in un certo senso la propaganda della sinistra un po’ ha scavato nella mente) forse lo spread calera’, forse si trovera’ una soluzione intermedia.

 

Arriva Monti.   Il professore sobrio, con un’eleganza tipicamente anglosassone, con enorme esperienza internazionale, e grande stima di tutti.   Anche il Cav lo stima, e quindi decide di appoggiarlo, pur dovendosi affiancare a quei cacciaballe della sinistra (il che e’ un po’ una cosa strana).    L’importante e’ salvare il malloppo, pensa il nostro elettore moderato.   Ritorniamo alla normalita’ e riprendiamo a lavorare.

 

Insieme a Monti arriva un’ondata di tasse, che quelle che ha messo il Cav negli ultimi mesi erano quisquilie, pinzillacchere.   L’elettore moderato e’ frastornato.   La benzina va alle stelle.   La casa diventa un fardello pesante, con la nuova IMU.   C’e’ pure un’imposta di bollo sui depositi, porca vacca!  Ma questo e’ una sanguisuga!

 

L’economia sembra vacillare, lo spread sembra scendere.  Con grande sobrieta’, il professore ci spiega le sue manovre.   Qualcuna di queste e’ buona, qualcuna meno.   Il fatto e’ che il professore sta macinando riforme, al contrario di quello che “non” faceva la precedente maggioranza incricchiata.   Tutti protestano, e le riforme vanno avanti, con difficolta’ ma vanno avanti.  C’e’ pure la spending review.  Incredibile?

 

Forse che si puo’ fare qualcosa in questo paese?   Forse che per riuscire a fare le cose ci vuole una mezza dittatura (tecnica)?   Il nostro elettore moderato non e’ troppo dispiaciuto. 

 

Non si capisce bene cosa succedera’ dopo Monti, pero’.

 

Chi lo rappresenta, ora?   Monti va bene, ma dopo?   Ci sono manovre politiche nel centro-destra.   Le primarie?  Boh?   L’elettore e’ scettico.   Occorre fare qualcosa, ma cosa?

 

E nel mentre cerca di arrovellarsi il cervello, ecco la notizia: dopo Monti, il centro-destra riscopre il Cav, che si ripresenta.  Motivo: non ci sono alternative.   Non c’e’ nessuno oltre a lui.  Gli altri non hanno il quid.  Quindi lui e’ costretto a ripresentarsi (lo fa controvoglia ma lo fa).

 

E promette che cambiera’ tutto (anche se non dice come).

 

 
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