Taverna di Xanders

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Capitolo 10° "L'ombra del Demone"

Post n°42 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da Druss5
Foto di Druss5

 

Il lavoro mi ha costretto a rimanere lontano dal mio diario. In questi giorni abbiamo spalato un’infinità di neve dal piazzale, senza contare quella che abbiamo dovuto levare dalla camera distrutta dalla fuga plateale del Demone. Ho pensato a un’infinità di cose da poter scrivere, ma adesso mi sento confuso. Era tutto chiaro nella mia testa, soprattutto per i racconti che ho udito provenienti dalle terre a Sud dove ora sono i miei Amici Eroi. Quello che più mi lascia perplesso però è che non è giunto nessuno da Nord, dalle terre governate degli uomini dell’Impero. Mi sono rifugiato nel retrobottega dopo aver trovato nel vaso posto sullo scaffale a destra un giglio bianco. Il vaso è un dono di Connè Varò non è bucato quindi non ha fondo e non può essere usato per contenere oggetti, però ogni qual volta l’avventuriero è nei guai quel tipo di fiore spunta dal vaso. Mi chiedo principalmente il perché mi abbia fatto quel tipo di dono, forse spera nel mio buon cuore. Cosa si aspetta da me quell’uomo?

Ho riletto le pagine scritte nei giorni scorsi. Devo appellarmi alle tre regole, suppongo. Quelle dove i miei occhi vedono, quello che non vedono e usare la mia Conoscenza per filtrare il tutto. In poche parole, riuscire a capire quello che forse ho dato per scontato.

Scrivo mentre elaboro le mie idee.

Allora il gruppo è giunto alla cittadina di Buona Pietra travestiti da saltimbanchi, il paesello era governato da un folto gruppo di Orchi ben armati, anche se in apparenza lasciavano il nobile come reggente. Usavano le persone per fortificare la cittadina, costruire armi e catturare animali. Poi la ragazzina ha cercato di fermare l’esecuzione di alcuni paesani, rischiando di morire, e li è scoppiato lo scontro. Alla fine gli orchi sono stati scacciati, la Ragazzina è stata protetta dal lupo d’acciaio di Arethwyn e adesso veste una preziosissima armatura, e gli Eroi hanno ricevuto delle cavalcature di rara magnificenza. Cosa manca?

Che sciocco, certo! Connè Varò dai racconti che ho ascoltato non appare tra i premiati, a lui nessun dono. Perché?

Dovrei lasciare correre, e attendere che nuovi avventori giungano alla Taverna per riportarmi altre storie. Continua a guardare quel giglio bianco.

 

Ho da poco terminato il pranzo, e come amo fare ho mangiato con mia moglie, con lei mi sono confidato e le ho chiesto consiglio. Avrei potuto chiedere alla Vecchia Veggente, il suo potere di prevedere gli eventi futuri non ha eguali. Preferisco invece scegliere al fianco della mia compagna. Sofia è saggia e mi ha fatto notare che adesso che piove molta neve si è sciolta e anche le persone che ospitavamo se ne sono andate in cerca di luoghi più sicuri. Rimanere isolati con Orchi che vagano per la foresta, non sarebbe una buona mossa. Abbiamo deciso, la nostra Famiglia partirà per raggiungere la cittadina di Buona Pietra.

 

I preparativi sono stati piuttosto frettolosi, a breve sarà buio. Come al solito quel caprone di Durwill non è d’accordo nel partire. Ho dovuto raggiungere un compromesso con lui, lascerò che costruisca qualcosa di nuovo, ma non ha voluto dirmi altro. Le spese saranno a mio carico logicamente. Quel nano alcune volte rasenta la follia con le sue strampalate invenzioni. In un certo modo capisco il suo desiderio di rimanere in questo piccolo angolo di tranquillità, e poi…

Non siamo rimasti in molti a possedere una vita longeva, oserei dire immortale. Conosco solo due persone oltre a me a possedere tale dono. Non so dire quanti avventurieri siano passati dalla mia Taverna mentre percorrevano la strada in cerca dell’immortalità. Comunque come qualunque cosa di natura Magica, tale fenomeno è legato a regole ferree. Ad esempio un Vampiro può vivere in eterno ma se contravviene alla regola di essere toccato dalla luce del sole, muore anche lui. Il primo che ho conosciuto è stato proprio il mio amico Nano Durwill lui è vincolato a una collana, e all’amore di un’Elfa che in essa vive. Vorrei scrivere di più su di lui, quasi una favola direi, ma non ho molto tempo. Il secondo è Connè Varò anche lui toccato dal nostro stesso dono. Comunque sto ben attento a condividere tale segreto con i vari avventurieri o semplici conoscenti, il troppo chiacchierare uccide.

 

Oramai il sole è scomparso, ho portato la Vecchia Veggente nella stalla e l’ho fatta salire sul carro privo di cavalli, lei mi ha dato il suo anello. I Gemelli sono sistemati in due ceste e dormono tranquillamente sul retro dell’ampio carro. Dovremo correre sperando che non si sveglino. Durwill neppure ha voluto parlarmi prima della partenza, mi ha fatto trovare la collana a forma di farfalla sul bancone della taverna ed io l’ho indossata. Mi dicono di smettere di scrivere, scende adesso mia moglie Sofia con i mantelli, Stella a Luce si sistemano i loro soprabiti sulle spalle, fuori i Lupi d’acciaio rimangono immobili. E’ ora di partire.

Dal giorno che il fulmine ha colpito la cittadina di Buona Pietra, sono passati circa dieci giorni. Mentre osservavo la guardia posta alla porta d’ingresso, non riuscivo a trattenere il desiderio di scrivere, avrei voluto con la massima cura riprodurre il suo stupore mentre ci osservava. Abbiamo corso per tutta la notte senza sosta guidati dalla luce delle due fatine eppure aspettavamo tranquillamente accerchiati dal nostro branco. Credo che ci abbiano aperto le porte solo perché negli ultimi tempi la popolazione avesse visto diverse stranezze, o magari per il benestare di uno dei nostri amici Avventurieri. Vorrei descrivere la scena per come l’ho vista io, ma poiché ci hanno fatto accomodare in una tenda in attesa, credo che sarà più interessante scrivere per come la gente continua a raccontarla. Senza contare che, una Guardia piuttosto robusta con il naso aquilino è all’ingresso della Tenda e continua a commentare l’accadimento ai diversi passanti. Per me è irresistibile, devo scrivere quello che racconta.


“Non potevo credere ai miei occhi, un branco di Lupi attendeva seduto mentre due piccole fatine svolazzavano irradiando luce, dopo che hanno aperto le porte, il branco si è fatto avanti”. “Poi, all’improvviso un lupo che sembrava proprio vero, che teneva al collo una collana simile a una farfalla, si è mosso, e puff!”. “Ecco apparire un elfo che si liberava del mantello, accanto a lui anche un altro lupo ha preso la forma di un’Elfa, poi le Fatine sono divenute donne, i loro mantelli sono magici, di certo”. La voce della Guardia si alza sempre di più “L’elfo dai capelli bianchi poi si è tolto la collana gettandola da una parte, e poi un anello dal dito, gettandolo sul piazzale di nuovo un altro Puff, e un altro”. ”Dove c’era la collana, è apparso un nano con in mano un martellone privo di un occhio, e dove c’era prima l’anello, ecco apparire un carro senza cavalli dove alla guida c’era una Vecchia cieca sdentata, sembra che quegli elfi e quel nano abbiano traslocato, dal carro si sentono anche i pianti di alcuni bambini, lo avete sentito anche voi no …”.

E bene sì! Abbiamo dovuto viaggiare velocemente i mantelli del popolo di mia Moglie ci sono stati utilissimi, ci permettono di cambiare forma in animali di taglia media, tenendo conto che i bambini e la Veggente non potevano fare un viaggio del genere, l’anello che lei possiede le permette di spostarsi ovunque tale oggetto sia lanciato. Mentre per Durwill credo oramai sia chiaro che egli vive nella collana con la sua amata. Comunque causa la neve, sia per la possibilità di incontrare orchi abbiamo preferito questa volta farcela a piedi, o a quattro zampe. Almeno per noi, le Ragazze hanno preferito volare, e la luce delle Fate, ci ha reso il viaggio ancora più sicuro.

Ed eccoci qui, seduti con la mia Famiglia comodamente, i lupi sono fuori la tenda e Durwill non smette di fumare quella sua puzzolentissima pipa i gemelli hanno smesso di piangere e riposano dopo un bel po’ di latte. Rimaniamo in attesa ed io con il mio libro in mano sono pronto a scrivere. Lentamente vedo entrare i miei Amici, Arethwyn, Haumena, Alisha, Jojyn, Kueria e Maja. Poi l’ingresso della Ragazzina, che come mi è stato raccontato indossa l’armatura di Lupo. Durwill ha strabuzzato gli occhi osservando Arethwyn “quindi adesso regali il mio lupo a una bambina?”. Sofia cerca di calmarlo “Il mio era solo un prestito quella roba è mia, capito?” noto mentre il nano sbraita che con lei ci sono altri tre uomini, uno sembra il padre, gli altri due sono più giovani. Il primo è alto ma grasso, sudaticcio e con lo sguardo attento i capelli biondi gli rimangono appiccicati al viso, l’altro è di bell’aspetto capelli neri ben curato e sorriso beffardo si tiene molto vicino alla ragazzina. I loro abiti sono di ottima fattura, forse fanno parte della casata di Rosa nera. La giovane non sembra a suo agio mentre Durwill continua a protestare, chi lo sarebbe, ma c’è qualcosa d’altro credo. “Vi chiedo scusa Signore ma l’armatura non sembra volersi staccare da me, abbiamo provato ma non si stacca”. Durwill si zittisce e mi guarda, mi sussurra qualcosa all’orecchio. Smetto di scrivere.

Da quel che mi è stato spiegato il gruppo di Eroi partiti dalla taverna, stanno organizzando gli abitanti della cittadina, Kueria addestra la fanteria, Alischa gli arcieri, i poteri di Maja donano cibo a sufficienza mentre altre persone si aggiungono per formare un sempre più folto esercito. Per adesso, circa centocinquanta fanti e ottanta arcieri. Esercito misero se contiamo che sono quasi tutti contadini. I Soldati quelli veri, sono stati tutti inviati settimane fa verso la capitale per ordine del Re.  Solo i poteri di Haumena e Jojyn rendono possibile una momentanea protezione, tramite incantesimi dei quali non capisco la forma. Arethwyn dal canto suo da indicazioni strategiche, e sembra piuttosto sfiduciato. L’esercito dei Cavalieri della Dama è famoso per i suoi guerrieri a cavallo e le loro lance lunghe. Una Cavalleria pesante contro un esercito scarso come questo vincerebbe in un soffio. E anche il Re ha dei Maghi. Eppure non sembra questo che spaventa la Ragazzina. Alla fine il padre della tredicenne mi chiede “Ma Voi perché siete qui?”. Domanda più che lecita, rispondo senza posare la piuma dal diario “mi ha chiamato Connè Varò, a proposito che fine ha fatto?”. Il silenzio, poi il nobile Grassoccio mi risponde “è in prigione, vedete mentre i vostri amici hanno combattuto, lui dopo il primo sparo dal palco è scomparso, lo abbiamo trovato due giorni fa ai confini, cercava di portar via sei unicorni dalle nostre stalle, sicuramente per rivenderli a peso d’oro, insomma ha lasciato gli altri a combattere mentre lui se la dava a gambe”. E’ tipico di Varò “vorrei parlare con lui se è possibile”.

Attendiamo mentre Sofia e le mie due cameriere abbracciano gli amici Avventurieri, scambiando alcune parole. Durwill come me rimane seduto continuando a fumare osserva i tre uomini dietro la Ragazzina in armatura. Guardo la Vecchia Veggente, non sorride anzi, sembra a disagio si soffia il naso forse soffre di raffreddore.

Arriva Connè Varò, ha sempre la sua roba addosso ma è incatenato. “Ecco il mio vecchio amico Xanders ti stavo aspettando, però sei lento a partire, credevo arrivassi ieri, però hai una famiglia numerosa da spostare certo…” esordisce mentre le catene tintinnano e le due guardie lo sostengono per le braccia. “Buon giorno a tutti, io non ho ancora fatto colazione, mi mandate il nano a prendere qualcosa da mangiare?”. Osserva preoccupato Durwill che però non lo degna di uno sguardo.  “Ottimo adesso mi potete pure levare le catene” le Guardie lo stringono ancora con maggior forza, e il giovane di bell’aspetto dice a Varò “Voi vaneggiate, è solo per il buon cuore di Mjusa che un furfante come Voi è ancora vivo”. Connè spalanca gli occhi e poi inizia a parlare. Mai, far parlare Connè Varò per più di pochi istanti. “Vaneggiate forse Signore?” si guarda in torno l’avventuriero dai capelli castani “ma come non è chiaro?” scuote il capo “bene vi spiegherò, non è forse vero che io ho sparato per primo contro quel Goblin, e non è vero che gli animali che continuate a tenere nelle stalle, prima erano liberi, e Voi invece continuate a tenergli rinchiusi e poi la Nostra amata e nobile Lady Mjusa ha indosso l’armatura del mio Lupo d’acciaio”. Connè osserva Arethwyn spostandosi da lui, mette la mano nella sacca e lascia cadere un soldino, non appena la moneta tocca il suolo, si trasforma nel settimo lupo d’acciaio che mancava al branco di Durwill. “Caro nano non avrei mai potuto vendere il lupo per una misera dote, ho usato il medaglione che mi ha dato Xanders per intraprendere la missione per occultarlo al tuo richiamo”. In effetti, il dono che ho fatto a Connè Varò era proprio un medaglione con la capacità di ridurre gli oggetti inanimati in monetine di poco valore, molto utile se si vuole trasportare qualcosa, io lo usavo per spostare grossi carichi di merce.  L’avventuriero continua a parlare “Vedete, il nano da qualche tempo continua a richiamare il suo lupo e per me era quasi divenuto impossibile riuscire a fermarlo, ma dopo aver rincontrato Arethwyn, ho pensato bene di scambiare i due animali mentre eseguiva il numero con i coltelli” solleva il dito verso l’alto “il punto quindi è che anche se ho lasciato che fosse l’elfo oscuro a comandare il MIO lupo, è sempre il mio lupo quello che protegge la nostra amata Nobile, e che non essendo di vostra proprietà gli unicorni, poiché sono animali liberi, non vi ho rubato nulla, anzi posso aiutarvi a vincere questa guerra, sempre che prima mi aiutiate a togliere le erbacce”. Allunga le braccia verso le guardie e rimane in attesa. Ecco cosa accade a lasciar parlare troppo quell’uomo, non sò se credergli mente solo per salvarsi o dice la verità? La mano fredda della Veggente mi tocca, lacrime solcano il suo volto. Neppure il discorso di Varò sembra aver distolto lo sguardo di Durwill dai tre uomini. Solo adesso capisco, provo sdegno e risentimento. “Bene, capisco solo ora il perché mi hai chiamato Connè Varò, capisco solo ora perché una Ragazzina era pronta a morire, oltremodo comprendo che il perché l’armatura non lascia la nostra amica, il punto è … chi è dei tre?”. Sposto lo sguardo e osservo gli Avventurieri e spero che anche loro capiscano e comprendano quale sia il miglior modo di agire.

 

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Per i lettori da Casa cosa pensa Jojyn la piccola Druida?;

Risposta A) Non ho capito nulla.

Risposta B) Mentre sono nella stanza chiedo consiglio alla Veggente.

Risposta C) E' bene non agitarsi, con calma elimineremo chi fà del male alla ragazza da tempo.

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Musica opsionabile; (ma aiuta a capire).


 

 
 
 
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INFO


Un blog di: Druss5
Data di creazione: 20/10/2010
 

personaggi.


Xanders Elfo Bardo

Breve Premessa

 

Sofia Moglie di Xanders

Abile nei lavori di cucito

e cuoca leggendaria.

 

La vecchia Veggente;

A lei ponete qualsiasi domanda e sarete accontentati.

Per una moneta può prevedere gli

eventi, il suo motto è;

"A ogni domanda c'è una risposta..."

Che aspetto ho in questo mondo?

Che tipo di persona Sono?

 

Il Nano Durwill

Abile Fabbro, il suo martello

è capace di creare oggetti

magici. Vive sul retro della

Taverna.

 

L'avventuriero Connè Varò

Un brigante, in cerca di oggetti

rari per il mondo. Dotato di grande

intelletto, ma poco affidabile.

Dicono che la sua Spada abbia

grandi poteri.

 

Quì sotto troverai

gli EROI del primo libro

"l'Ombra del Demone".

 
 

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