Creato da digrumando il 11/03/2015
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Le vergogne di Montanelli
Montanelli è un personaggio ormai leggendario ; una di quelle persone dotate dalla natura di un fascino, magari anche immeritato, che permette loro di essere "speciali" indipendentemente da quello che fanno e che dicono.
Faccio un paragone con Gianni Agnelli, che magari di concreto ha fatto poco, che come manager avrebbe fatto più volte fallire la Fiat senza i soldi di noi tutti, ma che indubbiamente aveva quello straordinario fascino che faceva pensare agli italiani "se l'Inghilterra ha la Regina, Noi abbiamo Gianni Agnelli".
E poi abbiamo l'esempio del papa polacco, di quel Giovanni Paolo II che, quanto a fascino poteva competere con chiuque, da Marlon Brando a Sandokan e a Gino Bartali, ma che, a bocce ferme e cadavere decomposto, ha lasciato dietro di sè fetore di tracce puzzolenti.
Indro Montanelli poi, anche se pochi lo sanno, non era figlio del preside ma nientepopodimeno che del principe Lodovico Spada Potenziani; e ne sembrava lo specchio riflesso.
Io sono stato grande ammiratore di Montanelli, ho comprato il suo Giornale fin dal primo giorno, e quando ha creato la Voce ho comprato anche lei dal primo all'ultimo giorno.
Diverse volte gli ho scritto per polemizzare, una volta mi ha proprio inviato una lettera a casa con una rispostaccia.
Montanelli, per questioni politiche, era pronto a mentire spudoratamente e a giurare il falso, insultando pesantemente che diceva il contrario delle sue affermazioni..
Per esempio, per tutta la vita ha negato l'utilizzo dei gas, da parte dell'Italia, nelle guerre d'Affrica.
Per esempio, malato di anticomunismo fino al midollo, ha vilipeso e insultato quei giudici che cercavano in Italia verità scomode al potere, come Casson e Palermo.
Ha insultato oltre il limite della decenza chiunque, giornalista o politico o giudice o lettore, osasse mettere in discussione il dogma che l'aereo di Ustica era caduto per i fatti suoi.
In questi giorni c'è stato il trentesimo anniversario dell'attentato che a Trapani fu organizzato contro il giudice Carlo Palermo; attentato fallito, con la morte però di una madre di 32 anni con i 2 figli piccoli.
Ebbene, Montanelli ebbe la spudoratezza, il giorno dopo, nell'articolo di fondo, di accusare di queste morti proprio il giudice Carlo Palermo, che con le sue inchieste scriteriate avrebbe provocato la Mafia.
Fu l punto più basso, forse, di tutta la sua vita.
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Inviato da: cassetta2
il 16/03/2024 alle 18:51
Inviato da: bisturi44
il 15/03/2017 alle 13:35
Inviato da: cielostellepianeti
il 18/03/2016 alle 13:05
Inviato da: bisturi44
il 04/02/2016 alle 18:34
Inviato da: digrumando
il 03/01/2016 alle 11:31