The city of Dite
Or se' giunte anime felle! Bloggate gravi cittadin: come a Dite v'è spazio d'ogni nefandezza, quivi conteniam l'umana oscurità...« Giustificazioni futili | Lunatica - 1 » |
E biscotti furono
Tra forme e consistenze diverse che si possono dare all'estro, quella culinaria risulta particolarmente affascinante. Dal punto di vista strettamente psicoattitudinale il cuoco, o il suo migliore approssimarsi, è un prefezionatore di piacere. Questo implica dispendio di energie in favore del passaggio di un preesistente ente commestibile da prodotto grezzo a raffinato: trasformazione altrochè soddisfacente per chi infine si troverà a consumare. Cucinare dunque può essere una sublimazione affettiva in pieno senso (nel caso in cui produttore e consumatore non coincidano) oppure atto di massima autoconcentrazione dell'Io ("voglio mangiare, preparerò da solo il mio cibo poichè ne sono capace e mi dà gusto").
Queste le mie riflessioni mattutine al di quà della preparazione odierna: biscotti a cioccolato. Non avevo idee brillanti su come impiegare il mio tempo; ho infornato biscotti. Chi fosse interessato al ruolo di assaggiatore ufficiale mi contatti. Gnam.
Aforisma coordinato:
"Non c'è amore più sincero di quello per il cibo." (George Bernard Shaw)
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Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 08:00
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il 25/03/2009 alle 07:23
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il 25/03/2009 alle 06:19
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il 24/03/2009 alle 23:44