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Daath, ovvero io

Post n°26 pubblicato il 29 Marzo 2005 da warriorpig

Ho appena esperito le prime pagine di un libro già annunciatosi prezioso e farcito. Tra le sfere, un elemento sfuggevole e tratteggiato: Daath. Eccomi nelle pieghe di quell'ombra disegnata dall'abisso e lucidata dalla conoscenza; Urano, un ponte, un'essenza oscura. Abito in Daath, per ora.

Aforisma coordinato:

"La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza." (Albert Einstein)

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Commenti al Post:
CappellaioMatto80
CappellaioMatto80 il 30/03/05 alle 00:06 via WEB
Ciccia il Daath è il senza numero, la massima libertà possibile, cioè niente...è splendida l'immagine di Daath sospeso nell' Abisso, orrore da cui si passa per arrivare all'inferno(Binah) ed a Dio (tutto l'Aztiluth),stessa strada,nebbiosa dove tutti di solito si perdono e restano lì,perchè l'Abisso è privo di coordinate...buona ricerca:*
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