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Ieri sera TS1 trasmette...."Kill Gil (vol. 1)" di Gil Rossellini

Post n°56 pubblicato il 12 Giugno 2006 da lugio5
Foto di lugio5

Nel novembre 2004, arrivato a Stoccolma per presentare il suo ultimo film, Gil Rossellini comincia improvvisamente a sentirsi male e sviene. Il regista e produttore rimane per tre settimane in uno stato di coma profondo al Krolinska University Hospital Solna a Stoccolma ad un passo dalla morte. Nell’ospedale della capitale svedese subisce venti operazioni dopodichè viene trasferito in un centro specialistico in Svizzera, dove inizia un lungo periodo di riabilitazione. Il 23 luglio del 2005 Gil Rossellini fa ritorno nella sua amata Roma su una sedia a rotelle.

Gil Rossellini decide quindi di raccontare la sua esperienza attraverso la memoria visiva della sua videocamera, mostrando la storia di un vero e proprio miracolo.

Il “video diario” di Rossellini è un inno al coraggio e alla speranza e porta con sé il messaggio che la vita dovrebbe essere meritata, assaporata e vissuta appieno. Con forza di volontà e autoironia Gil Rosselini non abbandona mai la sua camera, aiutato dallo staff del Swiss Paraplegic Center e da sua sorella Isabella, presente sia davanti che dietro la videocamera. Perciò in “Kill Gil (VOL.1)” il regista racconta la sua dolorosa esperienza in modo sottile e oggettivo.

Il documentario è un lavoro di raccolta del materiale girato duranti i mesi di degenza di Rosselini, che ha reso la propria vita ed anima grazie alla veritiera raffigurazione di sofferenza, entusiasmo e fiducia rivolta verso sé stesso ed il futuro.

Senza risparmiarci le scene più crude e dolorose, trattate però con estrema dolcezza e delicatezza, l’autore ci rende partecipi di un vissuto che dovrebbe toccare tutti da vicino.

Resta la perplessità per un cinema che pare essere un po’ troppo autocelebrativo e in qualche frangente, strumentalizzante.

Articolo di Veronica Maffizzoli
Pubblicato venerdì 9 settembre 2005 - NSC anno I n. 24

 
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