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« Ieri sera TS1 trasmette....La definizione di "documentari" »

Primo film girato col telefonino

Post n°58 pubblicato il 17 Giugno 2006 da lugio5
 
Tag: News

Dal Corriere della Sera 17 Giugno 2006 :
Sulla scia di «Comizi d'amore» girato da Pasolini nel 1963
MILANO - Sicuramente non desterà lo stesso scandalo di Pasolini, ma gli esperti assicurano che l'idea potrà trasformare il mondo dei documentari. E' la storia di due registi italiani, Marcello Mencarini e Barbara Seghezzi, che hanno girato un documentario intitolato «Nuovi comizi d'amore», sulle orme del famoso documentario girato nel 1963 da Pier Paolo Pasolini intitolato «Comizi D'amore». Il tema è lo stesso, ovvero il sesso e gli italiani, ma la grande novità è che hanno interamente girato il film con il telefonino.
TELEFONO - Si tratta di un telefono di nuova generazione e il film dura 93 minuti: secondo gli addetti ai lavori l'esperimento potrebbe segnare una vera svolta: «Con il gran numero di telefonini equipaggiati di telecamere, chiunque potrà fare un film» dice Marcello Mencantini. «Oggi, se tu hai da esprimere qualcosa d'importante, grazie ai nuovi media, lo puoi fare».
RIVOLUZIONE - Quello che potrebbe rivoluzionare il mercato sono i bassi costi e l'estrema flessibilità del telefonino. Secondo i due registi il progetto è costato poche migliaia di euro, nei quali sono inclusi i loro viaggi in tutta la penisola italiana e la produzione del Dvd. Inoltre il nuovo strumento fa sentire gli intervistati più vicini al realizzatore e secondo questi ultimi sono portati ad aprirsi di più. «Usando un piccolo strumento come il portatile che per gli italiani è diventato un oggetto della vita quotidiana, tu stabilisci un rapporto intimo con le persone, a differenza di quello che succede con la telecamera» continua il regista Mencantini. «L'intervista diviene qualcosa molto simile ad una chat».
MESI - Per circa due mesi, i registi hanno intervistato circa 700 persone per tutta l'Italia, in bar, supermercati e sulle spiagge. Circa cento compariranno nel film. Se 40 anni fa Pasolini potè mostrare tutte le reticenze e tutti i tabù che affliggevano la società italiana in materia di sesso, questa volta sembra che i nostri connazionali se la siano cavata meglio. Naturalmente sono stati introdotti alcuni temi che era stati affrontati solo marginalmente da Pasolini, al tempo limitato dalla censura, come l'omosessualità e la transessualità. Adesso i registi stanno cercando un modo per distribuire il film. Ma sembra che la loro «nuova invenzione» non passerà inosservata
Francesco Tortora

 
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