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MELUZZI,CHE VERGOGNA!

Post n°18 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da dolcebimba1984
 
Tag: VARIE.

Giorni fa,sfogliando una nota rivista di gossip,ho avuto modo di leggere un'intervista allo psicologo Alessandro Meluzzi,il quale dichiarava la sua disapprovazione alla presenza della transessuale Silvia Brugio nella casa del Grande Fratello in quanto "diseducativa". Quello che ho letto mi ha urtato non poco,primo perchè evidenzia una punta di discriminazione verso la persona e verso la categoria (categoria che tra l'altro,per ovvie ragioni,mi sta molto a cuore),e secondo perchè a parlare è una persona  con un certo grado di cultura la cui professione ha ormai un ruolo importante nella nostra società.
Riporterò ora alcune frasi e affermazioni tratte da quell'intervista con relativo commento:

"Non si può che provare rispetto per ogni creatura umana qualunque sia la storia,vedo però nella vicenda del trans al GF un atteggiamento 'iper politically correct' o 'gay friendly' che si incarna nell'esibizione della dimestichezza con l'omosessualità e la transessualità. Accogliamo,accettiamo e amiamo le umane diversità,ma non ha nulla di educativo l'esibizione ostentata di questa condizione."
Innanzitutto io non penso ci sia nulla di diseducativo nell'avere dimestichezza con omosessualità e transessualità,anzi,lo ritengo pressochè costruttivo perchè queste persone hanno molto da trasmettere e da insegnare avendo avuto una vita più complessa degli altri. Sarebbe forse più educativo nascondere questo tipo di realtà,metterla in un angolino facendo finta che non ci fosse per esibire solo il "bello",il "buono",il "giusto",ciò che non desta scandali? Si doveva forse precludere a questa ragazzadi partecipare al reality soltanto perchè ha cambiato sesso in quanto l'essere maschio non corrispondeva al suo io interiore? Notare che nell'edizione precedente partecipò un ragazzo che aveva in corso un processo per aggressione,e lui non credo proprio sia stato più educativo di Silvia!

"Questo è il concetto del 'politically correct':ogni minoranza si propone come modello nel nome dell'anti-discriminazione."
Io penso che sia compito dell'anti-discriminazione dare alle persone gay e transgender la possibilità di esprimersi,di emergere facendo risaltare la loro interiorità e facendo capire alla gente che anche loro sono parte di questa società,tutto ciò senza il bisogno di prenderli come modello,ma qualora anche questo dovesse accadere non sarebbe nulla di catastrofico:ripeto,sono più un esempio positivo tanti gay di persone etero dai comportamenti discutibili.

"Non c'è nulla di particolarmente urgente nell'esibire ciò che per questa ragazza è stato un problema. Spesso l'esibizione (pensiamo al Gay Pride) è una dolorosa richiesta di aiuto."
Su questo punto in un certo senso non gli do tutti i torti:il Gay Pride e altre manifestazioni simili sono richieste di aiuto,vale a dire che gli omosessuali chiedono disperatamente di essere maggiormente tutelati nei loro diritti e riconosciuti come persone e come coppie. Se però il dottor Meluzzi voleva dire che tali esibizioni sono la manifestazione di un disagio mi spiace contraddirlo:penso che la gente sia abbastanza matura da cercare aiuto in un altro modo se la sua condizione gli crea insicurezze e difficoltà,poi Gay Pride,lo dice il nome stesso,significa ORGOGLIO GAY,un modo per dire "siemo fieri di essere come siamo anche se mal giudicati",poi è chiaro che non era urgente esibire il "problema" della persona,ma darle l'opportunità di concorrere al relaity,di mettersi in gioco con tutti i suoi pregi e difetti è stata una scelta legittima al di là di tutta la sua storia. Lo ha detto lei stessa:"io non sono 'la trans',io sono SILVIA!".

"Silvia mostra tutte le difese psicologiche di chi ha dovuto faticare per prendere coscienza di sè:un certo atteggiamento istrionico,un certo perfezionismo nel linguaggio del corpo e un'affettazione nello stile. Vive un momento di forte compansazione narcisistica,si diverte,sta toccando l'apice della notorietà ed esibizione."
Queste,positive o negative che siano,sono le caratteristiche di Silvia LA PERSONA indipendentemente dell'essere o non essere una trans,chiaramente il suo vissuto e il suo passato complesso l'hanno forse un pò indurita,e senza dubbio la ragazza ha i suoi bei difetti,me nelle edizioni passate quanti concorrenti avevano un carattere peggiore del suo? Innumerevoli!

Cosa sarebbe giusto ed educativo secondo il dottor Meluzzi? Tenere nascosta una realtà che fa parte di questo mondo? Limitare o annullare la presenza di gay e trans nella televisione? A quale scopo,cosa si teme esattamente? L'emergere dell'evidente necessità di un passo in avanti?
Ribadisco che da una persona di una certa cultura,da uno psicologo,non mi sarei mai aspettata certe affermazioni,persone come lui che pensano cose simili non sono certo di aiuto a quel progresso che tanto attendiamo!

 
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