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Parliamo di TRADIMENTO

Post n°21 pubblicato il 13 Novembre 2009 da lelicri

Ho trovato girnado qua e là quest ' articolo piuttosto interessante riguardo al tradimento. Però vorrei sentire la vostra. Perchè si arriva a tradire? Come si fa a tradire costantemente e a mantenere in piedi una relazione? E' vero secondo voi che le donne tradiscono perchè smettono di amare il proprio partner e si innamorano di un'altro, e gli uomini invece riescono a tradire anche solo per attrazione?

 

 

 

L'affermazione della sociologa Turnaturi evidenzia come il "tradimento" coincida, spesso, colla presa d'atto, da parte del tradito che l'altro è un individuo che presumevamo di conoscere ma che si manifesta invece in tutta la sua inconoscibilità. Il tradimento pone di fronte alla presa di coscienza dell'individualità di ognuno di noi e della precarietà di ogni relazione umana, indipendentemente dalla sua durata e dal profondità del legame instaurato. Baumann al riguardo afferma:

Finché dura, l'amore è in bilico sull'orlo della sconfitta. Man mano che avanza dissolve il proprio passato; non si lascia alle spalle trincee fortificate in cui potersi ritrarre e cercare rifugio in caso di guai. E non sa cosa lo attende e cosa può serbargli il futuro. Non acquisterà mai fiducia sufficiente a disperdere le nubi e debellare l'ansia. L'amore è un prestito ipotecario fatto su un futuro incerto e imperscrutabile.

Ciò non toglie che quando ci si innamori ci si illuda che possa essere per sempre, ed è un illusione condivisa da entrambi i membri della coppia.

La relazione di amore in una coppia é uno dei legami principali in cui diamo forma, ma mettiamo anche a rischio, la nostra fiducia nel mondo e in noi stessi. Il legame di coppia può rappresentare, nel modo più puro e acceso, il desiderio di eternità e di sicurezza di una persona, l'esigenza di superare i limiti e l'indeterminatezza della vita presente, la contingenza delle cose. Perciò il tradimento nella coppia rappresenta il modo esemplare, lo scetticismo nei confronti della nostra identità e del mondo esterno. La precarietà delle relazioni, dei sentimenti e degli eventi che ci hanno condotto dove siamo.

.Al di là di chi è il traditore e  di chi è il tradito il tradimento coinvolge la relazione in sè, vale a dire  il Noi, oltre all' Io ed il Tu. Quindi entrambi i partner, seppur con modalità diverse, sono coinvolti nella genesi della situazione  extraconiugale. L'esistenza di quest'ultima è segno di un malessere della  coppia, di un malessere del Noi

Il significato originario della parola tradimento viene dal latino tradere, equivalente in italiano a consegnare, inteso nel significato di consegnare ai nemici. Ed infatti, il tradimento consegna la parte del noi che l'altro ha investito nella relazione, ad un altra persona. Il noi privato della presenza dell'altro, è come se di colpo si disintegrasse lasciando soli l'Io ed il Tu

L'esperienza del tradimento tende ad attraversare quattro fasi diverse: quella iniziale e finale, variabili a seconde delle situazioni, e le due intermedie comuni ad ogni esperienza di tradimento. Le varie fasi non sono da intendersi nettamente separate fra esse, ma spesso si sovvappongono. La loro successione temporale rimane quella che di seguito descriverò.

La prima fase è quella della genesi del tradimento: come questo matura, le possibili cause, i segnali anticipatori. Per quanto riguarda le possibili cause rimando all' articolo collegato . In questa sede accenno ai segnali anticipatori, che sono sempre presenti.

Generalmente ci sono delle differenze tra uomini e donne nello svolgersi  della relazione extraconiugale. Le donne legano il tradimento ad un  coinvolgimento emotivo e amoroso,  ad un'insoddisfazione nel matrimonio e hanno più difficoltà a viverlo clandestinamente, anche se tendono  a "nasconderlo" meglio. Gli uomini al contrario, lo legano di più al piacere  sessuale e non iniziano una relazione  extraconiugale per motivi di  insoddisfazione rispetto al coniuge, non hanno grandi difficoltà a viverla clandestinamente, anzi ciò aumenta il piacere della relazione, anche se sono  meno "accorti" nel nascondere.

Il tradimento segue un percorso di sviluppo, passa da una fase in cui ci  sono nella coppia problemi non discussi o non risolti e i coniugi si sentono  in rotta, a quella in cui si sviluppa il vero tradimento, la situazione in  cui il coniuge insoddisfatto scivola nella relazione extraconiugale. In questo stadio l'infedele nega e l'altro cerca di ignorare i segni della  relazione.
Altro passo importante è la rivelazione, che rappresenta il momento più drammatico,  perché rappresenta uno spartiacque fra un prima e dopo nella storia della coppia e del matrimonio.
La rivelazione porta alla crisi del matrimonio, il coniuge è ossessionato  dal problema, a questo punto critico è presa la decisione della rottura o di  tentare attraverso il perdono una riconciliazione.

All'inizio del tradimento c'è una sorta di regressione ‘adolescenziale'. Lo schema sentimentale ricorda appunto quell'età caratterizzata da amori fortemente passionali accompagnati da un turbinio d'emozioni. Ma a differenza di quegli amori, questa volta ci saranno conseguenze per lo più imprevedibili, ma ci si sorvola su quest'ultime, si preferisce non vedere. Il tradimento mantiene sempre la relazione "tre metri sopra il cielo" perchè  non presenta  i litigi, la quotidianità , le preoccupazioni tipiche del  matrimonio. Anche, se col tempo, può divenire fonte di forte ansia per  conciliare tempi e luoghi da dedicare a due relazioni diverse.

La durata del tradimento è indefinita, da pochi giorni a diversi anni. Ma quanto dura a lungo o termina il matrimonio o la relazione diventa quasi un matrimonio ‘parallelo'. Per quanto riguarda la scoperta del tradimento, a  volte avviene per “confessione”, talvolta gli amici lo dicono al  coniuge, più spesso il coniuge trova un indizio, come un sms, uno scontrino  o altro tale da destare fondati sospetti.

Se un tradimento viene perdonato, spesso si tratta di un perdono incompiuto, vale a dire si crede di aver perdonato ma invece la ferita è ancora ben viva. In questi casi si perdona soprattutto per la paura della perdita dell'altro, anche se ha tradito. Ma il tradimento finisce per rappresentare uno spartiacque fra un prima ed un dopo della coppia. Ci si accorege che l'eventuale crisi è peggiorata, che non c'è più la stessa intimità, che non si può ritornare al "prima" col colpo di spugna del perdono. Anche il perdono di un tradimento richiede una sua elaborazione, come un lutto.

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lelicri
lelicri il 16/11/09 alle 10:21 via WEB
ossurerotte- lo ripubblico qui, era sotto un post sbagliato ossurerotte il 13/11/09 alle 15:32 via WEB Ciao, premetto che non sono un maschilista e che soprattutto sono una persona sincera. Detto ciò, vorrei dire la mia sull'argomento e cioè sul tradimento. In questo post si tende a differenziare il tradimento fatto dal maschio da quello compiuto da una donna. Si sostiene che " le donne legano il tradimento ad un coinvolgimento emotivo e amoroso, ad un'insoddisfazione nel matrimonio e hanno più difficoltà a viverlo clandestinamente " ( questo non è vero perchè le donne sono molto più furbe degli uomini ), ma perchè per gli uomini non si può dire la stessa cosa? No, per noi uomini stando all' autrice del post in questione il tradimento lo leghiamo al piacere sessuale e non iniziamo una relazione extraconiugale per motivi di insoddisfazione rispetto al coniuge. Bene, personalmente, debbo dire che per 17 anni ho vissuto accanto ad una donna che mi aveva sposato non per amore, ma solamente per scappare lontano dalla madre, con la quale tuttora mantengo ottimi rapporti, tanto è vero che spesso sono suo ospite quando ritorno a Napoli. Ho vissuto ben 17 anni insieme a lei,e mai avevo pensato di tradirla, anche se lei forse lo avrebbe meritato, per amore di mio figlio: come la mia situazione penso che esistono altri casi simili, che coinvolgono donne ed uomini, indistintamente. Tutto sta nel credere al valore della famiglia, nel non essere egoisti e quindi non pensare esclusivamente al proprio " io ". Avrei da raccontare altro su tale tema, ma sarebbero cose troppo personali: invito però a riflettere anche alla luce di ciò che accade in questi ultimi tempi ai nostri giovani, perchè a pagare i nostri sbagli saranno sempre loro. ettorelapulce.
 
 
lelicri
lelicri il 16/11/09 alle 10:26 via WEB
ho ripubblicato qui il tuo commento che ho trovato molto esaustivo e interessante. Partendo dal presupposto che è sempre tutto molto soggettivo, mi trovo d'accordo con te su molti punti. E soprattutto per quanto riguarda il non concentrarsi sul proprio io, ma sono sicura che spesso non ci si pensa troppo a quello che si fà. Siamo superficiali, agiamo per istinto, d'impulso, e troppo poco spesso ci soffermiamo sulle conseguenze. Contare fino a 100 è una cosa che fanno in pochi. Un abbraccio caro amico, e grazie per averci raccontato la tua storia.
 
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