LA FRASE...
"...Se non saremo noi ad occuparci di politica, sarà la politica ad occuparsi di noi, nel modo che meno desideriamo..."
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Notizie dalla scuola......Modulo o maestro unico?
Post n°38 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da amministratore_blog
Ho iniziato la mia carriera d'insegnante di scuola elementare come insegnante "prevalente". Le prime sperimentazioni di tempo prolungato prevedevano la prevalenza di un docente sulla classe a 24 ore con il completamento di un altro insegnante. Non c'era la lingua inglese e non ricordo la presenza dell'insegnante specialista di religione. L'esperienza mi piacque molto, ma l'anno successivo mi ritrovai a far supplenza come insegnante unica. Entrata in ruolo cercai di insegnare nelle scuole dove si attuava il tempo prolungato e così iniziai le ie varie esperienze di team. Dopo quasi venticinque anni d'insegnamento, penso che il modulo sia valido quando:
Se non sussistono questa condizioni è molto meglio l'insegnante prevalente affiancato dagli specialisti. E' l'insegnante che sa di essere responsabile della gestione educativo - didattica del gruppo, mantiene costantemente i rapporti con i genitori, coordina il team (le ore di programmazione sono essenziali, due sono troppo poche vista la necessita di dover continuamente documentare quanto fatto) e stabilisce con gli alunni, cosa importantissima, un rapporto relazionale affettivo essenziale per la formazione. Il modulo permette le ore di contemporaneità. Una manna dal cielo, viste le problematiche dei gruppi classe della società moderna. Ma, spesso, vengono utilizzate per la sorveglianza durante il servizio mensa, ne rimangono poche e non in tutte le classi, e creano così una guerra tra poveri (a volte sono anche mal utilizzate, è secondo voi plausibile programmare le verifiche di classe durante le ore di contemporaneità?) Allora qui potrebbe entrare la questione dell'insegnante di sostegno. Una delle tante contraddizioni del nostro sistema scolastico: l'insegnante di sostegno è assegnata se sono presenti solo alunni certificati, ma l'insegnante di sostegno è sostegno alla classe, non all'alunno. Se un genitore, anche in presenza di una patologia, non vuole certificare il proprio alunno (non è un bollino blu di qualità) la classe non avrà il sostegno, anche se l'insegnante di classe dovrà fare da sostegno al bambino e al gruppo. Non è raro oggi,trovare nelle classi casi di alunni in grave situazione di disagio, senza la presenza di patologie certificabili, alunni che destabilizzano le dinamiche del gruppo, se i problemi sono comportamentali, alunni con disturbi specifici di apprendimento che necessitano di strumenti compensativi per l''apprendimento, alunni stranieri che senza un aiuto (che non possono avere in famiglia, come gli altri compagni) faticano ad imparare la nostra lingua, soprattutto a livello di studio. |
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