MOVIMENTO EMPATIKO

incomunicabilità

Alla base della relazione empatica vi è la dimensione comunicativa. La comunicazione è un aspetto essenziale e vitale della nostra esistenza, della nostra natura umana. Non si può non comunicare. Gli esseri umani si trasmettono messaggi e segnali con i quali esprimono il proprio status, le proprie emozioni, le intenzioni, il vissuto.

Non comunichiamo solo verbalmente ma lo facciamo anche attraverso il nostro corpo con  la mimica facciale, la postura, i gesti...in una maniera spesso e volentieri non intenzionale! Anche i colori e lo stile d'abbigliamento che scegliamo liberamente senza lasciarci influenzare dalle mode del momento, parlano di noi.

La dimensione comunicativa rende i rapporti umani più significativi e autentici.Quando due persone non riescono più a comunicare o non ci provano nemmeno, il loro rapporto incontra il nulla, si inaridisce...si svuota. Da grande osservatrice quante volte mi capita di sorprendere coppie di amici o fidanzati sedute al tavolo di un bar o in pizzeria completamente in silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto o focalizzato sul display del proprio smartphone. Queste coppie non stanno condividendo il momento vissuto ma stanno solo ''passando il tempo'', lo stanno ammazzando, sprecando...

La maggior parte dei problemi di comunicazione tra due persone nella maggior parte dei casi nascono dall'incapacità di ascoltare l'Altro, di sintonizzarci sulle sue sensazioni, i suoi bisogni, le reali intenzioni. Questa incapacità può avere alla base diverse e molteplici cause. C'è chi è troppo preso da sé, dal proprio mondo, dai problemi, le scadenze per trovare il tempo di ascoltare il proprio interlocutore. Non ha tempo per sintonizzarsi nemmeno con se stesso, figuriamoci se lo trova per l'Altro! Quanta gente all'apparenza ti sta ascoltando mentre le parli ma con la testa è da tutt'altra parte; è ancora sul posto di lavoro a capire come risolvere quella problematica sorta all'improvviso. E quanti per orgoglio, insicurezza o immaturità si chiudono in se stessi senza risolvere e affrontare le situazioni. Per paura di essere giudicati elevano muri tra  se stessi e il mondo altrui. La conseguenza di tale atteggiamento? Barriere che si cibano di fraintendimenti, pregiudizi, incomprensioni che rendono l'incomunicabilità una costante tra due persone sole e stupidamente orgogliose. Da piccoli malintesi, screzi possono nascere battaglie e minuti le guerre senza fine. Eppure basterebbe parlare di più', incontrarsi per dialogare davvero e non puntarsi il dito contro e basta. Bisogna ascoltare ciò' che l'altro ci dice, capire le sue intenzioni, accettare anche le verità più scomode. Quanti problemi e ''seghe mentali'' in meno !!

C'è chi scappa piuttosto che affrontare la persona ma a che serve??? Sfuggire alla'altro significa fuggire anche da se stessi, da ciò' che non accettiamo, da ciò' che ferisce nel profondo, dal male, dalla verità, dalla sofferenza. Eppure anch' esse sono componenti della nostra natura.Non possiamo far finta di non saperlo perche' sarebbe come rinnegare noi stessi!