Creato da ste_estebano il 26/05/2009
SOLO TU NELL'UNIVERSO, NIENTE PIU' SENZA TE

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

 

Ultime visite al Blog

blackdream2ste_estebanofrederaickjerah3massimofuriomermaid5MarquisDeLaPhoenixeternal_sunshine_xmensy0virgola_dfluigi80xxpsicologiaforenseassunta51unicarosa0
 

Ultimi commenti

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« il suo difettoquel maledetto sogno »

vagabondando

Post n°14 pubblicato il 16 Giugno 2009 da ste_estebano

Vagavamo di locale in locale. Quando entravamo noi due, ci sorridevano e facevano volentieri quattro risate.

Dal novecento, al teatro, alla taverna, al pastarito, ognuno ha per me un sapore diverso.

Alla taverna ci facevamo fuori un cesto di pane ancor prima di mangiare, ogni volta ne portavano 2-3 cesti, gia’ sapevano

Da pastarito, quella mega pasta, che non riuscivo mai a finire e davo a lui.

Al Novecento c’era un ragazza cinese(questo me l’ha detto Ste, che dagli occhi e dalla fisionomia capiva se era cinese o giapponese) che mentre ci serviva si fermava minuti interi. Gia’ da quando entravamo la signora rossa, iniziava con le battute e noi gli andavamo dietro, ridavamo dall’inizio alla fine e non solo, anche mentre tornavamo in ufficio, eravamo pieni di gioia

Al teatro c’era una cameriera molto carina, che appena vedeva Ste si illuminava, ci serviva subito, e anche lei non smetteva mai di passare da noi

Tempo dopo tornai con altra gente, lui era da un altro cliente, la ragazza mi saluto’  ma la prima cosa che mi chiese era dove si trovasse Ste.

Lei con me era sempre carina, ma piu’ riservata, non si e’ piu’ lasciata andare come quando andavo con lui 

Questo per far capire che in piccoli attimi di una mangiata e via, tutti sapevano chi era, tutti mi chiedevano di lui, tutti se lo ricordavano.

La sua forza era questa, colpire in breve tempo le persone, la sua intelligenza, la sua bellezza, il suo carattere forte, il suo modo di prendere la vita, di gioire di queste giornate che lo rendevano vivo.

Se solo queste persone sapessero che ora non c’e’ piu’!

Sono ripassata solo al novecento altre volte anche dopo la sua morte,ma non sono riuscita a dire nulla. Io lo rivedevo seduto a quel tavolo nella sua sedia, sentivo la sua risata.

A teatro ho evitato di andarci, per evitare la cameriera che mi chiedeva di lui, voglio che almeno loro lo ricordano come quel ragazzo prorompente quale Ste era.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963