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« in un rapporto non conta...la mia giornata »

quel limite che non c'e'!

Post n°101 pubblicato il 23 Settembre 2010 da ste_estebano

Ciao Ste, non posso che parlarne con te, perche’ so che nessun nostro psicologo o altre persone su questa terra possoso darmi risposta

Magari, come spero, tu vieni in sogno o appena finito di scriverti, ho la risposta nel mio cuore

Ti spiego.

Sabato siamo andati in ospedale. Sapevo che c’era Alessandro in dialisi che mi aspettava. Voleva darmi il racconto scritto da suo nipote di 10 anni di cui me ne parlava da un po’di sabati.

Forse per evitare che lui si affezionasse troppo a me, o forse per evitare che io mi affezionassi troppo a lui, ho preferito andare in pediatria

Ti apro una parentesi

Tempo fa non so se ti ricordi, con Mirko quel ragazzo di 16 anni che aveva fatto un’incidente e per varie cause dopo 2 anni era ancora in ospedale, mi sentivo non solo una clown, ma una persona su cui lui poteva fare affidamento. Non solo andavo sempre da lui come clown, ma in settimana senza camice e naso andavo a trovarlo come amica. Poi dopo varie telefonate in cui cercavo sempre di farlo sorridere, si e’ disperso, l’ultima telefonata  ‘sto male sto andando in ospedale, ci sentiamo appena posso’. Quel ‘appena posso’ non e’ mai arrivato, ho passato giorni pensando che gli fosse successo di tutto e di piu’ in un’ansia totale. Un mesetto fa dei miei amici clown l’hanno ritrovato in pediatria. Appena me l’hanno detto volevo precipitarmi da lui

Anche li’, ho poi invece fatto la scelta di non ritornare.

Settimana scorsa ho avuto la sorpresa sgradevole che Osvaldo, un altro paziente della dialisi a cui mi ero molto affezionata, ha deciso di cambiare ospedale, e io contenta di rivederlo dopo  mesi di vacanza, non l’ho invece trovato. Piangi, ma sai che sei un clown e non puoi creare quel legame assoluto con un paziente

Tornando ad Alessandro, lui mi aspettava sabato. Io non volevo andare per quello che ti ho detto prima.

Bobosun, appena ci ritroviamo , mi dice ‘corri da Ale ti sta aspettando’. Non potevo non andare, appena l’ho visto, era quasi arrabbiato perche’ non ero andata da lui, mi ha fatto una tenerezza immensa. Mi ha dato il racconto che suo nipote aveva scritto. L’ho letto poi a casa. Incantevole come il nonno!

Ma quello che continuo a chiedermi ancora a 5 giorni di distanza, e’ ‘fino a che limite dobbiamo andare?’. E’ giusto che un paziente si leghi cosi’ al suo clown?E’ giusto che tu clown vai sempre poi dallo stesso paziente?

Domande a cui non trovo risposte. Tu da lassu’ so che la troverai per me

Lascia andare il tuo cuore dove vuole andare, vai!Ecco la risposta

Mirko, Osvaldo hanno nel loro cuore quello che gli ho donato. Ale ha bisogno di me e non posso abbandonarlo ora, arrivera’ il momento che anche con lui dovro’ separarmi, non e’ ora quel tempo!

Parlare con te mi aiuta a liberarmi da domande chiuse in quel cuore che si apre solo con te e da cui trovo risposta!

Sei la mia fonte, emani calore dovunque io sia!E io davvero Ste sono serena solo pensando a te, parlando con te, acoltando il mio cuore che tu accarezzi!

Ti voglio bene, grazie Ste grazie di tutto!

 
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