Creato da ste_estebano il 26/05/2009
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« il suo addioLa ricerca di coloro che... »

il suo ultimo luogo dove risiede per sempre

Post n°31 pubblicato il 20 Luglio 2009 da ste_estebano

Volevo andare da lui.

Il 30 maggio ci avrebbero trasferito in un’altra sede troppo distante per riuscire ad andarci.

Il 28 essendo lunedi’ il cimitero era chiuso, il 29 andai alla ricerca di un cimitero, non sapevo che il musocco e il cimitero maggiore fossero lo stesso cimitero.

Era arrabbiata con me stessa, non volevo andare con la mia famiglia, dovevo andare io , da sola.

Soffrii terribilmente, tanto che anche se distante cercai in tutti i modi di andare. Dopo ore dove i mezzi pubblici non andarono per guasto, tornai indietro.

Non era il momento. Credo che tutto sia scritto e che tu non puoi far nulla per cambiare l’evento delle cose.

Il primo giorno di un nuovo trasferimento in una sede di lavoro piu’ vicina, nessuno mi teneva piu’, erano passati troppi mesi.

Giorni prima lui mi venne in sogno, mi disse che non era vicino, che dovevo cercarlo nella parte ebraica, ma che l’avrei trovato.

Nel sogno mi vedevo da lui, c’era una signora anziana che mi stringeva la mano. Aveva la pelle secca. Al risveglio quel mattino non riuscii nemmeno ad aprire gli occhi, le lacrime scendevano, mi andai a lavare il viso, ma c’erano le mie lacrime che lo facevano. Cercai di capire chi fosse quella signora, e come se mi avesse letto nel pensiero, trovai la risposta, era una delle tante persone che avrei incontrato negli ospedali e a cui io stringero’ la mano.

Ste anche in questo sogno voleva comunicarmi di non smettere di Amare.

Andai all’ufficio informazioni per sapere il luogo dove era sepolto. Leggo il suo nome sul pc ‘Stefano Angelo’.

Mi vennero i brividi, non sapevo del suo secondo nome, ma la cosa mi colpi’ piacevolmente, trovavo che l’unione dei due nomi fosse per Ste magica.

Presi il pulman, poi camminai, avevo il cuore a mille, lo trovai come nel sogno con difficolta’.

Lo vidi, stupendo con il suo giubbotto, jeans, avvolto nella neve. Accarezzai quella foto, misi la mano su quella lastra e ne sentii il calore. C’erano fiori di ogni tipo e di ogni profuno, una foto di Kaka’ dove a lato c’era un messaggio ‘il tuo milan e’ in vetta al mondo, tu sei e rimarrai in vetta nel mio cuore per sempre. Livio’.

C’era un vasetto con l’ultimo cannone che Ste aveva fumato, alcune sigarette dove i suoi amici avevano lasciato dei messaggi.

C’era una targa dei suoi amici ‘CHIQUITO’, questo era il suo soprannome. C’era il suo mondo. Gli lasciai un fiore di palloncino, il suo ultimo luogo doveva essere colorato e pieno di affetto da chi l’ha amato.

Quel luogo e’ diventato per me un punto di ritrovo con lui. A pranzo come una volta appena posso lo raggiungo. Non vedo piu’ le sue espressioni, ma respiro quello che solo lui mi ha lasciato..il suo volermi bene sempre e comunque.

 

 
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