EXHAUSTION

Post N° 267

RIFLESSIONI.
SULLA MIA VITA.

Non ci avevo mai pensato.
O forse non mi era mai capitato.
Sono stata fortunata probabilmente.

Leggere la cartella clinica di una persona a cui vuoi bene, una persona che è sempre stata lì anche se COME TANTE VOLTE ACCADE la dai per scontata, fa male.
Fa male anche se lo sai.
Fa male per tutti i ricordi che hai.
Fa male perché ti chiedi il perché.
Fa male anche se sai che la risposta non c’è.

Ed ora, qui da sola mentre leggo questa cartella clinica, mi rendo conto di quanto sono piccola, di quanto sia un attimo tutto questo mio soffrire, poi perché…
Mi rendo conto di quanto sia importante impegnarmi per sfruttare al meglio quel poco che mi è dato.
Mi rendo conto di quanto sia importante ascoltare il mio cuore, di quanto sia importante avere dei sogni e soprattutto, cercare di inseguirli.
Non importa se alla fine non ce la faccio, l’importante è poter dire che ci ho provato.

Se una giorno, alla fine di tutto, incontrassi Qualcuno che mi chiedesse “Allora, sei contenta di come sei arrivata fino a qui?” probabilmente in questo momento risponderei “No…”  
Il giorno alla fine di tutto potrebbe essere oggi, e io non voglio rispondere così.
Sarà banale. Ma se sono viva, devo dimostrarlo.
Almeno a me stessa.