EXHAUSTION

MOMENTO CULTURA

Eccomi qua…come previsto, il fine settimana l’ho passato “a riposo” se così vogliiamo dire…e quindi, come previsto II, ho terminato la lettura del librone di 677 pagine di cui avevo parlato…

Si tratta di IL PICCOLO AMICO di DONNA TARTT.

Premessa: avevo letto il suo primo libro un milione di anni fa, come al solito non era ancora uscito in Italia, e me lo sono letto in inglese, si chiamava “The Secret History” e poi è uscito in italiano con il titolo di “Dio di illusioni”. Mi era piaciuto abbastanza, e quindi, appena uscita l’edizione economica del secondo, pubblicato peraltro a dieci anni di distanza dal primo, ho pensato di prenderlo e finalmente l’ho letto.

La trama (da BOL): “Un'ombra cupa si stende sull'infanzia di Harriet Cleve, che cresce con la famiglia in una cittadina del Mississippi: è l'omicidio, senza colpevoli, del fratello Robin, impiccato a un albero del giardino quando lei era appena nata. Quella tragedia ha segnato tutta la famiglia, che non è più riuscita a superare il dolore. Per Harriet, Robin è il “piccolo amico”, il legame con un passato felice che lei conosce solo attraverso le fotografie, i ricordi, i racconti dei familiari. Così, nell'estate in cui compie dodici anni, decide di scoprire l'assassino del fratello e di compiere la sua vendetta."

Insomma, 677 pagine nelle quali la piccola Harriet, in compagnia dell’amichetto Hely, dedica l’estate alla caccia del misterioso e presunto assassino del fratello, del quale tra l’altro lei ricorda poco e niente…
Una marea di personaggi, la mamma di Harriet depressa dalla morte del figlio, la nonna e le sue sorelle, la sorella di Harriet in fase adolescenziale, gli abitanti della città, una banda di mezzi tossici…
Alla fine li conosci tutti, e vai avanti nella lettura, che, per carità, in un certo senso ti prende pure…e soprattutto speri che alla fine qualcosa ne venga fuori…ma niente…giusto perché lei non scrive malissimo, ma se ci pensi ci sono tante di quelle domande da farsi sulla logica di una storia che non ha ne capo ne coda…

E quindi...se volete sapere chi ha ucciso Robin…non lo leggete…è inutile!