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Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da babatunde

Lettera aperta

Alla direzione della Coop Adriatica

e per conoscenza a tutti gli organi di stampa

 

Sono
bastate poche parole per licenziare Babacar Ndiaye, poche parole dopo
più di quattro anni di lavoro in Coop Adriatica, prima come
magazziniere, poi come cassiere. Poche parole sono bastate per
dichiarare che tre ritardi – sempre annunciati, sempre dovuti a
circostanze eccezionali – sono sufficienti a chiudere le porte in
faccia a un lavoratore. A chiudergli le porte in faccia in un periodo
di crisi nera, quando trovare un altro lavoro per arrivare non solo
alla fine del mese, ma a domani, è ormai impossibile.

Bastano
poche parole per dire che tre ritardi sono un pretesto per togliersi di
torno una fastidiosa faccia nera – la cassa, si sa, non è il magazzino!
E i dirigenti della Coop Adriatica forse considerano una faccia nera
come qualcosa che non piace ai consumatori, in tempi di nera crisi.
Poche parole bastano a dire che tre ritardi sono una scusa per levarsi
dai piedi un lavoratore che non è mai stato disposto ad accettare di
essere preso in giro, un lavoratore che non si è fatto mettere a tacere
dalla maschera politicamente corretta della Coop e che ha spesso fatto
sentire la propria voce.

Alla
direzione della Coop Adriatica, in poche parole, noi diciamo che questo
non ci piace affatto. Non ci piace affatto, e per questo esprimiamo
tutta la nostra solidarietà a Babacar Ndiaye, oggi impegnato in una
battaglia legale contro la Coop, determinato a demolire il mito per cui
“la Coop non perde mai una causa”. Non ci piace affatto, e per questo
con Babacar siamo determinati a denunciare quello che non può rimanere
in silenzio. La Coop non può nascondere dietro a tre ritardi un gesto
apertamente razzista. A gennaio, di fronte alla sede della Coop
Adriatica, di fronte ai negozi, sugli organi di stampa, noi useremo
tutte le parole necessarie per denunciare la violenza spietata di un
padrone che si chiama cooperativa.

 

Coordinamento Migranti Bologna e Provincia,

coo.migra@yahoo.it

 

www.coordinamentomigranti.splinder.com


 
 
 
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