Creato da babatunde il 20/06/2007
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« Messaggio #32 | » |
Salve,
Sono Babatunde,ho potuto seguire solo gli ultimi quindici minuti della vostra trasmissione e vi ringrazio tanto per l’opportunità che avete dato al fratello René Etongo di esprimersi sulla RAI ciò che raramente accade. Mi piacerebbe aver il suo contatto e spero che posso contare sulla vostra buona volontà.
Essendo anch’io un “abbronzatissimo” africano il tema del giorno fu di un interesse particolare per me e per tutti coloro che sono impegnati per una convivenza armoniosa in questo paese.
Ho sentito la citazione di qualcuno secondo la quale “gli Italiani non sono razzisti ma hanno paura di chi è diverso”.Ma perché hanno paura ? E che cosa crea la paura?
L'essere umano in genere ha paura di tutto ciò che gli è sconosciuto e sappiamo tutti quanti che la paura è la causa delle tragedie umane. Le cose terribili che la gente fa,le fa solo perché ha paura. L’ignoranza genera paura ,e tutte e due sono madri del razzismo. E come lo diceva appunto Roosevelt, e cito “l’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa”..
Quindi una tale citazione tradisce la contraddizione che caratterizza il popolo italiano. Qui, nessuno è mai razzista però ogni volta che si vede un gruppo di Africani,si chiama la polizia e poi ci si accorge che quelli sono solo onesti cittadini che lavorano e pagano le tasse come tutti quanti. Il problema è la crescente “allergia” a chi non ha il colore “corretto” di pelle. Allergia esacerbata dalle vergognose campagne di demonizzazione dell’immigrato da parte della stampa in genere,il risultato è sotto gli occhi di tutti: il razzismo è ovunque e tutto intorno a noi,perfino uccide e questo nell’indifferenza delle massime cariche politiche.
Non vorrei essere visto come uno che ama fare la vittima poiché ciò che scrivo è il risultato di otto anni di esperienze personali,vissuti quotidiani , osservazioni …E’ evidente che uno come me non può aver la stessa percezione del razzismo quanto uno di pelle bianca,poiché non veniamo trattati allo stesso modo. Il razzismo è anche stato istituzionalizzato con leggi come la Bossi-Fini che è una vergogna in tempi di globalizzazione,nei momenti di grandi aperture (è stato nominato a novembre il primo prefetto francese nero originario del Camerun,mentre qui,noi continuiamo a subire i danni ed i ricatti di quella fascista legge Bossi-Fini ).
Basta soffermarsi a certe espressioni spesso usate per designare il migrante come ad esempio : extracomunitario ,il cui vero significato è stato pian piano distorto per poi prendere il connotato che conosciamo (gentaglia,invasori,poveracci,stupratori,delinquenti,negracci…gente dell’altro mondo).Questa etichetta stupida, disprezzante e volutamente ambigua racchiude in se i germi della xenofobia,dell’esclusione e della discriminazione .Mi capita spesso di sentire qualche Italiano lamentarsi dei via va degli “ extraterrestri” ,scusatemi volevo scrivere “extracomunitari” come se solo l’aspetto fisico bastasse a collocare un individuo alla sua area geografica di provenienza o di appartenenza ,come se l’identità di un individuo fosse stampata sulla sua fronte. Chi non ha mai visto in tv le nazionali di calcio francese ed inglese oppure quella olandese ? Chi non sa che il prossimo presidente della più potente nazione è un “abbronzato”?
Non si può pretendere combattere il razzismo mentre allo stesso tempo non si ha il coraggio di ammettere che esso esiste,è un atteggiamento paradossale ed irresponsabile.
Ama il tuo prossimo come te stesso.
Chi ben ti ama,sa anche castigarti,cordiali saluti e buon e felice anno 2009.
Un migrante allo sbando !
Babatunde
Seg. Gen. PRESS AFRIC ,Membro del Coordinamento dei migranti di Bologna e Provincia
Inviato da: babatunde
il 10/04/2010 alle 13:07
Inviato da: jodill
il 10/04/2010 alle 12:34
Inviato da: babatunde
il 17/09/2009 alle 18:21
Inviato da: babatunde
il 17/09/2009 alle 17:39
Inviato da: Anonimo
il 17/09/2009 alle 17:04