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« L'illogica delle borse ...7 interrogativi per usci... »

Risparmio postale SOS Alitalia

Post n°31 pubblicato il 16 Ottobre 2013 da ecoeconomia
 
Foto di ecoeconomia

I nostri governanti hanno pensato bene di salvare Alitalia posando le loro ingorde zampe sul risparmio postale.
Non che questo sia immune da storie poco trasparenti, a cominciare dal mai ben chiaro sviluppo dei sottostanti Lehman tutt'ora presenti su emissioni a futura scadenza.
Trattavasi comunque di emissioni limitate almeno relativamente all'enorme massa di risparmi depositati presso le poste in cerca di rifugio sicuro.
Sicurezza che ora scompare completamente di fronte al ruolo, non ancora ben chiaro, di finanziatore piuttosto che di nuovo socio che le Poste hanno assunto in quell'enorme buco nero che è Aliatalia da oltre 20 anni. E'inutile che riepiloghiamo l'elenco dei ripetuti tentativi di rilancio con relativi rifinanziamenti della compagnia di bandiera. La realtà è sempre rimasta invariata : questa società non è mai stata in grado di fare almeno un bilancio in pareggio, come si potrebbe accettare da una società a partecipazione pubblica!
Il destino dunque di chi ha finanziato Alitalia fin qua è stato segnato: continuare ad aggiungere soldi fino a che, impoveriti, non si rinuncia portando a casa perdite enormi.
Perché le poste dovrebbero dunque essere più fortunate?
Come è possibile dunque che uno stato, in cui esistono i reati di appropriazione indebita e furto, possa destinare le casse in cui sono depositati i risparmi degli italiani a finanziare una società che molto probabilmente non sarà mai in grado di restituire ed anzi avrà ancora bisogno di altri capitali?
A questo interrogativo può dare una risposta inizialmente rassicurante l'articolo 42 della Costituzione che recita:

"La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti."

Purtroppo poi però al successivo capoverso precisa:

"La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale."

Sappiamo bene come sono andati a finire storicamente gli indennizzi statali e pertanto ognuno tragga le proprie conclusioni sulla presunta sicurezza del risparrmio postale.

 
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