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Gli esami...
Post n°7 pubblicato il 07 Settembre 2007 da jerajarajaera
Scusate per questa lunga assenza…Credo che saprete che gli esami uccidono chiunque e le tesine più che mai. Ma non sono qui per questi vittimismi gratuiti. Avrei senza dubbio voluto scrivere qualcosa di più interessante, ma proprio non ce l’ho fatta, la ricerca su Notre-Dame di Parigi che sto facendo occupa tutta la mia memoria. Prometto a me stessa di scrivere qualcosa di più interessante durante il fine settimana, da pubblicare lunedì. Però voglio lasciarvi questa poesia, perché la trovo una delle più belle che siano mai state scritte.
La Voce La culla ove giacevo s’appoggiava contro la biblioteca, malinconica Babele, ove poesia, novella, scienza, la cenere latina con la polvere greca, tutto appariva mescolato. Avevo la statura d’un in-folio. Due voci mi parlavano. La prima, decisa e insidiosa, mi diceva: “La Terra è un dolce ricco di sapore; posso farti (ed allora il tuo piacere sarebbe senza fine) un appetito che in volume lo eguaglia. E l’altra: “Vieni! Vieni a viaggiare in mezzo ai sogni, oltre il possibile, oltre il conosciuto!” E questa, come il vento delle spiagge, cantava, spettro che vagiva, giunto chissà da dove, che carezza e insieme atterrisce l’orecchio. Io ti risposi: “Si dolce voce!” Ed è da allora che data, ahimè, quella che si può chiamare la mia piaga e la mia fatalità. Dietro le quinte dell’immensa vita, nel più profondo dell’abisso, io vedo distintamente mondi singolari, ed estatica vittima di questa chiaroveggenza, mi trascino dietro serpenti che mi mordono le scarpe. E’ da quel tempo che, come i profeti, tanto teneramente amo il deserto e il mare; che nel lutto rido, e piango nelle feste, e che apprezzo per soave il vino più amaro; che spessissimo prendo fatti concreti per finzioni, e che, con gli occhi al cielo, cado in buche. Però la Voce mi consola e dice: “Tienti i tuoi sogni; i saggi non ne hanno di così belli come ne hanno i pazzi!”
C. Baudelaire.
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Perchè la vita
é un brivido
che vola via,
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