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le donne indiane

Post n°74 pubblicato il 10 Giugno 2010 da Elfa.dargento
 

Non parlare di dolore finchè non hai visto le lacrime di dolore dei guerrieri.” Braccio Storto

LE DONNE

“Le donne erano il motore economico della tribù e garantivano il buon andamento della vita quotidiana, in alcuni popoli indiani la famiglia era matriarcale (negli Apache, ad esempio).
I loro compiti erano innumerevoli: scuoiavano animali, affumicavano la carne, confezionavano tutti gli indumenti, anche i mocassini, erano espertissime conciatrici di pelli e poi raccoglievano la frutta, pestavano il mais e il miglio, cucinavano, montavano e smontavano le tende, e, naturalmente, accudivano i figli.
Le donne indiane avevano molta cura dei loro piccoli e non si limitavano ad assicurare loro la sopravvivenza: facevano di tutto per rendere la vita bella e piacevole. Per quanto riguarda i piccoli del il popolo delle Pianure, probabilmente nessuna infanzia è stata più felice : non c’erano bambini più coccolati, viziati, protetti e liberi, essi attraverso il gioco apprendevano le arti, la tecnica, le tradizioni, la cultura collettiva.
Tra le puerpere c’era molta solidarietà: se una madre non aveva abbastanza latte per nutrire il proprio bambino, ce n’era sempre un’ altra che ne aveva in eccesso e che fungeva da balia.
La sera, per far addormentare i piccoli cantavano lunghe nenie.
Le donne conoscevano, inoltre, l’usi delle erbe, riuscivano così a badare a loro stesse e a curare i bambini dalle malattie dell’infanzia.
Tutti i compiti delle donne erano considerati onorevoli e dignitosi, nessun lavoro era ritenuto servile.
In effetti le donne erano oggetto di premure e di attenzioni: a cominciare dal mattino quando il marito spazzolava i capelli alla moglie, le faceva le trecce e le dipingeva il viso.
Il matrimonio era tenuto in grande considerazione presso i popoli indiani. Durante la cerimonia il fidanzato andava a prendere la ragazza nel tepee dove alloggiava con la sua famiglia e la portava nella loro tenda.
Lei dava subito dimostrazione di essere a casa sua: accendeva il fuoco al centro della tenda, sedendosi al posto della moglie a destra del focolare, di fronte si sedeva il marito, nel posto proprio del capofamiglia. Senza altre formalità erano marito e moglie.
Il matrimonio doveva essere consenziente, poteva esserci un accordo tra la famiglia di lei e quella dello sposo oppure si poteva fuggire mettendo entrambe le famiglie di fronte al fatto compiuto o ancora, in casi estremi, la donna veniva rapita direttamente, senza perdere tempo.
Una madre conquistava automaticamente il massimo del rispetto collettivo. La sua professione era tenuta in grande considerazione e quando essa si rendeva conto di essere incinta, troncava i rapporti sessuali con il marito (cosa che non creava tensioni né contrasti: le premure dello sposo rimanevano immutate). La moglie non prendeva il nome del marito né del suo clan e i bambini appartenevano al clan della madre.
Se la cerimonia del matrimonio era piuttosto semplice e diretta, il corteggiamento era invece un rito lungo e complicato: un metodo molto diffuso era quello di mettersi sulla via dell’acqua e aspettare che le donne passassero per attingere l’acqua o per lavare i panni, afferrare il lembo della sottana o colpirla a distanza con dei sassolini. Se lei rallentava il passo significava che il corteggiatore aveva il permesso di affiancarsi e parlarle, se non era interessata lo avrebbe ignorato .

Altro tipo di corteggiamento era quello della coperta: i corteggiatori si presentavano dopo il tramonto davanti al tepee della famiglia di lei e chiedevano di sedersi accanto alla ragazza, avvolgendola nella coperta. Se lei gradiva, la conversazione si prolungava, e non era raro che ci fosse qualche “approfondimento” reciproco della conoscenza del corpo dell’altro. Ma sempre da seduti. Era vietato sdraiarsi sotto la coperta. Se lei non gradiva, il corteggiatore veniva congedato in fretta.
La violenza sulle donne esisteva, ma era molto rara, forse anche perché la vendetta da parte della vittima era piuttosto dura e definitiva: le donne lakota, addestrate fin da piccole all’arte della macellazione, maneggiavano il coltello con molta facilità. Si può immaginare come potessero usare quest’abilità.. ma questa pratica non conveniva a nessuno: la donna che riusciva a compiere questa vendetta era tenuta a mantenere l’uomo castrato fino alla sua morte.
Per il divorzio nessun ricatto, nessuna spesa e nessuno avvocato: così come l’entrata della donna sanciva il suo ruolo di sposa, l’uscita dal tepee con le proprie masserizie significava la rottura del legame matrimoniale.
Al marito non restava altro che “suonare il tamburo”: si portava al centro dei cerchi di tende e gridava “questa donna non è più mia. Chi la vuole se la prenda” . Se era la moglie a essere stanca del marito, lo buttava semplicemente fuori dal tepee e, se voleva, accoglierci un altro uomo non doveva dare nessuna spiegazione.
Neanche troppe storie per l’affidamento dei figli: i piccoli, quelli che ancora dovevano arrivare alla pubertà, restavano con la madre, i più grandicelli andavano col padre.
Le donne lakota erano di solito silenziose e riservate e in genere non partecipavano alla vita pubblica, ma una donna anziana e saggia o che aveva mostrato un particolare coraggio, poteva diventare parte del Consiglio Tribale.
La donna era per noi una torre di forza spirituale e morale, fino all'arrivo dell' uomo bianco, dei soldati e dei traditori che con forti bevande piegarono l'onore degli uomini e attraverso il loro potere senza valore acquistarono la virtù delle nostre mogli e figlie.
Quando caddero loro, l'intera razza cadde con loro…”

 
 
 
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Luna nuova

Questa breve fase è un momento di passaggio e grande trasformazione, caratterizzato da una forte energia rinnovatrice. Ad esempio, chi digiuna in luna nuova, previene molte malattie poiché il corpo ha una maggiore capacità di disintossicarsi; è il giorno più propizio per liberarsi dalle cattive abitudini; alberi malati, dopo la potatura (che deve avvenire in luna calante), possono guarire.
Lo stesso tipo di energie della luna nuova si possono ritrovare nella donna nei giorni di flusso mestruale: sono giorni di rilascio di energie e trasformazione, in cui l’energia fisica e quella mentale sono al minimo, affiorano le emozioni e l’estrema sensibilità che caratterizza questi gg può rendere il mondo esterno troppo pesante da affrontare. Biologicamente, l’ovulo non fecondato è stato rilasciato e ora viene espulso dal corpo.
La forte energia rinnovatrice che si sprigiona in questa fase agisce con le caratteristiche della costellazione che la luna sta attraversando, dando un forte e costruttivo slancio vitale ai nativi di quel particolare segno e alla parte del corpo che è associata a quel segno.

 

Luna crescente

 Questa fase è un momento di potenziamento e rigenerazione: il corpo accumula forza ed energia. E’ un buon periodo per fare progetti, prendere iniziativa, socializzare. Si ingrassa più facilmente, le ferite tardano a guarire, ciò che viene somministrato al corpo per la rigenerazione e il rafforzamento funziona doppiamente; sono giorni giusti anche per i massaggi rigenerativi e rinforzanti. La biancheria, con la stessa quantità di detersivo, non si pulisce come in luna calante. In luna crescente e luna piena nascono più bambini.
La terra si comporta al contrario: tutto fluisce, cresce, prolifica; i succhi risalgono, predomina la crescita in superficie. Per questo, le piante e verdure che crescono in superficie vanno piantate o seminate in luna crescente, con l’eccezione delle verdure a foglia (insalate, spinaci, cavolo bianco e rosso) che vanno piantate in calante. Sono i giorni giusti per rinvasare e trapiantare, innestare alberi da frutto.
Lo stesso tipo di energie della luna crescente si ritrovano nella fase che segue le mestruazioni: l’energia è più dinamica, è creativa, si è sessualmente più disposti, ci si sente più attraenti.

 

Luna piena

 La luna si trova dietro la terra; uomini, animali, piante percepiscono chiaramente una forza che corrisponde al cambiamento di direzione degli impulsi della luna da crescente a calante. Questa fase è un momento di massima potenzialità dell’energia vitale.
I sonnambuli si muovono nel sonno, le ferite sanguinano di più, si registra un aumento di incidenti e violenza, nascono più bambini. In giardino, le erbe medicinali colte in luna piena sprigionano maggiori forze, gli alberi ora potati potrebbero morire, la concimazione è più efficace.
Lo stesso tipo di energie della luna piena si ritrova nella fase dell’ovulazione: fertilità, pienezza di energia sia fisica che
emotiva.

 

Luna calante

 Questa fase è un momento di consolidamento, bisogna lasciarsi alle spalle quanto acquisito per avanzare; è un buon periodo per rompere le relazioni e i contratti d’affari, disintossicarsi e depurarsi. Il corpo dispensa energia; si tende a non ingrassare anche se si mangia di più, le operazioni riescono meglio, le faccende di casa pure, in particolare quelle che hanno a che fare con il pulire, il lavare, lo sciacquare. E’ il momento giusto per dipingere e laccare (i colori si asciugano meglio), nonché per effettuare tagli ritardanti dei capelli (compresa la depilazione) e per i massaggi rilassanti e disintossicanti.
Al contrario, nel mondo vegetale i succhi si ritirano verso la radice, la terra è più ricettiva: per questo vanno piantate o seminate in luna calante le verdure che crescono sotto terra. Sono i giorni giusti per effettuare i trattamenti contro i parassiti e contro le erbacce; anche le potature sono favorite; se una pianta o albero non cresce più o è malato, in luna calante si taglia la cima (meglio se verso la luna nuova). Le verdure a foglia (insalate, spinaci, cavolo bianco e rosso) vanno piantate in questa fase.
Lo stesso tipo di energie della luna calante si ritrovano nella fase che segue l’ovulazione, in cui l’ovulo è stato rilasciato ma non fecondato; è un fase caratterizzata da un enorme rilascio di energia all’interno di sé, che se non viene positivamente incanalata può anche sfociare in una crescente irrequietezza, distruttività, rabbia e frustrazione.

Abbiamo associato le energie delle 4 fasi del ciclo lunare alle energie che caratterizzano le 4 fasi del ciclo mestruale: i 2 cicli possono essere:
- allineati, quando cioè la mestruazione avviene in luna nuova. In questo caso l’influenza lunare è analoga a quella del ciclo mestruale, quindi durante tutto il ciclo si ha un effetto di amplificazione: massima fertilità, massima vulnerabilità, massima introspezione
- in opposizione, quando cioè la mestruazione avviene in luna piena. In questo caso l’influenza lunare è di tipo opposto rispetto alle energie del ciclo mestruale, quindi durante tutto il ciclo si ha un effetto di compensazione (equilibrio) oppure di contrasto (instabilità emotiva elevata).

 
 
 

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