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L'arca dell'alleanza

Post n°85 pubblicato il 14 Giugno 2010 da Elfa.dargento
 

L'arca dell'alleanza

y1pBgD6Svcu_lrq5b2gvVgw6U10wcfGngfoQzkfJ1zpRvn-S7kXMjyVZ7Jml4LYJC7JL'Arca dell'Alleanza era il recipiente nel quale Israele aveva riposto le Tavole della Torà (della legge), dopo averle ricevute da Dio sul monte del Sinai. Su di loro erano incisi i Dieci Comandamenti. L'Arca fu trasportata per 40 anni di viaggio nel deserto, e accompagnò Israele durante i lunghi anni di conquista della Terra Promessa, fino a venire posta nel Tempio costruito dal Re Salomone. Il simbolismo dell'Arca è quanto mai ricco e vasto, e in questa sede cercheremo di metterne in luce gli aspetti principali.L'Arca dell'Alleanza, come scritto nella Bibbia, era una cassa di legno rivestita d'oro e riccamente decorata, la cui costruzione fu ordinata da Dio a Mosè, e che costituiva il segno visibile della presenza di Dio in mezzo al suo popolo. In essa erano conservate le Tavole della Legge, il bastone di Aronne e un recipiente con la manna, il cibo divino miracolosamente inviato dall'Onnipotente agli ebrei nel deserto, in modo da salvarli dalla morte per fame.Nel secondo libro delle Cronache, capitolo 5 versetto 10, al momento dell'inaugurazione del tempio di Salomone "Nell'arca non c'era altro se non le due tavole di pietra che Mosè vi aveva deposte sull'Oreb, quando il SIGNORE fece il patto con i figli d'Israele, dopo che questi furono usciti dal paese d'Egitto."La sua forma e le sue dimensioni sono descritte nel libro dell'Esodo: « Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro. Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. Introdurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca con esse. Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell'arca: non verranno tolte di lì. Nell'arca collocherai la Testimonianza che io ti darò.


Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio. Fa' un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio alle sue due estremità. I cherubini avranno le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; saranno rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il coperchio. Porrai il coperchio sulla parte superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti darò. »
La sua storia successiva è sconosciuta. Si ritiene generalmente che sia andata distrutta nel 586 a.C., quando i Babilonesi conquistarono Gerusalemme e distrussero il Tempio. Tuttavia, nel passo dei libri dei Re (25,8-17) che parla del saccheggio degli arredi sacri del Tempio, vengono elencati in modo minuzioso tutti gli oggetti che furono portati a Babilonia, ma non si fa menzione alcuna dell'Arca dell'Alleanza. Secondo il libro di Esdra, Ciro, re dei Persiani, restituì gli arredi sacri, che evidentemente erano stati custoditi a Babilonia durante l'esilio, ma ancora una volta non viene nominata l'Arca (1,7-11). Ciò ha dato adito, fin dai tempi antichi, a numerose versioni alternative
:

* Secondo il secondo libro dei Maccabei 2,1-8, il profeta Geremia sottrasse l'Arca alla distruzione portandola via da Gerusalemme e nascondendola sul Monte Nebo. Il libro dei Maccabei riporta però fatti avvenuti più di tre secoli prima, e quindi potrebbe essere influenzato da leggende e/o interpolazioni successive. Questo brano del libro dei Maccabei, e in particolare il riferimento che l'Arca rimarrà segreta finché Dio non avrà riunito la totalità del suo popolo e si sarà mostrato propizio, ha legato l'Arca alla promessa escatologica della salvezza del popolo ebraico.

* Secondo un'antica tradizione etiope contenuta nel testo sacro etiope Kebra Nagast (il Libro della Gloria dei Re), l'Arca sarebbe invece stata donata da Re Salomone a Menelik I, il figlio da lui avuto dalla regina di Saba, leggendaria fondatrice della nazione etiope. (Secondo un'altra versione, Salomone volle donare a Menelik una copia dell'Arca, ma questi la scambiò di nascosto con l'originale). Vi è ancora oggi un monastero copto in Etiopia nel quale i monaci sostengono di conservare l'Arca; tale affermazione non può però essere verificata in quanto, essi dicono, l'Arca è un oggetto così sacro che a nessuno può essere permesso di vederla. L'unica persona a cui è concesso questo privilegio è il suo custode: egli vive in solitudine nella cappella dove sarebbe riposta l'Arca senza avere contatti col mondo e alla protezione della reliquia dedica la sua intera vita. Numerose sono le ipotesi riguardo alla sua collocazione attuale, e quasi tutte basate sull'interpretazione della Bibbia. Tra le più attendibili troviamo l'Egitto (Nel secondo Libro delle Cronache si legge: "L'anno quinto del regno di Roboamo, Sesac, Re d'Egitto marciò contro Gerusalemme... e portò via i tesori del tempio del Signore. Portò via ogni cosa..."; in questo caso l'Arca sarebbe a Bubasti, che allora era la capitale d'Egitto. Altre ipotesi, sempre riguardanti saccheggi successivi subiti dal Tempio di Gerusalemme propongono la Palestina (nel secondo libro dei Re si legge:  "...prese tutto l'oro, l'argento e tutti gli oggetti che si trovavano nel tempio del Signore e se ne tornò in Samaria" e la Babilonia (ad opera di Nabucodonosor).

* Secondo altri, l'Arca fu seppellita nel Tempio per preservarla dalla distruzione, e ritrovata nel Medioevo dai Templari, che avevano in quel luogo la loro sede, i quali la custodirono in segreto. Vi è oggi una setta massonica scozzese, i cui membri si dichiarano eredi dei Templari, che afferma di esserne in possesso. Anche questi rifiutano però di mostrarla.

* Il professor Tudor Parfitt, docente presso la School of Oriental and African Studies di Londra, è del parere che l'Arca dell'Alleanza si trovi nello Zimbabwe. Secondo Parfitt sarebbe stata portata lì da Gerusalemme. A supportare questo ci sarebbero le proprietà, a detta sua simili a quelle dell'Arca, dell'oggetto sacro della tribù dei lemba, una specie di tamburo di nome ngoma lungundu. Inoltre, i lembra avrebbero discendenze dirette israelite

 
 
 
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Luna nuova

Questa breve fase è un momento di passaggio e grande trasformazione, caratterizzato da una forte energia rinnovatrice. Ad esempio, chi digiuna in luna nuova, previene molte malattie poiché il corpo ha una maggiore capacità di disintossicarsi; è il giorno più propizio per liberarsi dalle cattive abitudini; alberi malati, dopo la potatura (che deve avvenire in luna calante), possono guarire.
Lo stesso tipo di energie della luna nuova si possono ritrovare nella donna nei giorni di flusso mestruale: sono giorni di rilascio di energie e trasformazione, in cui l’energia fisica e quella mentale sono al minimo, affiorano le emozioni e l’estrema sensibilità che caratterizza questi gg può rendere il mondo esterno troppo pesante da affrontare. Biologicamente, l’ovulo non fecondato è stato rilasciato e ora viene espulso dal corpo.
La forte energia rinnovatrice che si sprigiona in questa fase agisce con le caratteristiche della costellazione che la luna sta attraversando, dando un forte e costruttivo slancio vitale ai nativi di quel particolare segno e alla parte del corpo che è associata a quel segno.

 

Luna crescente

 Questa fase è un momento di potenziamento e rigenerazione: il corpo accumula forza ed energia. E’ un buon periodo per fare progetti, prendere iniziativa, socializzare. Si ingrassa più facilmente, le ferite tardano a guarire, ciò che viene somministrato al corpo per la rigenerazione e il rafforzamento funziona doppiamente; sono giorni giusti anche per i massaggi rigenerativi e rinforzanti. La biancheria, con la stessa quantità di detersivo, non si pulisce come in luna calante. In luna crescente e luna piena nascono più bambini.
La terra si comporta al contrario: tutto fluisce, cresce, prolifica; i succhi risalgono, predomina la crescita in superficie. Per questo, le piante e verdure che crescono in superficie vanno piantate o seminate in luna crescente, con l’eccezione delle verdure a foglia (insalate, spinaci, cavolo bianco e rosso) che vanno piantate in calante. Sono i giorni giusti per rinvasare e trapiantare, innestare alberi da frutto.
Lo stesso tipo di energie della luna crescente si ritrovano nella fase che segue le mestruazioni: l’energia è più dinamica, è creativa, si è sessualmente più disposti, ci si sente più attraenti.

 

Luna piena

 La luna si trova dietro la terra; uomini, animali, piante percepiscono chiaramente una forza che corrisponde al cambiamento di direzione degli impulsi della luna da crescente a calante. Questa fase è un momento di massima potenzialità dell’energia vitale.
I sonnambuli si muovono nel sonno, le ferite sanguinano di più, si registra un aumento di incidenti e violenza, nascono più bambini. In giardino, le erbe medicinali colte in luna piena sprigionano maggiori forze, gli alberi ora potati potrebbero morire, la concimazione è più efficace.
Lo stesso tipo di energie della luna piena si ritrova nella fase dell’ovulazione: fertilità, pienezza di energia sia fisica che
emotiva.

 

Luna calante

 Questa fase è un momento di consolidamento, bisogna lasciarsi alle spalle quanto acquisito per avanzare; è un buon periodo per rompere le relazioni e i contratti d’affari, disintossicarsi e depurarsi. Il corpo dispensa energia; si tende a non ingrassare anche se si mangia di più, le operazioni riescono meglio, le faccende di casa pure, in particolare quelle che hanno a che fare con il pulire, il lavare, lo sciacquare. E’ il momento giusto per dipingere e laccare (i colori si asciugano meglio), nonché per effettuare tagli ritardanti dei capelli (compresa la depilazione) e per i massaggi rilassanti e disintossicanti.
Al contrario, nel mondo vegetale i succhi si ritirano verso la radice, la terra è più ricettiva: per questo vanno piantate o seminate in luna calante le verdure che crescono sotto terra. Sono i giorni giusti per effettuare i trattamenti contro i parassiti e contro le erbacce; anche le potature sono favorite; se una pianta o albero non cresce più o è malato, in luna calante si taglia la cima (meglio se verso la luna nuova). Le verdure a foglia (insalate, spinaci, cavolo bianco e rosso) vanno piantate in questa fase.
Lo stesso tipo di energie della luna calante si ritrovano nella fase che segue l’ovulazione, in cui l’ovulo è stato rilasciato ma non fecondato; è un fase caratterizzata da un enorme rilascio di energia all’interno di sé, che se non viene positivamente incanalata può anche sfociare in una crescente irrequietezza, distruttività, rabbia e frustrazione.

Abbiamo associato le energie delle 4 fasi del ciclo lunare alle energie che caratterizzano le 4 fasi del ciclo mestruale: i 2 cicli possono essere:
- allineati, quando cioè la mestruazione avviene in luna nuova. In questo caso l’influenza lunare è analoga a quella del ciclo mestruale, quindi durante tutto il ciclo si ha un effetto di amplificazione: massima fertilità, massima vulnerabilità, massima introspezione
- in opposizione, quando cioè la mestruazione avviene in luna piena. In questo caso l’influenza lunare è di tipo opposto rispetto alle energie del ciclo mestruale, quindi durante tutto il ciclo si ha un effetto di compensazione (equilibrio) oppure di contrasto (instabilità emotiva elevata).

 
 
 

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