Alessandro Fantini
Il Blog dell'artista multimedianico Alessandro Fantini
Post n°121 pubblicato il 02 Ottobre 2015 da afantini
AB URBE INCOGNITA - LE CITTA' DELLA MENTE NASCOSTA Tra il 2009 e il 2014 ho diretto tre film indipendenti in tre diverse città del mondo, "Nepente" girato a Roma, "EDOnism" a Tokyo e "New York, a venture" a New York, i quali avrebbero in seguito formato quella che ho chiamato la trilogia de "Le Città della Mente Nascosta". Una volta rientrato in Italia ho pensato di presentare la trilogia e il processo creativo direttamente e indirettamente legato alla sua realizzazione in una forma del tutto speciale. Dopo alcune ricerche effettuate a Roma ho trovato nella Galleria "Smac Segni Mutanti", situata a pochi passi dal Museo Macro Testaccio, gli ambienti ideali sia per proiettare i film che per esporre le opere pittoriche, grafiche e audiovisive che ne hanno accompagnato la produzione. Dal momento che la macchina organizzativa e il trasporto delle opere ha i suoi inevitabili costi, il vostro sostegno e la vostra "sponsorizzazione" saranno determinanti nel far sì che questo peculiare progetto non resti tale. Questo non intende essere infatti solo una classica personale o un evento multimediale, ma il tentativo di evocare nel modo più fedele possibile le città invisibili fondate dalle nostre menti e popolate dalle nostre paure, sogni e desideri più ineffabili. Sarà inoltre l'opportunità per sperimentare per la prima volta nella sua interezza "sensoriale" il "regno multimedianico" di AFAN. Trovate maggiori dettagli nella pagina del progetto: https://www.gofundme.com/aburbeincognita
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Post n°120 pubblicato il 12 Settembre 2015 da afantini
La capacità di sfruttare al momento giusto le nuove opportunità offerte dal web sta diventando oggigiorno il vero fattore di discrimine tra la rassegnazione ad un’ordine gattopardesco e l’ambizione ad essere artefici del proprio destino. Un concetto ben chiaro (anche troppo) ad una neolaureata italiana appassionata di produzione cinematografica che, stando ad un articolo on line, invece di dilapidare altro tempo e denaro in stage, corsi, o nella ricerca dell’ “eminenza grigia” in grado d’infilarla nella troupe di una delle tante fictions che impestano i palinsesti nostrani, ha pensato bene di bypassare l’asfittico sistema italico inoltrando richiesta di ammissione ad un corso di film producing tenuto da una prestigiosa università statunitense. Al momento di ricevere l’email che si complimentava con lei per essere finita tra i 24 selezionati, la ragazza, che per mantenersi lavora al bar di un cinema multisala, non si è persa d’animo di fronte agli 87.000 dollari di retta del primo dei tre anni di corso, e ha così deciso di avviare una campagna di crowdfunding on line che in 3 mesi ne ha raccolti 79.000, versati da oscuri benefattori residenti nei quattro continenti (forse patologicamente ansiosi di disfarsi di ingenti somme di denaro regalandole al primo studente bisognoso in cui incappano sul web). I soldi mancanti verranno coperti da una borsa di studio elargita dall’università.
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Post n°119 pubblicato il 30 Giugno 2015 da afantini
Alessandro Fantini
Non è Carnevale ad Alcandia, eppure da tempo nel cielo della città volteggiano strani coriandoli dei quali nessuno sembra conoscere l’origine o gli effetti sulla salute della popolazione, condannata ad un sorte tutt’altro che festosa. Ne è ignara Smirna, la giovane prostituta di Trebilo che ad Alcandia trascorre una vita votata al lusso e alla dissolutezza più estremi dopo essere diventata la favorita dell’illustre professor Avilo, che la manipola per facilitare la sua scalata al potere nella gerarchia dell'università Tamerlani. Ne è inconsapevole Bastiano, che dopo il divorzio e la perdita del lavoro lascia la città per vivere da eremita in una baracca sulle sponde del fiume Granso, nelle cui acque cominciano presto a pullulare cadaveri senza volto. Ne sono all’oscuro Gregorio e Teresa, due periti chimici che, nel tentativo di fermare le emissioni dell’industria di vernici Painteri, vedranno le loro strade separarsi e riunirsi all’insegna di un mistero dalle proporzioni sempre più sovrumane destinato a crescere dentro e oltre la città, rubando spazio a sentimenti e speranze, fino a consumare la nozione stessa di “umanità”. Al culmine di un impietoso crescendo di corruzione e mutazione di corpi e anime, solo un ultimo superstite troverà il modo di seguire la rotta che lo porterà a rivedere il mare nell’alba dell’estuario.
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Post n°118 pubblicato il 01 Maggio 2015 da afantini
Tag: afan, Alessandro, Fantini, il caccialibro, Letteratura, libro, Murakami, narrativa, norwegian, repubblica, romanzo, rubrica, wood
AFAN Alessandro Fantini e Haruki Murakami Lo scrittore cult giapponese tra Lynch e Bunuel Alessandro Fantini parla del suo rapporto con lo scrittore Haruki Murakami, autore di "Norwegian wood", romanzo scritto nel 1987 tra Mikonos, Roma, Sicilia e Atene, e letto durante un viaggio d'ottobre a Firenze dove la vicenda di iniziazione alla vita adulta del protagonista Toru passa attraverso la morte, carnale e melanconica come quella della michelangiolesca Notte nel monumento funebre di Giuliano di Lorenzo de Medici. http://video.repubblica.it/rubriche/caccialibro/reptv-news-caccialibro-quello-scrittore-giapponese-cosi-carnale-tra-lynch-e-bu-ntildeuel/199478/198527
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Post n°117 pubblicato il 13 Aprile 2015 da afantini
AMLETO' - La favola "steampunk" dell'incomprensione secondo Sepe In scena al Teatro La Comunità di Roma da giovedì a domenica 19 Aprile È un Amleto collodiano e colloidale sospeso tra la grazia diafana di un Marcel Marceau e la metallica melanconia del soldatino di stagno di Andersen, quello che Giancarlo Sepe fa contorcere, strisciare e boccheggiare negli interni brumosi del parigino Hôtel du Nord, dove la celebre famiglia di Elsinore si trasferisce, trapiantando il tragico viluppo di brame di potere e amore, follie autentiche e simulate, pulsioni incestuose e suicide, in un frenetico limbo coltivato con l’humus filmico di Marcel Carnè nella zolla teatrale di Jean Cocteau. L’innesto si rivela decisivo e dirompente sin dalla prima lunga afasica “ouverture”, dove il “teatro off” compie la sua metamorfosi in teatro “pop up”, dichiarando al pubblico la sua vocazione di morbosa favola alla “nouvelle vague” grand-guignolesca, nella quale i personaggi germogliano come anaglifi viventi di un gioco olografico dalla scacchiera del palco, presentando il proprio nome sul recto e la propria indole sul verso di insegne da gotico “tableau vivant”. Ben presto ci si ritrova scaraventati in una fantasmagoria di sapore “steampunk” memore dell’“Industrial Symphony” di Lynch, dove i personaggi si animano in stop-motion in una sequenza di Švankmajer, posseduti da un coreografico raptus venato di furore bellico-erotico, su cui domina l’incedere marziale di un Re Amleto titanico e steroideo che varca la caligine d’artiglieria della guerra al ritmo di un videoclip di Tarsem Singh sulle note minacciose della “Danza dei cavalieri” di Prokofiev. E quando, dopo il lungo preludio eidetico intessuto da partiture di gesti e movenze musicate e musicanti, in cui i primi fonemi di Amleto sono vagiti lanciati da una carrozzina, i personaggi si stabiliscono a Parigi e cominciano a vocalizzare un pastiche franco-italico pseudo-infantile, l’ Hôtel du Nord si presenta come una convulsa lanterna magica disseminata di cappi, macchinari e confessionali dai chiaroscuri postribolari, nel quale destrutturare e ricodificare continuamente il testo d’origine nella sintassi ipnagogica di un teatro delle bambole “Bunraku”. L’Hotel si fa condizione dell’essere fuori del Tempo per meglio rappresentare e riverberare quel ritornante Tempo umano della Storia rintoccato dagli equivoci e le incomprensioni generatori di guerre, omicidi e orge di potere. Così le scene si susseguono come stazioni lisergiche di una profana via Crucis tracciata nell’emulsione sonora delle musiche di Ravel, Aznavour, Faurè: gli orrori nazisti al tempo del governo di Vichy si alternano alle evocazioni della presa della Bastiglia, a decadenti baccanali di famiglia allietati dall’entraineuse Ofelia e una lasciva regina Gertrude reminiscente della Rampling di “Portiere di Notte”, ai puerili battibecchi tra Laerte e Amleto alle incursioni di Rosencrantz e Guildenstern paludati come sicari nazisti di un action movie, all’omicidio del re per mano di Claudio che tramuta il primo in un tragicomico “revenant” velato, e il secondo in una sorta di gangster da film hard boiled. Di icone dissacranti e dissacrate è disseminato questo fosfenico “itinerarium mentis in ego”, viaggio nella psiche bizzosa e acerba di un Amleto-Peter Pan incapace di staccarsi dal “volto santo” paterno così come dall’eden uterino del ventre materno, riluttante ad entrare nell’età adulta delle decisioni e dei sentimenti anche quando, di fronte al suicido di Ofelia alla quale non è riuscito ad unirsi nemmeno nella morte, suo unico bambinesco cruccio resta quello di stabilire in quale punto del canale Saint-Martin sia morta. Ma è proprio nella spastica agonia anfibia di Ofelia che, come una creatura sirenide impigliata all’amo invisibile degli inferi, si dibatte e rotola nelle vaschette d’acqua poste ai bordi del palco, che si compie quella rottura della quarta parete, imene meta-teatrale squarciato dagli schizzi rivolti al pubblico mesmerizzato dal caleidoscopio di allegorie sceniche stratificate tra finzione, citazione, storia e satira sociale. Collirio epifanico offerto per lubrificare quegli occhi ormai privi di palpebra spalancati di fronte all’ultima immagine di Amleto che, silhouette in una composizione da espressionismo tedesco, procede verso la luce oltretombale dove i suoi “parenti terribili”, burattinesche “figurae” dell’animo umano, lo attendono nell’oblio che avvolge la Storia da cui tutti sono emersi per tornare “a dormire, morire, o forse sognare…” Alessandro Fantini ha assistito allo spettacolo del 9 Aprile presso il Teatro La Comunità. Foto di Alessandro Fantini. |
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BIBLIOGRAPHY
-Terzo Testamento (2008) Lulu.com
- AMORGUE Racconti dal Profondo Eros (2008) Lulu.com
-The Sinovial Gaze - The Art of Alessandro Fantini (2008) Lulu.com
-Il Varco Semilunare (2008) Lulu.com
-Endometria Il Seme della Carne (2007) Liberodiscrivere
-Precambriano con vista sul mare (2009) Lulu.com
- Cavalli marini sotto sclerotica (2009) Lulu.com
-Sylphie, Storie di Deliri, Delizie e Deiezioni (2010) Lulu.com
- Presque vu - Atlas of Untold (2011) Blurb
- Endometria, seconda edizione (2012) Lulu.com
- Anno d'Inverno (2012) Lulu.com
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