Il dolore da endometriosi è spesso un dolore cronico con il quale bisogna convivere.
Che cosa è il dolore?
Secondo l’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP),
il dolore è “una sgradevole esperienza sensoriale ed emotiva,
associata ad un effettivo o potenziale danno tissutale o comunque
descritta come tale.
Il dolore è sempre un'esperienza soggettiva.
Ogni individuo apprende il significato di tale parola attraverso
le esperienze correlate ad una lesione durante i primi anni di vita.
Sicuramente si accompagna ad una componente somatica,
ma ha anche carattere spiacevole, e perciò,ad una carica emozionale".
Il dolore può essere acuto o cronico.
Il dolore acuto è una risposta ad un danno o ad una lesione di una parte
del corpo, che tende a terminare una volta guarita la patologia che lo
ha causato.
E’ un tipo di dolore che ci mette in guardia sulle
condizioni del nostro corpo o sull’esistenza nell’ambiente che ci
circonda di stimoli che potrebbero essere nocivi per la nostra salute.
Il dolore cronico invece è un dolore che dura da almeno sei mesi e/o che
tende a persistere anche dopo l’eventuale guarigione dalla patologia
che lo ha originato...
Il dolore cronico si trasforma quasi sempre
in una vera e propria malattia invalidante, che coinvolge la persona
dal punto di vista emotivo, cognitivo e sociale
Insomma, la convivenza di una persona col proprio dolore cronico
influenza ogni aspetto della sua vita e lo condiziona pesantemente.
E’pur vero che la cosiddetta “soglia del dolore” ovvero la quantità,
il livello di dolore che ognuno di noi riesce a
sopportare può variare da individuo ad individuo ed è influenzato da
diversi fattori, ma quando si sta male esistiamo solo noi
e il nostro dolore.
Avete mai pensato a quante volte abbiamo rinunciato ad uscire
con quel gruppo di amici che ci fa divertire tanto perché siamo
letteralmente piegate in due dai dolori?
E quella volta che abbiamo detto di no all’invito di
quell’uomo galante perché le ovaie quella sera, proprio quella,
avevano deciso di farci sentire prepotentemente che esistono anche loro?
Allora…lo vogliamo inquadrare questo dolore? Vogliamo incasellarlo?
L’essere umano ha bisogno di “incasellare” per affrontare meglio
gli eventi che lo vedono protagonista.
Per misurare e definire il dolore e soprattutto la sua gravità esistono
le cosiddette “SCALE DEL DOLORE”.
La prima scala del dolore che vi presento è la
“SCALA DEL DOLORE DI ANDREA MANKOSKI” e viene utilizzata per
definire il dolore in generale,ovvero non è specifica per l’endometriosi.
SCALA DEL DOLORE DI ANDREA MANKOSKI
0 | Nessun dolore | Nessun analgesico |
1 | Disturbo molto lieve con fitte sporadiche di lieve intensità | Nessun analgesico |
2 | Disturbo lieve con fitte sporadiche di forte intensità | Nessun analgesico |
3 | Il dolore è fastidioso e disturba la tua capacità di concentrazione | Gli analgesici lievi sono efficaci (aspirina, ibuprofene) |
4 | Il dolore può essere ignorato solo se sei molto concentrata in un’attività | Gli analgesici lievi sono efficaci per sollevare il dolore per 3-4 ore |
5 | Il dolore non può essere ignorato per più di 30 minuti | Gli analgesici lievi riducono il dolore per 3-4 ore |
6 | Il dolore non può essere ignorato ma non impedisce di lavorare o fare altre attività sociali | Gli analgesici più forti sono efficaci per ridurre il dolore per 3-4 ore (codeina, tramadolo)
|
7 | Il dolore rende difficile concentrarsi e dormire. Riesci comunque a fare qualche attività ma con fatica. | Gli analgesici più forti sono poco efficaci e bisogna ricorrere ad analgesici molto forti ( morfina, ossicodone)
|
8 | Il
dolore rende molto difficile svolgere qualsiasi attività fisica: riesci
a leggere e a parlare con fatica. Nausea e capogiri si aggiungono al
dolore. | Gli analgesici più forti sono molto poco efficaci mentre gli analgesici molto forti sono efficaci per 3-4 ore |
9 | Il dolore rende impossibile parlare. Gemi o urli quasi in delirio | Gli analgesici molto forti sono poco efficaci |
10 | Perdita di coscienza. Il dolore provoca svenimento. | Gli analgesici molto forti sono poco efficaci |
Traduzione a cura dell’Associazione Italiana Endometriosi Onlus
Copyright © 1995, 1996, 1997 Andrea Mankoski. All rights reserved.
Right to copy with attribution freely granted.
"I devised this pain scale to help me
describe the subjective experience
of pain in more concrete terms to my doctors
and family.Please feel free to use it and
distribute it with attribution."
Nei prossimi giorni vi illustrerò una scala del dolore specifica per l'endometriosi...interessantissima !!!
Buona giornata da
C H I C C A
Inviato da: tecaldi
il 27/01/2016 alle 13:46
Inviato da: Vale
il 27/05/2014 alle 02:08
Inviato da: mariangela8
il 19/02/2014 alle 10:11
Inviato da: chiaracarboni90
il 08/04/2011 alle 11:00
Inviato da: carla
il 12/12/2010 alle 02:52