L'ARALDO MILLENIALE

M.C.R.L STUDENTI DELLA BIBBIA

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

 

« IL SEGNO DI CAINOPROFESSIONE DI FEDE »

LA TERRÀ RESTAURATA

Post n°251 pubblicato il 02 Febbraio 2021 da sergiopaolo.65

LA TERRA RESTAURATA

 

«Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricorderà più delle cose di prima; esse non torneranno più in memoria» Isaia 65:17-25;66:1-24)

Un giorno, un ragazzino di dodici anni, che aveva letto un libro di astronomia, si rifiutò di andare a scuola. La madre lo fece visitare dal medico di famiglia, il quale gli domandò: «Billy, qual è il problema? Perché non vuoi più studiare e andare a scuola?». «Perché ho letto che un giorno il sole brucerà tutto e la vita sulla terra finirà. Non vedo perché debba impegnarmi in qualsiasi cosa se alla fine tutto sarà distrutto». La madre ebbe una reazione isterica e urlò: «Non è un tuo problema, non è affar tuo!».Il medico sorrise e disse: «Billy, non devi preoccuparti, perché quando ciò avverrà saremo tutti morti da tempo».Questa è solo una parte del problema, naturalmente: alla fine, in un modo o nell'altro, tutti moriremo. Fortunatamente la nostra esistenza non si concluderà con la morte, al contrario: ci è stata offerta la vita, quella eterna, in un mondo ricreato.Dio promette un nuovo creato: «Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricorderà più delle cose di prima; esse non torneranno più in memoria» (Is 65:17). In questa straordinaria profezia il Signore promette di creare «Gerusalemme per il gaudio, e il suo popolo per la gioia» (v. 18). Nella città non si udranno più pianti (v. 19) e i suoi abitanti saranno longevi (v. 20). Potranno godere i frutti del loro lavoro e non vedranno i figli morire all'improvviso (vv. 21-23). Dio risponderà loro ancora prima di essere invocato (v. 24).Siamo di fronte alla descrizione di un'esistenza lunga e tranquilla in un regno di pace e sicurezza. Ma anche se gli uomini vivranno più a lungo, la gente continuerà a morire. Dov'è la trasformazione radicale della natura che ci aspettiamo con la creazione di nuovi cieli e di una nuova terra? Ce lo dice questo versetto: «"Il lupo e l'agnello pascoleranno assieme, il leone mangerà il foraggio come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo", dice il Signore» (v. 25). Perché un animale carnivoro come il leone diventi erbivoro ci vuole ben altro di un corso di cucina naturale. Serve una nuova creazione in grado di riportare il mondo alla sua condizione ideale, quella presente nell'Eden prima che il peccato introducesse la morte.In Isaia 65 il Signore presenta la creazione di nuovi cieli e di una nuova terra come parte di un processo, una serie di fasi che iniziano dalla ri-creazione di Gerusalemme. Facciamo un confronto con Isaia 11, nel quale si legge che il Messia porterà la giustizia (11:1-5), cui seguirà la pace sul «monte sacro» di Dio; le immagini utilizzate in questo capitolo sono simili a quelle che ritroviamo in Isaia 65: «Il lupo abiterà con l'agnello... il leone mangerà il foraggio come il bue» (vv. 6-7). Nonostante il «monte sacro» di Dio coincida con il monte Sion a Gerusalemme, si tratta solo di un segno precursore, un simbolo di ciò che Dio promette di compiere definitivamente in un mondo nuovo, insieme al suo popolo redento.Il Signore, attraverso il profeta, rinnova il suo appello e il monito che permea l'intero libro: Dio salverà e ripristinerà l'umile, il quale trema di fronte alla sua parola (66:2-5). Come in Isaia 40:1, egli lo consolerà (66:13), ma distruggerà chi gli si ribella contro, come gli ipocriti dei riti, dei quali egli rigetta le offerte (vv. 3-4; cfr. Is 1:10-15), e contro quelli che odiano e disprezzano i suoi fedeli (66:5). In questo elenco entrano anche coloro che praticano abominazioni pagane (v. 17), come quelle in uso presso il tempio di Gerusalemme (Ezechiele 8:7-12).Dopo avere annientato i suoi nemici (vv. 14-17) Dio rivela la propria gloria, affinché diventi una calamita capace di attrarre le persone a Gerusalemme (cfr. Is 2:2-4). Egli stabilisce un «segno» fra loro, che qui non viene specificato, ma che evidentemente si riferisce all'ultimo segno citato da Isaia: Dio dona al suo popolo gioia e pace e ristabilisce la loro terra (55:12-13). Quando rivelerà la sua gloria, ristabilendo il suo popolo dopo la distruzione, sarà il segno della sua grazia ripristinata, come lo fu l'arcobaleno per Noè alla fine del diluvio (Genesi 9:13-17).Dio manda coloro che sono scampati alla sua distruzione fino alle estremità della terra, per arrivare da persone che non sanno niente di lui; «essi proclameranno la mia gloria tra le nazioni» (v. 19). Siamo di fronte a una delle più chiare affermazioni presenti nell'Antico Testamento sul tema dell'opera di evangelizzazione. In altre parole, non solo i popoli si recheranno nella nazione ebraica, ma alcuni Ebrei andranno verso altri popoli per presentare loro il vero Dio; un paradigma esplicito nel Nuovo Testamento. Sebbene ci fossero dei missionari ebrei al tempo di Cristo (Matteo 23:15) la chiesa primitiva ha annunciato il messaggio del vangelo in modo rapido e su scala più ampia (Colossesi1:23).Come gli Israeliti portavano al tempio le offerte dei prodotti della terra per il Signore, così i suoi missionari li porteranno direttamente a lui: «ricondurranno tutti i vostri fratelli, da tutte le nazioni» (Isaia 66:20). Se i prodotti della terra rappresentavano offerte a Dio non derivanti da un omicidio, i convertiti condotti a lui diventano «sacrifici viventi» (cfr. Romani  12:1). L'idea che delle persone possano essere presentate a Dio come un'offerta, è paragonabile alla consacrazione dei leviti «come offerta agitata davanti al Signore da parte dei figli d'Israele ed essi faranno il servizio del Signore» (Numeti 8:11).Nel versetto 21, il pronome «loro» si riferisce a «tutti i vostri fratelli, da tutte le nazioni» del versetto precedente. Si parla degli stranieri, alcuni dei quali sarebbero stati scelti da Dio per presenziare all'adorazione insieme a sacerdoti e Leviti. Un cambiamento rivoluzionario! In precedenza, il Signore aveva autorizzato solo i discendenti di Aaronne a officiare come sacerdoti e solo i membri della tribù di Levi per assisterli. Gli stranieri non potevano diventare letteralmente discendenti di Aaronne e Levi, ma il Signore autorizza alcuni di loro a servire in quei ruoli fino a quel momento preclusi addirittura alla maggior parte degli Ebrei.Gli Israeliti erano «un regno di sacerdoti, una nazione santa» (Es 19:6), con speciali sacerdoti che li rappresentavano come adoratori. Nel futuro, lo stesso ruolo sarà possibile anche agli stranieri (Is 66:21).
Quale effetto avrebbe avuto questo cambiamento sulla rinnovata comunità di fede? Matteo 28:19; Atti 26:20; Galati 3:28; Colossesi 3:11; 1 Timoteo 3:16Nel nuovo mondo ordinato da Dio, non solo gli stranieri potranno unirsi al suo popolo, ma saranno collaboratori alla pari con gli Ebrei, all'interno di una comunità di fede, diventata un «sacerdozio regale». Quindi, in futuro non ci sarà più la distinzione tra Ebrei e altre nazioni.Paolo, il missionario delle genti, proclamò: «Non c'è qui né Giudeo né Greco perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d'Abraamo, eredi secondo la promessa» (Galati  3:28-29). Diventare eredi della promessa, quindi «sacerdozio regale», non era un mandato a eleggere un elitarismo compiaciuto, bensì l'incarico di unirsi agli Ebrei per annunciare «le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa» (1 P 2:9; cfr. Isaia 66:19).Il riconoscimento delle altre genti non autorizzava gli Ebrei a considerare Dio ingiusto, perché ha dato anche a loro la stessa ricompensa. Né invitava gli stranieri a disprezzare gli Ebrei, come facevano talvolta i primi operai assunti nella giornata nei confronti di quelli assunti più tardi (Matteo 20:1-16), perché a loro sono state «affidate le rivelazioni di Dio» (Romani 3:2). Paolo scrive agli stranieri: «Se alcuni rami sono stati troncati, mentre tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto e sei diventato partecipe della radice e della linfa dell'olivo, non insuperbirti contro i rami; ma, se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te» (11:17-18).Isaia 66:22 è una delle promesse più straordinarie. Leggiamola attentamente. Nei nuovi cieli e nella nuova terra la nostra discendenza e il nostro nome dureranno per sempre. Basta rimozioni, tagli, innesti, sradicamenti o estirpazioni. Qui abbiamo una promessa di vita eterna in un mondo rinnovato, privo di peccato, di morte e di dolore, nuovi cieli e nuova terra, il compimento assoluto e definitivo della fede cristiana, l'attuazione di quello che Cristo ha ottenuto per noi alla croce.Ci sono più modi per comprendere questo testo. Un approccio possibile è il seguente: Dio ha creato il sabato prima che stabilisse il sistema dei sacrifici (Genesi 2:2-3). Così il sabato, sebbene fosse onorato dal sistema rituale, non dipende da esso, e può proseguire ininterrottamente lungo il periodo della restaurazione fino alla nuova terra. Non c'è indicazione biblica che spieghi come il novilunio facesse parte dei giorni di adorazione del servizio sacrificale. Ma forse saranno dei giorni speciali nella nuova terra (non necessariamente connessi al riposo settimanale), collegati al ciclo mensile dell'albero della vita (Rivelazione 22:2). Quale che sia il significato specifico di Isaia 66:23, il punto cruciale è che il popolo di Dio lo adorerà per tutta l'eternità.Come monito esplicito alle persone del suo tempo, Isaia condensa il contrasto tra i fedeli sopravvissuti alla distruzione di Babilonia e i ribelli che saranno distrutti. Non si tratta di un tormento eterno: i ribelli sono morti, consumati dal fuoco, una distruzione che non si estingue finché l'opera della ricostruzione di Gerusalemme non avrà inizio.L'avvertimento di Isaia punta dritto al compimento definitivo profetizzato dal libro dell'Apocalisse: la distruzione dei peccatori, di Satana e della morte in un lago di fuoco (Rivelazione 20), in seguito alla quale ci saranno «nuovi cieli e nuova terra», una santa e «nuova Gerusalemme» dove non ci saranno né pianto né dolore, «perché le cose di prima sono passate» (Rivelazione 21:1-4; cfr. Is 65:17-19); un'esistenza nuova e la vita eterna per tutti quelli che sono stati salvati.«A mano a mano che trascorreranno gli anni dell'eternità, vi saranno sempre più grandi e più gloriose rivelazioni di Dio e di Cristo. Poiché la conoscenza è progressiva, aumenteranno anche l'amore, il rispetto e la felicità. Più gli uomini conosceranno Dio, più essi ammireranno il suo carattere. Mentre Gesù dischiuderà agli eletti le ricchezze della redenzione e i meravigliosi risultati conseguiti nella grande lotta contro Satana, i cuori dei redenti palpiteranno di un amore più intenso, e con gioia faranno vibrare le loro arpe d'oro, mentre milioni di voci si leveranno in un coro di lode: "E tutte le creature che sono nel cielo e sulla terra e sotto la terra e sul mare e tutte le cose che sono in essi, le udii che dicevano: A colui che siede sul trono e all'Agnello siano la benedizione e l'onore e la gloria e l'imperio, nei secoli dei secoli" (Rivelazione 5:13). Il grande conflitto è finito. Il peccato e i peccatori non esistono più. L'intero universo è purificato. Tutto il creato palpita di armonia e di gioia. Da colui che ha creato tutte le cose fluiscono la vita, la luce e la gioia che inondano lo spazio infinito. Dall'atomo più impercettibile al più grande dei mondi, tutte le cose, quelle animate e quelle inanimate, nella loro bellezza e nella loro perfezione, dichiarano con gioia che Dio è Amore» - 
Prof:Paolo Palmieri
studentidellabibbia@libero.it/
STUDENTI DELLA BIBBIA Viale delle Colline 28 SALERNO 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: sergiopaolo.65
Data di creazione: 14/09/2014
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

vincenzoabbate1952cbellusci2015aldopamcapassocamillo62onil85sergiopaolo.65jannarahdamon44chiballacalgraficanapoligichelstiven123sandri75mic.arltEChakhtoura
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963