European Front Line
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Post n°43 pubblicato il 26 Aprile 2009 da blujocker0ne
In questi giorni di aprile di sessantaquattro anni fa ci fu la Resistenza, ci fu davvero. Era iniziata anche prima, dai tetti di Roma, di Firenze, di Reggio Emilia da cui gli italiani spararono sull'invasore. Era continuata sulla linea gotica, dopo essere stata sacralizzata dal sacrificio dei giovani volontari a Nettuno. Proseguì dopo che le armate che portavano lo strapotere della banca, della mafia, del crimine organizzato in Europa e nelle antiche colonie europee, forti del 71% della produzione industriale mondiale, ebbero sfondato la strenua difesa spartiata. Continuarono a resistere, in particolare a Torino dove le camicie nere di Giuseppe Solaro, colui che aveva scritto “i ribelli siamo noi” tennero la città ancora per giorni prima di essere stroncati in un bagno di sangue. La morte se l'aspettavano; ci si erano fidanzati, come cantavano da tempo ed erano disposti a “morire tutti crocefissi per riscattare un'ora di viltà”. La Resistenza continuava anche più su, nel cuore dell'Europa dove volontari di varie nazioni si strinsero nell'ultimo quadrato e dove un pugno di francesi della Charlemagne, guidati da Henri Fenet riuscirono a inchiodare i russi fino al 2 maggio. Gabriele Adinolfi www.noreporter.org |
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