di Rita Pennarola [ 07/01/2010]
 Cio' che francamente ripugna, dopo aver letto la classifica 2009 del Corecom Campania resa nota nelle scorse settimane, e' la assoluta certezza che nessuno dei membri di quell'organismo istituzionale, a cominciare dal presidente Gianni Festa, coltiva la sana abitudine di fare ogni tanto un giro di zapping fra le 54 emittenti che si spartiranno, fra pochi giorni, la bellezza di 14 e passa milioni di euro in danaro pubblico. Meglio, insomma, applicarsi come altrettanti contabili - nella migliore delle ipotesi - a sommare fatturati, piuttosto che andare a verificare con i propri occhi se quelle tv trasmettono davvero. Per le poche che lo fanno, comunque, e' preferibile - stavolta condividiamo - non soffermarsi a guardare nemmeno per un istante le atrocita' neomelodiche inneggianti esplicitamente alla camorra che mandano regolamente in onda (il gingle delle feste, dopo il celebre ‘Nu Latitante, e' stato quest'anno l'ancor piu' edificante ‘O capoclan). E' chiaro che il nostro discorso non si riferisce ad ammiraglie come Canale 9, Canale 21, Televomero o Telecapri: aziende vere, sulla cui produzione televisiva si puo' discutere, ma non certo mettendone in dubbio l'esistenza. E tutto il resto? Dove sono e, se ci sono, cosa fanno dal mattino alla sera le altre circa 50 emittenti da noi profumatamente pagate? Se lo sono mai domandati i signori e signorini del Corecom Campania? Oppure, a un anno di distanza dal loro insediamento, sono ancora troppo impegnati a rendere omaggi in favore dei rispettivi sponsor (massoni compresi) che li hanno catapultati li' senza alcun merito o qualifica? |
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Inviato da: unicaintrigante
il 10/04/2010 alle 21:26
Inviato da: unicaintrigante
il 25/03/2010 alle 18:33
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il 07/03/2010 alle 20:24
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il 07/03/2010 alle 19:10
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