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Questa notte
Post n°7 pubblicato il 23 Novembre 2010 da SognoBuio
E' entrato nella stanza mentre io sono ancora in bagno. Ho preferito arrivare prima per farmi una doccia, non è molto carino presentarsi alle persone dopo una giornata di lavoro e senza nemmeno essersi rinfrescati. In camera c'è qualche candela che ho portato da casa per creare un pò di ambiente. Mi fermo ad osservare dalla porta del bagno che è in fessura. Li sta guardando in giro, la stanza... il letto.. la mia borsa appoggiata al comodino.. le mie scarpe lasciate vicino alla porta del bagno. Di persona è più o meno come in foto, forse ci ha messo su un paio di chili. Prendo fiato e mi decido ad entrare nella stanza, con il battito accelerato, schiarendo la gola accenno ad un saluto. Sorride e appoggia la valigetta per terra. Il sorriso è caldo, rispecchia la voce: pacata e sicura. Viene verso di me mentre mi racconta del traffico incontrato per arrivare. L'idea dell'albergo è stata mia, ho pensato che stare in macchina non fosse molto sicuro, oltre che comodo, poi visto che ci incontriamo per un motivo.. tanto vale arrivare subito al punto ed eventualmente lasciare il contorno di cena e caffè alla fine. Siamo ancora in piedi, mentre ci scambiamo qualche battuta di convenienza , appoggia una mano alla mia nuca ed avvicina la sua bocca alla mia. Schiudo le labbra e lasciandomi sfuggire un sospiro mi accorgo che le gambe iniziano a cedere e mi appoggio con il peso del mio corpo al suo. La sua lingua inizia a segnare dei cerchi attorno alla mia, prima lentamente poi sempre più con forza. Le mani si muovono sfiorando i corpi.. la schiena, le braccia.. Mi accorgo di essere in punta di piedi per poter arrivare meglio al suo volto, alle sue labbra che ora vorrei mangiare, mordere, inglobare alle mie. In questo vortice si è tolto la giacca e le scarpe, la camicia è semi aperta, si intravedere la peluria del petto. Sto di nuovo ansimando e dalla gola mi esce un leggero mugolio, lui ha infilato una mano sotto la camicia e sta sfiorandomi il seno da sopra l'intimo. Mi dico di stare calma e respirare è necessario riprendere il controllo di me stessa e della situazione, anche se in questo momento mi verrebbe da lasciarmi andare distesa sul letto e far fare a lui quello che vuole. Non questa volta, non la prima volta, oggi ho bisogno di essere io a dirigere il gioco. Dolcemente mi stacco da lui, prendendolo per mano gli indico il letto, si siede mentre io spengo la luce, lasciando solo quella delle candele accese. Da casa mi sono portata alcune cose che estraggo dalla borsa mentre lui osserva divertito. Vuole parlarmi, forse chiedere cosa sto per fare, gli faccio cenno di restare in silenzio e lo bendo, lui resta immobile lasciandomi fare. Dopo gli prendo le braccia, le allungo sopra il suo collo e stringo i polsi nelle manette per poi sbendarlo. Lui è lì, semi sdraiato sul letto con la camicia aperta e i polsi legati sopra la sua testa. Mi sorride mentre lo svesto degli indumenti di sotto, siamo così vicini che sento il suo respiro , alzo lo sguardo e lo bacio, forte, sento i suoi denti sbattere contro i miei ma non importa. Mi alzo in piedi, accanto al letto, io sono ancora completamente vestita quindi inizio a togliermi gli indumenti, resto solo in reggiseno e slip. Salgo sul letto a cavalcioni sulle sue gambe e davanti a lui mi tolgo il reggiseno, invitandolo a me. Mi annusa, strofinando la sua guancia sui miei seni, la barba non è fatta quindi ogni volta che striscia sul seno mi lascia un segno rosso. Poi inizia a giocare con un capezzolo, mordicchiandolo tra i denti e succhiandolo. Mi giro,dandogli la schiena e sempre a cavalcioni su di lui mi sfilo gli slip, per farlo alzo alto il sedere in modo che resti nudo quasi contro il suo volto. Quando mi rigiro lui ha gli occhi socchiusi ed il membro teso e dritto. Lo accarezzo con il mio corpo, i seni, la pancia... lui inizia a contrarsi, mentre finora è rimasto fermo, noto che adesso fatica a non muoversii. Mi metto seduta, sostenendomi sulle gambe in modo da sfiorare il glande con le grandi e piccole labbra, lo sento turgido, rigonfio , caldo quando lo spingo dentro di me. Mi concentro in tre quattro spinte molto profonde mentre inizio a sentire il languore che dalla vulva arriva fino allo stomaco. I miei gemiti sono squillanti, mentre lui emette un borbottio roco e controllato. Quando mi sfilo da lui provo un forte brivido che mi fa inarcare la schiena. Lo guardo mentre inizio a leccare il suo membro ma questa volta ho fatto male i conti, lui si divincola, mi sale sopra inchiodandomi al letto e senza tante storie mi entra dentro. Fuori e dentro, fuori e dentro a ritmo sempre più serrato fino a quando non sento che tende i muscoli del collo e con un gemito finisce appoggiandosi a me. Dopo qualche minuto solleva la testa appoggiandosi sulle braccia e mi guarda con aria beffarda "posso essere liberato adesso?". |
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