Creato da FILODIVENTO il 17/03/2012

FILO DI VENTO

GUERRIERO DEL SOLE

 

« Bacio nel VentoUn grande Amore,Lina »

Sempre e per sempre.

Post n°95 pubblicato il 18 Marzo 2019 da FILODIVENTO
 

 

 

 

 

 

 

No, non c'è tempo per scrivere ... quei fogli accuratamente vagliati, quelli di inchiostro blu e ciliegio con strisce, quelli di amore lievitato con ogni nuovo arco della lettera ... Concezione acerba staccare il pensiero come un ariete e gettarlo sulla strada piena di circostanze difficili, attraverso, direttamente ... messaggi, citazioni brevi, linee brevi o frasi sporche.

No, non c'è tempo per parlare ... quelle parole di tenerezza e caldo, quelle espressioni che aprono le porte chiuse ... tacere la nostra voce nell'eremo del mondo ... Noi stabiliamo orfanotrofi per le parole.

No, non c'è tempo di guardare gli occhi affamati ... quei colori, quei contorni con luci folli ... costruire immagini in calce e vernice, e bianca come la neve per non uccidere ciò che è vivo, abbandonando il blu in altre cere, dimenticando. Noi che in  autunno nel verde diventiamo gli ottoni.

No, non c'è tempo per sentirsi ...in queste tempeste, tu ,io, con stupore, che emozione, che la condanna la vita ...pensieri impermeabili felicità croci incapaci di portare un indumento, nascondersi nel bunker della paura,nella  speranza di un'armatura rivestita spessa che non si sente più di noi lo scudo e la cecità interiore ... imitiamo ciò che sentiamo e crediamo con l'invisibilità in un fuoco articolato.

La folle velocità, non ha tempo per nutrire la parola, guardare, vivere,il bello il nostro pensiero di essere assieme...anche  malnutriti, avere la fame,di stringersi.. il freddo che deturpa l'anima,io e te non ci arrendiamo.. cerchiamo un secolo, lentamente ... ancora in vita dove in quel tempo divideremo completamente il nostro essere assieme.

 

 

 

 

 

 

Solo per te ..Lina

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A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutto mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei imparato la strada
se non guardavo nient'altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti sei fermata?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un'altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.

p.salinas

 

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