VIOLENZA SULLE DONNE
Le donne spesso sono indifese, fragili, in balia della cattiveria degli UOMINI che sfocia in violenza...S.O.S ...abbiamo IL CORAGGIO DI DENUNCIARE PER DIVENTARE LIBERE! Un inchino Firdhaus (Contro ogni forma di violenza alle donne e deboli e bambini, a qualsiasi latitudine..)
Il nostro blog..
il libro della nostra vita, donne picchiate, donne violentate, donne che non hanno piu' lacrime.lascio una traccia di me sul selciato di questo mondo virtuale. Una pagina di un libro che nessuno leggera' mai. Il mio sogno di riscattare tutte le donne del mondo, in una ineguaglianza che nessuno conosce. Studio di nascosto perche' voglio urlare la verita' che si nasconde dietro le porte chiuse. Schiaffi percosse e tanta paura. Nessuno se ne frega. Tante parole comprensione ma solo chi havissuto la violenza sa cosa vuol dire. Lacrime lividi ma ferite sull'anima. Donne con il sesso infibulato, donne senza diritto di vivere, donne non libere, una schiavitu' esistente un libro da chiudere gettare e far finta di non averlo letto. La schiavitu' apperentemente non esiste, basta leggere la cronaca dei giornali per capire..cosa vuol dire esseere donna oggi . Libro di vita da bruciare.
Un inchino
Firdhaus
“Basta con la pedofilia basta la violenza sui bambini”.
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Post n°771 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da firdhaus
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Post n°770 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da firdhaus
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Post n°769 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da Amaredavvero
http://www.altalex.com/ |
Post n°768 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da abele.2005
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Post n°767 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da firdhaus
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Post n°766 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da firdhaus
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Post n°765 pubblicato il 16 Novembre 2008 da grazia.pv
Basta violenza alle donne! Avevo già scritto su questo argomento, ma visto che mi si presenta di nuovo l'occasione, esprimo il mio pensiero. L'uomo crede da sempre di poter fare della donna il suo strumento di piacere e, come ai tempi della clava, crede di conquistarla con la forza. L'uomo usa la sua forza con un essere fisicamente piu' debole e con questo suo modo di agire rovina la vita a bambine, ragazze e donne. Questo è blasfemo e non un'immagine esposta su un cartellone pubblicitario di una donna nuda in croce. Croce che è il simbolo della cristianità e quindi non va oltraggiato in nessun modo, invece la donna si può oltraggiare, stuprare, picchiare solo per il fatto di essere donna. Il guaio è che il suo carnefice non avrà mai la giusta punizione, nonostante le denunce, anzi, capita spesso che la vittima non viene creduta ed è pure insultata. Perchè succede questo? Perchè la legge non protegge chi non può difendersi e perchè i soliti moralisti si scandalizzano per una donna nuda sdraiata sul letto? Allora dovrebbero scandalizzarsi anche per altre immagini ben piu' pesanti: i bambini martoriati dalle guerre in tutto il mondo, ad esempio. Invece queste scene sono normali, accettabili e non provocano forti reazioni. Pretendiamo una legge seria, che difenda le donne e punisca in maniera adeguata i carnefici. |
Post n°764 pubblicato il 09 Novembre 2008 da firdhaus
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Post n°763 pubblicato il 09 Novembre 2008 da firdhaus
Il penultimo libro che ho letto, durante il periodo degli esami di stato del decorso anno scolastico 2007/08, mi ha fatto riflettere su alcune brutture della vita di tutti i giorni. Nel provincia di Caserta, come si sa, c’è un proliferare di extracomunitari provenienti da ogni dove. Ovviamente ci sono le brave persone e quelle meno buone. C’è che arreca danno agli altri e chi invece lavora col sudore della fronte per guadagnare qualche centesimo in più e spedirlo a casa. Il libro di cui parlo è stato scritto da una suora, Sr. Rita Giaretta, con la prefazione di Dacia Maraini. Il titolo di questo libro è “Non più schiave” e parla ,con parole semplici che vanno diritte al cuore di qualsiasi lettore, della “importazione” delle donne a scopo di… prostituzione. C’è un brano che mi ha particolarmente colpito ed è la testimonianza di Atika, giovane donna originaria del Marocco laureata in legge, che vi voglio proporre e sulla quale desidero invitare gli amici, e i lettori occasionali, ad una riflessione proprio alla luce di quello che è in discussione nel nostro Paese e delle leggi attualmente in vigore. Ringrazio chiunque voglia dare il proprio contributo. “Come donna musulmana sto vivendo con grande sofferenza il dramma della guerra. In questo momento vorrei ricordare a tutti le nostre radici; siamo tutti figli di Adamo ed Eva, tutti figli di un unico Padre, chiamati a vivere una fratellanza universale. La diversità, l’essere nati chi al Nord e chi al Sud, l’essere cristiani, musulmani o ebrei, non devono essere sentiti come una colpa o un privilegio e pertanto diventare motivo di scontro, o quello che è ancora più drammatico, motivo di fare guerre. Siamo chiamati tutti ad accettarci l’un l’altro nelle nostre diversità. Il sangue chiama sangue, la violenza chiama violenza e così l’odio non solo cresce ma si moltiplica. La grande battaglia che come uomini e donne, figli di uno stesso Padre, siamo chiamati a combattere è quella dell’amore, è quella di imparare ad insegnare ai nostri figli a vivere la giustizia, a rispettarci, a riconoscerci, a valorizzarci. Questo vale per ogni realtà: nelle famiglie, negli ambienti di lavoro, nelle comunità e tra i popoli. Ma la battaglia più importante, che tutti siamo chiamati a fare, è quella contro le ingiustizie, che sono tante nel mondo, e creano inaccettabili situazioni di povertà, impedendo ai singoli e ai popoli di aprirsi alla speranza. Sta a noi impegnarci a costruire, insieme, un mondo più giusto e in pace”. Inviato da: ilmioarcobaleno
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Post n°762 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da EssenzadiCristallo
DONNE |
Post n°761 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da Jabamiahh
La grande malattia del ventesimo secolo, che ha a che vedere con tutti i nostri problemi e che ci colpisce sia in quanto singoli individui sia in quanto società, è la "perdita dell'anima". Quando l'anima è trascurata, non si limita ad abbandonarci; essa ricompare in modo sintomatico nelle ossessioni, nelle dipendenze di ogni genere, nelle forme di violenza e nella perdita di significato. Noi siamo tentati di isolare questi sintomi o di sradicarli uno per uno; ma il problema di fondo è che abbiamo perso il nostro sapere relativamente all'anima, e non ci interessiamo neppure più a esso (Thomas Moore). |
Post n°760 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da Il_Velo_dipinto
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Post n°759 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da Il_Velo_dipinto
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Post n°758 pubblicato il 19 Ottobre 2008 da firdhaus
Mette il rossetto: bruciata vivaIndia,11enne punita da zio integralista Ha poche speranze di sopravvivere una ragazzina indiana di 11 anni che è stata data alle fiamme dallo zio, un musulmano osservante di 55 anni con precedenti penali. A scatenare il folle gesto, nella città di Jaipur, sarebbe stato il comportamento della piccola, giudicato immorale dall'uomo: la ragazzina si era messa il rossetto e aveva indossato vestiti "non appropriati". Ma non si esclude la pista delle molestie sessuali da parte dell'uomo. A riferire l'episodio sono i media locali, spiegando che l'uomo è stato arrestato e che la piccola vittima, con ustioni su oltre il 90% del corpo, è in fin di vita. Secondo alcuni parenti, lo zio avrebbe tentato di molestare la ragazzina e, vedendosi respinto, l'avrebbe data alle fiamme dopo averla ricoperta di kerosene. |
Post n°757 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da 53lucexte
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Post n°756 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da firdhaus
La donna e la violenza La violenza coniugale ha luogo quando uno dei due cerca di dominare l'altro, tramite varie forme di violenza. C'è violenza e violenza. C'è quella fisica, che lascia segni visibili e dolorosi sulla pelle e c'è quella psicologica, che non lascia segni esteriori, ma non è per questo meno dolorosa, anzi può esserlo anche di piu', perchè lascia segni nell'anima, distrugge la persona all'interno, soffoca i sogni e i desideri. Spesso la vittima sceglie di subire in silenzio, per non turbare l'equilibrio della famiglia, che è, da sempre una specie di santuario dei valori e dell'onore. La persona che subisce questo tipo di violenza, in genere la donna, cambia in maniera radicale il modo di percepire la propria esistenza, sembra che viva come sempre, ma in realtà muore dentro, giorno per giorno, non ha piu' stima di sè stessa, agisce per sopravvivere e non per vivere. Ci sono donne che appaiono serene agli occhi degli altri, poi, in casa, da sole, piangono lacrime amare; ci sono donne che soddisfano i desideri dei propri compagni di vita, senza provare nessuna gioia, senza desiderio, senza avere nulla in cambio, nè tenerezza nè affetto. Ma continuano a farlo, perchè? A volte per paura del compagno, per non sentirlo gridare, per non vederlo nervoso per il resto della giornata. Esiste anche la violenza psicologica degli ex fidanzati, che tormentano la donna fino a farla ammalare, a volte succede anche che la uccidano, la cronaca lo dimostra. Donne che subiscono ricatti morali dal proprio compagno e sperano di cambiarlo con la dolcezza, ottenendo, il piu' delle volte, l'effetto contrario. Donne che amano troppo, donne che rinunciano a sè stesse e si annullano per il marito e per i figli, convinte di essere in dovere di comportarsi in un determinato modo, perchè così è stato loro insegnato; si rendono conto troppo tardi di aver sprecato la propria vita in favore degli altri, per dare loro serenità, ma togliendola a sè stesse. Questo non succedeva solo tanti anni fa, ma succede ancora oggi, nonostante il femminismo e l'emancipazione della donna. Che fare in questi casi? Per la violenza fisica si deve chiamare il 113, denunciare, per quella psicologica rivolgersi ad uno psicoterapeuta, perchè, il piu' delle volte, la vittima rischia di cadere in depressione e il suo aggressore spesso soffre di disturbi psichici. |
Post n°755 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da firdhaus
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Post n°754 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da hengel0
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Post n°753 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da firdhaus
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Post n°752 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da firdhaus
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