Il calcio mercato rappresenta un evento strano, ricco di episodi privi di logica, decisioni strategiche discutibili, sopra-valutazioni eticamente condannabili.
Si tratta di un mondo sospeso tra le nuvole, dove procuratori e mediatori, fanno la voce grossa, consigliando i loro assistiti di porre in essere comportamenti scorretti, non partecipando alle convocazioni, agli allenamenti in dispregio di un contratto che prevede compensi altissimi in cambio di disponibilità e… prestazioni sportive. In teoria, un calciatore potrebbe giocare da “pippa assoluta”, ma avrebbe garantito l’incasso regolare dell’ingaggio. Nel caso contrario, facesse il suo dovere, essendo magari protagonista di esibizioni di buon livello,… ecco scattare la rappresaglia. Lo chiamano “mal di pancia” il desiderio di cambiare Società per ottenere ingaggi più alti, nonostante i contratti in essere. La LEGA dovrebbe controllare e sanzionare di concerto con l’Associazione Calciatori, vigilando sul comportamento degli iscritti.