Zygmunt Bauman (Poznań, 19 novembre 1925 – Leeds, 9 gennaio 2017, è stato un sociologo, filosofo e accademico polacco.
Ha rappresentato la postmodernità usando le metafora della Società Liquida. Sostiene che l'incertezza che attanaglia la società moderna, derivi dalla trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori.
In particolare, egli collega tra loro concetti quali il consumismo e la creazione dei rifiuti, la globalizzazione e l'industria della paura, lo smantellamento delle sicurezze e una vita liquida sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa. L'esclusione sociale elaborata da Bauman non si basa più sull'estraneità al sistema produttivo o sul non poter comprare l'essenziale, ma sul non poter comprare per sentirsi parte della modernità. Secondo Bauman il povero, nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore.
In tal modo, in una società che vive per il consumo, tutto si trasforma in merce, incluso l'essere umano con relazioni usa e getta. Si perde la certezza del diritto (la magistratura è avvertita come nemico) e le uniche soluzioni per l'individuo senza punti di riferimento, sono da un lato l'apparire a tutti i costi, inteso come valore, e il consumismo. Si tratta di un consumismo che non mira al possesso ma all'utilizzo temporaneo di oggetti di desiderio in cui appagarsi, trovandoli in breve obsoleti, e passando quindi da un consumo all'altro in una sorta di bulimia. La critica alla mercificazione delle esistenze e all'omologazione planetaria, si concretizza nella definizione di Homo consumens.
(da wikipedia) modificato