L’atmosfera era “bohemien”, le pallide luci rimbalzavano come fiammelle di una brace libera nell’aria immobile, ed il profumo della sera, allietava il lento incedere dei viaggiatori. Curiosità, emozione e sguardi incuriositi. Come all’interno di un museo, le immagini scorrevano lente per poter essere assimilate come un delizioso nettare.
Incipit del nuovo romanzo (RO-08) di Ted Grish Fontaine. In viaggio su di una "terra sconosciuta", cercando di descrivere stati d'animo e sentimenti. Si tende (inevitabilmente) alla autoreferenzialità e l'introspezione. Un esperimento di romantica evasione.
Pigalle - Parigi, Francia: lavorava intorno a Place Pigalle, sul confine tra il IX e il XVIII Arrondissement, quartiere dedicato allo scultore Jean-Baptiste Pigalle (1714–1785). Conosciuta dai turisti, come il quartiere dei negozi di “ogni cosa”, per la licenziosità e per la varietà dell’offerta. L'area a sud di Place Pigalle, rappresentava uno dei "cuori pulsanti" della Ville Lumiere; attirava giovani coppie alla ricerca di un nido, tra i palazzi misteriosi che nascondevano anfratti e cortili, aprendosi improvvisamente in celati spazi aperti. L'atmosfera era permeata di vitalità, vagabondando tra i caffè di Rue de Martyrs. In questo quartiere vissero, trovando magica ispirazione alla loro arte, Toulouse-Lautrec e Pablo Picasso. Pigalle era un quartiere ben noto ai turisti, desiderosi di conoscere la "Parigi di notte". Qui erano i più noti Cabaret di Parigi, "Moulin Rouge", “Crazy Horse”, che illuminavano di luci intermittenti, le strade ed i volti dei turisti incuriositi...
T.G. Fontaine 2016