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La nostra informazione “casalinga parziale ed orientata” ci informa sulle condizioni di vita estremamente difficoltose di ILARIA SALIS, detenuta da quei cattivoni di Ungheresi, costretta ad apparire in Tribunale legata ed incatenata per evitare che fugga. Questa prassi, giusta o sbagliata che sia, si verifica regolarmente anche negli USA, la Patria della Democrazia degli esportatori di civiltà a mano armata, senza che “persona” abbia mai proferito parola di biasimo. La Salis, durante la seduta della Corte Ungherese, appare sorridente, come se giudicassero il martello di gomma e non Lei che lo ha utilizzato contro persone inermi, patita e sofferente con un sedere che fa provincia e non trova sufficiente allocazione nella seduta media. Il padre dell’imputata, al quale si da voce televisiva invece che "mazzorarlo" per il pessimo lavoro di educatore, non si sofferma a giudicare l’operato di quella delinquente di sua figlia, ma pretenderebbe il rientro in Italia ed i domiciliari per la novella “Thor Gommata” vendicatrice ad imporre la lotta sinistra comunque armata, contro l’ideologia fascista, utilizzando comportamenti tipicamente fascisti: mancherebbe solo l’olio di ricino! Servirebbe un giornalista, soltanto uno che domandasse alla puzzola: “Signorina Salis vorrebbe gentilmente spiegare ai quattro idioti che seguono il telegiornale manipolato della Rai, per quale motivo si è trasformata in una picchiatrice fascista?” “Pensa di meritare il ruolo di educatrice che un gruppo di teste di cazzo le ha inopinatamente affidato?” “Tiram innanz” fratelli... che il baratro non è lontano!