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ELOGIO DEL PERDENTE ONANISTA

Post n°1772 pubblicato il 09 Luglio 2024 da cannibale3
 
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Come un pervertito onanista incapace di godere per meriti personali, i sinistri italiani con l’occhio buono, si attaccano alla serratura di una porta con vista Francia.

La sinistra non ha vinto, come non ha vinto la destra  od il partito del Presidente: tre fronti quasi equivalenti che comportano la ingovernabilità. Bardella, giovane coglione delfino della Le Pen, prima festeggia dicendo che lavorerà per tutti i Francesi, poi dopo l’esito del secondo turno, si dichiara responsabile e dimissionario. Non ha capito niente, è avventato e fuori luogo: inadatto! Perdenti e minoranza in Patria, fondalmentalmente ancora comunistoidi, opposti alla proprietà privata e molto concentrati ad accrescere le loro ricchezze personali, sempre dalla parte dei delinquenti, dei picchiatori, degli abusivi, proseguono ad impestare le tv con dichiarazioni del valore di flatulenze. Gestiti da una svizzera con cittadinanza americana di sesso incerto e certa bruttura estetica e morale, razzolano defecando dichiarazioni incomprensibili. La Francia è in stallo e Macron per impedire alla destra democratica di governare, si inventa trappole che consegnerebbero lo Stato nelle mani della sinistra anche estrema. Per fare numero la “gauche” ha imbarcato anche Pol Pot e Mao in una melmosa compagine di oscene rimembranze mai rinnegate. Cosa ci sarebbe da festeggiare? La chiamano deriva dell’Europa verso la c.d. “estrema destra” ma in realtà si tratta di un orientamento del elettorato verso i principi di ordine e legalità rappresentati dai partiti sovranisti. In Europa i “finti liberali” hanno aderito al PPE, alleato con i socialisti per eleggere una tedesca nazista ed una francese pazza alla BCE. Occorre fare pulizia, spazzare via questa gentaglia oppure semplicemente smettere di finanziare il carrozzone e fare implodere la corrotta U.E. della Finanza e delle Banche. In conclusione, condivido con convinzione quanto affermato, tra il serio ed il faceto, da Giuseppe Cruciani: “Dell’esito del voto francese me ne fotto”

 
 
 

ASTENSIONE

Post n°1771 pubblicato il 11 Giugno 2024 da cannibale3
 
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Il rispetto delle altrui opinioni, rappresenta la base del pensiero democratico e liberale.

Tra le opzioni possibili, il cittadino può recarsi alle urne per votare in condizione di tornata elettorale o esimersi dal farlo. Nella cabina può votare correttamente, annullare la scheda o lasciarla in bianco a rischio manipolazione. La scelta personale ritengo debba essere democraticamente rispettata. L’astensione è fatto accertato e varia in percentuale tra politiche, regionali ed europee. I “non votanti totali” rappresentano una costante. Non penso intendano mandare messaggi ma solo dimostrare il loro disinteresse rispetto ad un sistema che non giudicano corretto. Inoltre la questione delle schede nella spazzatura (Roma Europee 2024) dovrebbe essere spiegata dai responsabili della gestione e controllo. Personalmente ho fatto nel tempo scelte diversamente orientate nel voto, non avendo mai posseduto tessere di partito. La chiamo scelta libera, frutto del mio individualismo e dei miei profondi convincimenti liberali di origine Economica più che di posizionamento politico. Votare lo considero un dovere, nonostante nutra serie dubbi sulla correttezza dei conteggi. Alle ore 18 di Domenica 8 Giugno, la percentuale dei votanti in riferimento agli aventi diritto, si è attestata al 24%. Dobbiamo quindi credere possibile che nelle restanti cinque ore gli Italiani abbiano votato tanto quanto nelle precedenti 15 ore raggiungendo il circa 49%? Le polemiche post elezioni, raccontano di quanto poco il voto rappresenti il volere popolare in considerazione dell’alta astensione. Chi si astiene delega gli altri alla gestione ed è quindi responsabile quanto chi vota. Si può argomentare su chi sia il vincitore, parametrando alle precedenti elezioni senza trovare una interpretazione che non sia di parte. Sui perdenti ho pochi dubbi: chi non partecipa ha perso!

 
 
 

ELEZIONI EUROPEE: AFFLUENZA AL 49,67%

Post n°1770 pubblicato il 10 Giugno 2024 da cannibale3
 
Foto di cannibale3

Il dato più significativo che va oltre la valutazione delle singole performance dei partiti, è quello relativo alla astensione superiore al 50%.

Naturalmente chi non si è recato a votare non ha espresso un rifiuto alla esistenza della Unione Europa della Banche e della Finanza. Oramai l’astensione è diventata stabile rappresentando il potenziale partito di maggioranza relativa. Anti-sistema, sfiduciati, traditi, demotivati e forse non recuperabili, assistono a scelte politiche nelle quali non incidono e non esprimono una opinione. L’astensione rientra nelle libertà garantite al cittadino e quindi non esprimo giudizi negativi sebbene abbia opinioni differenti. In ottica risultati, FdI si conferma primo partito con percentuale del 29% con il Pd in seconda posizione con il 24%. FI tiene e si consolida vincendo il derby contro la Lega, ambedue assestati con percentuali intorno al 10%. I cinque stelle raccolgono il risultato di una alleanza suicida con il Pd, venendo lentamente ma progressivamente fagocitati. Il terzo polo (Renzi e Calenda in corsa separati) resta sotto il 4% e non esprimerà rappresentanti. Come coalizione, il cdx passa dal 44% al 48% quindi non solo effetto dei vasi comunicanti ma afflusso di nuove preferenze esterne. Vannacci (Lega) ottiene oltre mezzo milione di voti e risulta il più votato dopo la Meloni. Gli elettori chiedono l’abbandono delle follie verdi, una stretta contro l’immigrazione illegale ed una netta opposizione al movimento dei diversi.
In Francia, Germania, Belgio batosta memorabile per la sinistra, social-democratici e finti liberali (ne hanno solo il nome). Macron in Francia scioglie il Parlamento in seguito al doppiaggio da parte del Partito della destra conservatrice della Le Pen. Pare che l’unica leader in Europa rimasta saldamente in sella al proprio Governo, sia la Meloni. Potrebbe la stessa operare da ponte per consentire la legittimazione della destra, classificata “estrema” dai post-comunisti.

Ritengo che sia giunto il momento di indire un referendum per l’uscita dell’Italia da UE e sistema Euro.

 
 
 

DEL DIMAN NON V'E' CERTEZZA

Post n°1769 pubblicato il 24 Maggio 2024 da cannibale3
 
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E’ pericoloso ed ingiusto considerare il ricco come evasore sfruttando politicamente l’invidia sociale.

Purtroppo se la stragrande maggioranza di noi fosse sottoposta ad un controllo tramite redditometro, troverebbero solo debiti, sofferenze individuando il livello di sopravvivenza, stimato sempre più in basso. E’ stabilito dal nostro ordinamento fiscale che il cittadino debba contribuire al bilancio dello Stato tramite le imposte dirette, parametrate al livello di reddito dichiarato. Si chiama progressività dell’imposta calcolata sul imponibile al netto delle deduzioni dal lordo. Contribuiscono oltre al reddito di lavoro dipendente/pensione, il reddito da locazione immobiliare, i valori catastali di terreni ed immobili oltre la prima casa, le quote di utili attribuite per partecipazione in società di persone o di capitali, il reddito da titoli etc. Gli utili delle imprese sono assoggettate ad imposta e, al netto degli eventuali accantonamenti a fondi rischi, ripartite pro quota tra gli associati. Il cittadino benestante per diritto di nascita, godrà di privilegi negati alla maggioranza di noi, impegnati a lavorare allo scopo di mantenere la famiglia e noi stessi. Personalmente non ho mai nutrito invidia nei confronti del ricco ma solo spirito di emulazione verso chi riesca ad affermarsi nel campo della scienza, della letteratura, della professione, facendo leva sulle proprie capacità intellettuali. Fuori di dubbio che questi ultimi necessitino comunque di aiuto, sponsorizzazione o semplice raccomandazione per potersi affermare. Purtroppo le pari opportunità non sono verificabili nel concreto ed ognuno di noi sceglie regolarmente le scorciatoie per evitare la coda, sia materialmente che metaforicamente. Si tratta di una corsa ad ostacoli, alcuni aggirabili altri da abbattere. Vivere significa godere e soffrire, ma non lascerò mai la possibilità alla invidia sociale di rovinarmi l’esistenza. 
                     Chi vuol esser lieto sia: del diman non v’è certezza!

 
 
 

IL TRIBUNALE DELL'AIA

Post n°1768 pubblicato il 23 Maggio 2024 da cannibale3
 
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Tutti criminali: nessuno escluso! Il Tribunale dell’AIA, come ritengo giusto e doveroso, accomuna Hamas ed Israele aggiungendoli alla Russia, ma dimenticandosi dell’Ucraina.

Ed alfine arrivarono Loro a stabilire la “verità”! La procura dell'Aja: arrestare Netanyahu. Israele: “Non la riconosciamo”. La replica è del ministro della Difesa Gallant, anch'egli accusato di crimini di guerra e contro l'umanità. Per i capi di Hamas la richiesta di arresto in campo internazionale veniva data per scontata. Ma che una istanza uguale venisse depositata dalla procura dell’Aja contro il premier Israeliano Netanyahu e il ministro della Difesa Gallant, non era immaginabile fino a quando il procuratore Khan nel dicembre scorso non ha messo piede in Israele e Palestina, tornando all’Aja con un messaggio: “Nessuno si consideri non colpevole”. 
Benjamin Netanyahu è il primo capo di governo di una democrazia indagato per crimini contro i diritti umani. Il procuratore ha dichiarato di aver richiesto mandati di arresto per il premier, il suo capo della difesa e tre leader di Hamas per presunti crimini di guerra. Netanyahu e Gallant hanno supervisionato l’offensiva israeliana a Gaza, dopo l’orribile mattanza del 7 Ottobre, pianificata ed eseguita da Hamas e altri gruppi affiliati. Proprio i tre leader del movimento fondamentalista sono i destinatari del maggior numero di capi di imputazione: Yahya Sinwar, capo di Hamas a Gaza; Mohammed Al-Masri, il comandante in capo dell’ala militare, noto come “Deif”; Ismail Haniyeh, capo dell’Ufficio politico di Hamas e tutt’ora riparato in Qatar. “Ora più che mai dobbiamo dimostrare che il diritto internazionale umanitario, la base fondamentale per la condotta durante i conflitti, si applica a tutti gli individui e si applica allo stesso modo in tutte le situazioni affrontate dal mio ufficio e dal tribunale - ha detto Khan - È così che dimostreremo, in modo tangibile, che le vite di tutti gli esseri umani hanno lo stesso valore”. Le accuse contro Netanyahu e Gallant includono la responsabilità di aver affamato deliberatamente i civili come metodo di guerra, di aver causato intenzionalmente grandi sofferenze e di aver ucciso i civili. I leader di Hamas sono accusati di essere responsabili di crimini come lo sterminio e l’omicidio, la presa di ostaggi, la tortura e lo stupro. Se la richiesta verrà accolta, il mandato di arresto sarà emesso e diventerà immediatamente esecutivo. Vuol dire che l’attuale capo del governo israeliano non potrà mettere piede in 124 Paesi del mondo, ad esclusione di una sfilza di autocrazie, dittature, e di potenze come Usa, Cina e Russia. 
(by web)

N.B.: In guerra le regole non esistono e se esistono, cadono sotto i colpi del mortaio. Per Israele i Palestinesi sono i nemici da uccidere e cancellare dalla faccia della Terra. Hamas rappresenta il braccio armato e la popolazione intera è complice. Batterie ed armi nascoste negli Ospedali, ambulanze utilizzate per il trasferimento dei terroristi, hanno autorizzato (opinione Israeliana) il genocidio di una popolazione indifesa. Nel contempo Hamas ha come unico obiettivo costitutivo la distruzione di Israele. Appare evidente come sia oltremodo complicato fare coesistere due popoli che si odiano in modo totale. Le responsabilità si conoscono ed hanno radici antiche. L’ex protettorato britannico di Palestina, venne assegnato a titolo di risarcimento agli ebrei reduci dalle atroci persecuzioni naziste. Che la regione fosse già abitata non rappresentò un problema, essendo ancora vivo il rimorso dell’occidente colpevole di non aver visto o non voluto vedere. Chi non interviene è complice ed è impossibile che gli alleati non fossero a conoscenza dei campi di sterminio. Raccogliamo quello che abbiamo seminato in questa martoriata terra e nessuno si può considerare non responsabile.

 
 
 
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