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Post n°8 pubblicato il 14 Aprile 2013 da fuoco_59
A Vienna ti ho detto mille volte ti amo, ma non ricordo il nome tuo. A Lione ho danzato la giga in prati di fiori profumati e tu cadevi ridendo con la gonna alzata. Mi son sentito Lancillotto salvando la dolce puttana indonesiana dal lerciume di opache vetrine ad Asterdamm. Ne porto ancora il segno sull'antico bel volto. Trafelato son corso. Son corso trafelato e commosso al tuo richiamo ultimo a New Orleans. Tenevo la tua mano tra le mie e sorridevi. Ero tuo mentre scivolavi nel Grande Sonno. Urlavi nel godimento come lupa irretita dalla luna in quel di Barcellona. Mura sottili mi costrinsero a bendarti la turgida bocca con un foulard di seta rossa. Ma le italiane... Le italiane hanno il retaggio dell'arcano peccato. Mille e oltre mille anni di remore subliminali rendono il sesso un frutto proibito. E le italiane sanno come nessun altra peccare.
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