Creato da nataieri73 il 04/12/2006
“Io sto benissimo nel mondo, lo trovo meraviglioso, mi sento attrezzato alla vita, come un gatto. È la società borghese che non mi piace. È la degenerazione della vita del mondo. Hitler è stato il tipico prodotto della piccola borghesia. Anche Stalin è un prodotto piccolo-borghese.” (P.P.P., intervista a La Stampa, 12/07/1968)

proibito il dissenso?

Trieste, 8 denunciati per le contestazioni a Berlusconi
PROIBITO IL DISSENSO
di Margherita Hack
Fra breve succederà come sotto il fascismo: durante le visite di illustri personaggi, i dissidenti, opportunamente schedati dalle questure, erano ospiti per qualche giorno delle patrie galere.

Contestavano Berlusconi: 8 denunce
 

Pino Impastato, ucciso due volte

Alla mafia piace uccidere anche i simboli. Noi alziamo il dito medio come simbolo della nostra lotta, le nostre armi sono il disprezzo, il rifiuto, la denuncia. Mafia, arriverà il giorno in cui sarai inghiottita nel fuoco appiccato da te stessa con l'aiuto di qualche cittadino onesto, magistrato onesto, intellettuale onesto....muori maledetta mafia, una volta per tutte!!!

http://digilander.libero.it/WinstonMontag/immblo_file/querciapeppino.jpg 

 

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Le bugie del ministro Gelmini

Post n°91 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da nataieri73
 

Un attacco feroce che non ha precedenti nella storia della Repubblica, sta per cambiare le sorti dei nostri ragazzi, e tutto ciò fra l'indifferenza e l'arroganza di un ministro che all' opinione pubblica racconta le "sue" verità, basate su un’ interpretazione distorta e non veritiera di dati statistici.
Alle famiglie viene detto che i ragazzi trascorrono troppo tempo sui banchi di scuola, che ci sono troppi insegnanti e troppi bidelli a fronte di risultati modesti, che la scuola non può essere considerata uno stipendificio e un ammortizzatore sociale, deridendo una categoria, quella dei docenti, che opera con impegno e spirito di abnegazione al servizio dello stato e della società. Il tutto attraverso una campagna mediatica condotta ad hoc, volta a far credere ai cittadini che i problemi della scuola si risolvono con voti in pagella e grembiulini, tacendo invece su quello che è l’unica, vera volontà del governo: fare cassa a discapito della qualità dell'insegnamento offerto agli alunni senza tenere conto delle esigenze delle famiglie. Infatti…
Non è vero come afferma il ministro che i dipendenti del MIUR siano 1.300.000, ma 1.125.975 (Dati MPI – la scuola in cifre).
Non è vero che il 97% del bilancio del MIUR viene speso in stipendi, ma il dato reale è il 78,8% (dati OCSE – studio Education at a glance), in linea con gli altri paesi. E’ vero invece che il MIUR si limita SOLO a pagare gli stipendi, investendo appena il 2,8% del P.I.L., rispetto al 3,80 % di media dei paesi europei. (dati OCSE – Education at a glance).
Non è vero che la spesa per la scuola è continuamente cresciuta negli ultimi anni, infatti la quota di spesa complessiva è scesa dal 12,6 del '90 al 10,6 del 2005 (dati ISTAT). Ciò è dovuto ai continui tagli operati dai vari governi in questo settore. E ancora: se tra il 1995 e il 2005 gli investimenti nella scuola dei paesi europei sono aumentati del 41%, in Italia l’incremento è rimasto contenuto al 12%. (dati OCSE – education at a glance).
Non è vero che i docenti aumentano mentre gli alunni diminuiscono. Dall'anno scolastico 2001/02 fino all'anno scolastico 2007/08 gli alunni sono costantemente cresciuti mentre i docenti sono calati del 4,5% (dati MPI – la scuola in cifre).
Non è vero che è opportuno che il bambino abbia un solo punto di riferimento nella scuola primaria. Infatti, associazioni pedagogiche di spicco come il SIPED, SIRD, CIRSE, e SIREF sono nettamente contrarie al ritorno di questa figura, connotandola in modo negativo e anacronistico.
Non è vero che i risultati della scuola italiana siano pessimi: gli allievi delle scuole secondarie di secondo grado di Veneto, Lombardia e Piemonte hanno raggiunto nei test risultati molto vicini a quelli degli allievi della Finlandia, additata dal ministro come esempio per il paese. Inoltre, le famiglie italiane hanno mostrato un gradimento nei confronti della scuola pubblica dell’ 80% (dati OCSE – education at a glance), superiore alla media europea (78%)
Non è vero che i docenti del sud sono meno preparati dei colleghi che operano al nord e necessitano di apposito aggiornamento, poiché nelle strutture scolastiche del nord operano e ottengono brillanti risultati moltissimi docenti provenienti dal sud, il cui “ritardo” è pertanto da individuare in fattori sociali, economici e strutturali che il ministro dovrebbe conoscere e contribuire ad eliminare.
Ecco invece quello che, sulla base delle disposizioni ministeriali e degli effetti della legge 112/08 e dell’approvando DL 137/08, il ministro dovrebbe dire alle famiglie:
1. Molti docenti di ruolo saranno individuati come soprannumerari e saranno pertanto costretti a cambiare sede, il che significa che la continuità didattica non sarà garantita e che i ragazzi potrebbero dover cambiare insegnante anno dopo anno.
2. Le scuole aventi un numero di allievi inferiore a 100, ubicate nei piccoli centri, saranno chiuse, il che comporterà un enorme disagio per gli alunni ( costretti ad intraprendere ben presto una vita da pendolari), per le famiglie e per i Comuni, a carico dei quali verrebbero a gravare le spese per i servizi legati al trasporto degli alunni pendolari.
3. L'orario di insegnamento nella scuola primaria sarà ridotto a 24 ore settimanali, insufficienti a garantire il rispetto dei tempi di apprendimento propri di ciascun alunno.
Non ci saranno più né pluralità dei docenti né compresenze, il che significa che non sussisteranno le condizioni per permettere attività di recupero per alunni con difficoltà di apprendimento, gite d'istruzione, visite guidate e una didattica aperta al territorio.
5. Il tempo pieno non sarà garantito a tutti, perchè solo le scuole del nord sono dotate delle infrastrutture necessarie, il che porterà ad accentuare il divario culturale fra il nord ed il sud del paese, penalizzando fortemente quest'ultimo, dove il tasso di abbandono scolastico risulta essere più alto.
6. Gli unici insegnanti specialisti saranno i docenti di religione, visto che gli insegnanti specialistici di lingua inglese nella scuola primaria saranno riassorbiti su posto comune (articolo 1 comma 128, legge 311/2004) e tutti gli altri saranno obbligati ad abilitarsi all'insegnamento dell'inglese attraverso corsi di 150-200 ore, il che sfacciatamente contraddice quanto sbandierato dallo stesso governo Berlusconi nelle sua precedente legislatura, ovvero l'importanza delle tre "I", tra cui appunto l'insegnamento dell'inglese.
7.A causa dei tagli operati con la legge 112/08, molti alunni non avranno più l’insegnante di sostegno, finora risorsa per la classe intera oltre che strumento formidabile di integrazione sociale e garante del diritto allo studio per gli alunni diversamente abili i quali, in tal modo, verranno ghettizzati, con conseguenze disastrose sul piano sociale e didattico.
8. La riduzione del numero di indirizzi nella scuola secondaria di 2° grado non terrà conto del fatto che gli Istituti professionali sono ben diversi dagli Istituti tecnici, hanno finalità diverse e non sono doppioni. Inoltre, l’accorpamento delle classi di concorso sarebbe molto deleteria soprattutto per chi insegna materie tecniche e professionalizzanti e per gli allievi che si troveranno insegnanti che dovranno necessariamente ricominciare a studiare per materie che non hanno mai insegnato;
9. La contrazione dell'orario scolastico, così come prevista dal piano programmatico presentato dal ministro, andrà à discapito delle materie tecniche, ossia proprio quelle che formano l'allievo nell'indirizzo prescelto;
10. la riduzione del 30% degli insegnanti di laboratorio impoverirà l’offerta formativa degli istituti professionali, oltre a rendere meno sicure le esercitazioni nei laboratori.
Inoltre il ministro sostiene che parte dei soldi risparmiati servirà a rendere più sicure le scuole, ma anche stavolta si tratta di un'affermazione priva di fondamento visto che l'edilizia scolastica compete ai comuni (legge 11 gennaio 1996, n. 23, articolo 9 comma 1), così come non corrisponde a verità il fatto che i docenti di ruolo vedranno aumentato il loro stipendio: secondo il ministro, infatti, solo i più "meritevoli" e solo a partire dal 2012 saranno premiati con 50 miseri euro a testa: un’elemosina in cambio della richiesta ai docenti di svendere la scuola pubblica !

Forum Precariscuola

(1 ottobre 2008)
 

 
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LA GUERRA

Post n°90 pubblicato il 26 Settembre 2008 da nataieri73
 
Tag: guerra

"Questo argomento mi induce a parlare della peggiore fra le creazioni, quella delle masse armate, del regime militare voglio dire, che odio con tutto il cuore. Disprezzo profondamente chi è felice di marciare nei ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica: costui solo per errore ha ricevuto un cervello; un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente. Bisogna sopprimere questa vergogna della civilità il più presto possibile. L'eroismo comandato, gli stupidi corpo a corpo, il nefasto spirito nazionalista, come odio tutto questo! E quanto la guerra mi appare ignobile e spregevole! Sarei piuttosto disposto a farmi tagliare a pezzi che partecipare a un azione così miserabile.

Eppure, nonostante tutto, io stimo tanto l'umanità da essere persuaso che questo fantasma malefico sarebbe da lungo tempo scomparso se il buonsenso dei popoli non fosse sistematicamente corrotto, per mezzo della scuola e della stampa, dagli speculatori del mondo politico e del mondo degli affari."

Albert Einstein

 
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La destra all’attacco di “Blunotte”

Post n°89 pubblicato il 23 Settembre 2008 da nataieri73
 

di Toni Jop, da l'Unità, 22 settembre 2008

Tocca a Lucarelli fare la fine di Biagi, di Luttazzi, di Santoro, di Sabina Guzzanti? Speriamo di no, ma giusto in questi giorni la sua trasmissione Blunotte è sotto il tiro della destra. Per chi non segue, ricordiamo che l'autore e scrittore affronta su Raitre una quantità di temi «pesanti», che hanno cioè una ricaduta sensibile sulla coscienza di questo paese.

Lucarelli lavora sulla storia, e siamo già in area critica. In aria di scomunica, Blunotte ha ficcato il naso nelle vicende del G8 di Genova, negli anni Settanta, sempre nel tentativo di garantire nuova luce, nuove informazioni in un racconto che non risparmia niente e nessuno. Piace al pubblico che segue con buona fedeltà la trasmissione, i suoi «viaggi», dispiace a pochi, ma quei pochi contano. È recente il fatto che il sottosegretario alle comunicazioni, Paolo Romani, si sia sentito di formulare, nei confronti del programma, il giudizio di «faziosità». Non dice dove e perché Lucarelli avrebbe sbagliato, o ceduto a una lettura distorta degli argomenti trattati, dice «fazioso», ossia non equilibrato, tutto da una parte. Infatti, Romani trova eco nelle parole di Enzo Raisi, esponente di An, che bolla il lavoro di Lucarelli come «privo di equilibrio e di ogni verità».

Ce n'è abbastanza, anche perché gli appunti non sono circostanziati e, per esperienza, non c'è accusa più pericolosa di una freccia generica. L'autore non sembra colpito: «Per quanto mi riguarda - commenta - mi sento in obbligo di tenere presente il pubblico della mia trasmissione: un paio di milioni e passa se la guarda da casa, altri tre milioni su Internet. Poi, ogni critica è bene accetta, ovviamente. Ciascuno è libero, e ci mancherebbe, di pensare e di criticare come gli pare e piace. Semmai mi dispiace che le osservazioni non siano scese in profondità, che nessuno mi abbia detto “hai sbagliato qui, non hai tenuto presente questo, hai travisato quest'altra cosa”. Come faccio a prendere in considerazione un giudizio così generico, così totale? Ma a parte queste uscite, mi sembra che non si muova altro; nessuno, in Rai, mi ha fatto capire che la cosa non va, tutto tranquillo, insomma, non ho paura». Stiamo parlando del Paese che si è visto decapitare intelligenze, conduzioni e contenitori in tv in virtù di un «editto bulgaro» pronunciato dall'attuale presidente del Consiglio sulla base di giudizi che non andavano poi tanto lontano dal senso delle parole di Romano e Raisi. Per Riccardo Villari, senatore Pd nella commissione di vigilanza Rai, quelle accuse sono gravi e dimostrano che «la libertà di stampa in Italia è di nuovo nel mirino di Berlusconi e della destra». «Romani - prosegue Villari - invitato dall'opposizione a fare i nomi e non minacciose allusioni, ha individuato in Blunotte il nuovo obiettivo del governo. Siamo arrivati alla censura preventiva con liste di proscrizione che vanno addirittura oltre l'attacco alla libertà di stampa, giungendo persino alla censura delle sentenze della magistratura e della semplice cronaca? La storia si ripete da un governo Berlusconi all'altro».
D'accordo su questa lettura Sandro Curzi, del consiglio di amministrazione Rai per il quale siamo già di fronte a un piccolo «editto bulgaro». «Ci sarebbe da seppellirli tutti con una grande risata - spiega - Dicono che la politica deve fare dei passi indietro ma poi gli stessi politici intervengono addirittura nel merito delle trasmissioni che peraltro non si capisce nemmeno perché vengano prese così di mira». Secondo Giuseppe Giulietti siamo di fronte «a quello che accadrà». «Nei giorni scorsi Romani ha annunciato che bisognerà ripulire Raitre, covo dell'informazione militante. Siamo solo all'aperitivo - insiste Giulietti - l'obiettivo è quello di costruire un polo mediatico omogeneo e di espellere tutte le diversità, quello che stanno facendo con la Cgil. Non c'è niente di casuale, vogliono ripulire le piazze mediatiche da tutto ciò che buca il loro schema. L'opposizione stia attenta al finto dialogo con questa gente».

 
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Nessuno fa niente??????

Post n°88 pubblicato il 16 Settembre 2008 da nataieri73
 


 

L'omicidio di Abdul Guibre è l'ennesima, tragica, dimostrazione che questo paese è davvero più insicuro: da quando il razzismo e la xenofobia sono stati sdoganati, da quando il "diverso" è stato additato come capro espiatorio di tutti i mali, le nostre città sono diventate il regno incontrastato di fascisti di vecchia e nuova generazione, più o meno consapevoli di esserlo. In segno di lutto e di solidarietà con la famiglia di Abdul, MicroMega ha modificato il proprio sito per far posto ad un banner, "Siamo tutti Abdul", che invitiamo a diffondere nel web, e invita tutti i cittadini di Milano e tutti coloro che possono a partecipare ai funerali. Perché con Abdul è stata uccisa un'altra parte di democrazia in questo paese.
- Sant’Egidio: Violenza assurda, recuperare soglia minima di civiltà
- Nando Dalla Chiesa: La colpa dei cattivi maestri
- Una Bolzaneto Rom a Bussolengo
- Contro i nomadi emergenza razzismo. Il dossier di "Jesus"
- La mappa delle aggressioni razziste e fasciste in Italia
Fini, il fascismo
e il governo Berlusconi
di Raniero La Valle"Il fascismo arriva con la denigrazione della cultura, con la lotta contro la scuola, con l'omologazione mediatica dei cittadini, con l’esaltazione della capacità comunicativa come capacità di governo, con la costruzione del nemico, con l’appello alla paura".

DA MICROMEGA

 
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Muoversi da fermi

Post n°87 pubblicato il 19 Agosto 2008 da nataieri73
 

Ogni sera faccio un sogno diverso. Insieme ad altra gente mi muovo, cammino, faccio cose, mi sposto da un posto all'altro. Assisto a cose che so soltanto io. Divento il custode di segreti carpiti senza volerlo. Spettarice assente, aliena, incorporea.

Mentre dormo faccio tutti questi viaggi. Alcuni continuano da molti anni.

Questo è soltanto quello che percepisco, eppure al mio risveglio è come se ogni aspetto della mia vita fosse racchiuso in quei sogni. Domande, risposte, ogni singolo fremito dell'animo.

Come un archeologo dell'onirico, mi sforzo di trovare un perchè. Poi mi accorgo che non ce n'è bisogno, tutto è piuttosto chiaro.

Non ho bisogno di guardrami troppo allo specchio per conoscermi.

Mi accorgo di vivere nel dolore acuto, nelle lacrime strillate, nelle urla di disperazione. Non una lenta agonia di inutile malinconico dolore stabile e deprimente, ma lava che sgorga dagli occhi, fino a cadere in un oceano freddo in cui il fervore si palca e le emozioni sono finalmente domate e comprese.

Entro in questa baia calma, protetta, muovendomi da ferma.

 
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