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Sabbie mobili
Post n°21 pubblicato il 14 Giugno 2014 da Joycerey
Sabbie mobili
Sono in cima ad una collina... Mi siedo in mezzo ad un prato di papaveri.. Questo rosso sembra seguirmi troppo spesso.. Mi sistemo con le gambe incrociate,proprio come una vera adolescente...rincorro la mia pace da sempre anche inconsciamente. Mi godo lo spettacolo che ho difronte: due distese di verde nudo e qualche casetta sparsa qua è la. Dopo questo il mare e l' odore gustoso di salsedine. Sento una Risata così dolce e fragorosa. Mi viene voglia di ridere a mia volta. Ho sempre riso per nulla... Il sorriso è l' unica difesa che ho. Sento anche i suoi piedini correre sulla sabbia.. Come se mi stesse rincorrendo.. Sentivo il suo fiatone lontano da me.. Non mi avrebbe mai raggiunta. É distante. Mi giro di scatto per vedere il suo viso. Non c' é più. Mi guardo attorno... Nessuna traccia. Nella sabbia non c'era orme. C'è n'é una sola: ed era affianco al mio piede scalzo. Mi giro di scatto verso il traguardo: mi aveva superato... Incredibile.. Aveva avuto il tempo di girarsi verso di me e porgermi la sua mano ben aperta a qualche centimetro dal mio viso : "Fermati" mi dice. La guardo incredula e stupefatta. Voglio vedere il suo viso ma lei nn me lo permette. Scoppia a ridere di nuovo... Ma ora perché lo fa? Qualcun dice delle parole. Ma io non sono in grado di capirle. Devo attendere. So solo che queste parole furono così dure che la sua risata si fermò all' improvviso... Il cielo perse l'azzurro e si incupì.. Lei sembrava spaventata.. Parlava alternando freneticita e pacatezza, sentivo le sue lacrime scendere copiose giù sulla sabbia.. Tanto da essere inghiottita da esse stesse, come se ad un tratto, la sabbia che la circondava ,diventasse mobile e cementosa.. Stava scendendo giù.. Sempre più giù.. Stava chiedendo aiuto ma nessuno la sentiva, nessuno si era accorto che lei mancava all'appello, nessuno si era accorto che la si poteva salvare. Io ero diventata una spettatrice. Attendevo con ansia la sua salvezza. Qualcosa cambia.. I suoi occhi cambiano perché diventano realisti. Con amarezza e delusione, capisce che in quella circostanza,l' unica persona che poteva salvarla era il suo spirito.. Gli altri non potevano farlo perché nessuno sapeva ascoltarla come voleva, nessuno poteva vivere i suoi sentimenti come lo stava vivendo lei ora.. A nessuno interessava veramente. E allora fa forza con le braccia, punta i gomiti sulla sabbia scogliosa fino a farsi male e a piangere in continuazione...lentamente tira fuori un braccio e dopo alcuni minuti anche il secondo.. Osserva entrambi... Le ferite che si era procurata durante la risalita,sarebbero diventate intense cicatrici... Questo lo capi subito.
Il suo animo delicato sembrava fosse stato violato.. Con i palmi delle mani riesce a sollevarsi.. Esce il busto e subito dopo le gambe... Ma i piedi.??? Sono rimasti incastrati in qualcosa di nodoso.. Ad ogni movimento brucia e fa molto male..sta urlando dal dolore... E piange molto.. Ad un tratto riesco a vederla meglio quella donna... Ora era sdraiata sulla sabbia.. Aveva la testa china sulle sue braccia.. Non vedevo ancora il suo viso..però ora potevo Parlarle.Cerco di portare la sua mente verso pensieri positivi, e rasserenanti.. Le faccio vedere delle belle immagini..le racconto le mie giornate, la mia vita.. Le canto canzoni.. E le accarezzò i capelli sperando potesse star meglio.. Ma appena la tocco alza subito la testa:aveva gli occhi come dei diamanti..luccicavano non solo dal pianto ma anche da quella poca speranza che gli era rimasta.. Mi specchio nei suoi occhi e rimasi attonita e stupefatta: quella Sono io! |
Inviato da: Joycerey
il 29/06/2014 alle 23:27
Inviato da: do_re_mi0
il 29/06/2014 alle 16:50
Inviato da: marzo1941
il 22/06/2014 alle 09:23
Inviato da: marzo1941
il 18/06/2014 alle 09:34
Inviato da: Joycerey
il 15/06/2014 alle 00:30