NON SONO SOLO RACCONTI
Libero sfogo ai desideri repressi.
Racconti brevi, di rapida lettura, al centro dei quali i miei sogni e le mie fantasie prendono vita.
E non è detto che determinate cose non siano accadute realmente...
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Post n°4 pubblicato il 25 Novembre 2008 da pensieripericolosi
Tag: attacco di panico, chewingum, citofono, consumismo, consumista, consumisti, divano, divieto, dossi, freno a mano, ikea, jeans, marciapiede, parcheggio, sosta Mezz’ora dopo il dito di Mara premeva sul citofono e io aprivo senza nemmeno chiedere chi fosse. Lasciai la porta di casa socchiusa e tornai in bagno a finire quel che stavo facendo. Quando uscii dal bagno vidi Mara appoggiata all’uscio. Mi fulminò col suo sguardo truce e incazzato e, tirando dalla sigaretta ormai prossima al filtro, mi chiese di che cazzo di colore lo vuoi il divano? Io feci spallucce, mi infilai il portafogli nella tasca posteriore del jeans, raccolsi le chiavi di casa e della macchina, aprii la porta di casa e la spinsi fuori dandole una pacca sul culo, senza rivolgerle nemmeno la parola. Anche io sono felice di vederti, mi disse, ma sono ancora un bel po’ incazzata con te. Ci mettemmo circa 45 minuti ad arrivare al parcheggio della Ikea e lungo tutto il tragitto Mara mi intrattenne con la sua specialità: far scoppiettare il chewingum sotto al palato. Magari a ritmo di musica, a seconda della canzone che passava la radio. Io non la sopportavo più e, chiuso nell’abitacolo della mia automobile, stavo per avere un attacco di panico. Mi chiesi quale diavolo maligno mi avesse indotto a richiamare Mara, che bisogno ci fosse di telefonarla. Senza rallentare passai sopra i dossi artificiali guardandomi attorno in cerca di un posto auto. Quando mi fu chiaro che i parcheggi erano gremiti, spinto dall’esasperazione del momento, accelerai prepotentemente fino all’ingresso principale, mi accostai al marciapiede e tirai il freno a mano. Spensi il motore, tolsi l’autoradio e scesi dalla macchina, lasciandola in divieto di sosta. Mara scese dall’auto, sbatté la portiera e, quando le rivolsi lo sguardo, fece esplodere una bolla di chewingum sotto al suo palato, assumendo un tono fastidioso e saccente. La presi sotto il braccio e senza fiatare ci incanalammo nel flusso dei visitatori, inoltrandoci nei meandri dell’infernale girone dei consumisti, dimora dei demoni Noresund, Malm, Liatorp, Benno, Klubbo, e Norrebo. |
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Ho appena pubblicato il continuo del racconto... che ne dici?